All’età di 17 anni inizia la sua carriera di ballerino nella trasmissione più importante della rete Rai, Fantastico. Viene notato da Lorella Cuccarini che lo vuole con sé a Buona Domenica ed arriva la notorietà. Curioso per natura, sceglie di abbandonare la carriera televisiva per una danza più ricercata e scopre così il piacere di insegnare e la voglia di creare coreografie. L’intervista del giornaledelladanza.com a Silvio Oddi. Come mai hai scelto la danza nella tua vita? Potrà sembrare una risposta banale ma è stata la danza a scegliere me. Io facevo tutt’altro, ero studente di liceo classico e ricordo che ero curiosissimo quando guardavo le mie compagne che facevano danza e provavano le coreografie. Un giorno, avevo circa 16 anni, andai a fare danza per la prima volta e da quel momento è iniziato tutto. Ti aspettavi allora tutto quello che ti sarebbe accaduto facendo il ballerino? No, affatto, la danza per me è stata sempre e solo frutto di una passione spontanea, non ho mai avuto nessun obiettivo nemmeno di carattere lavorativo, forse è anche per questo che poi col tempo ho anche cambiato genere di danza passando da un modello più televisivo ad uno più teatrale. Essendo ...
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“Ricordanze”, un libro che descrive la più effimera delle arti: La danza
“Danza,la più effimera delle arti. La più preziosa. Perchè quando è finita,è finita per sempre. E ne resta soltanto una luce abbagliante nella memoria.” Vittoria Ottolenghi, signora della critica della danza, definsice cosi quest’arte. Ed è proprio questo il tema del libro intitolato Ricordanze:memoria in movimento e coreografie del tempo (Utet università) ,a cura di Franco Suzanne e Marina Nordera e in vendita dal mese di dicembre. Frutto della collaborazione di più autori, esperti di danza,esso analizza a fondo il complesso rapporto fra danza e memoria. La danza è un’arte effimera e in quanto tale, l’unica traccia che lascia di sè, dopo la sua esecuzione, è il ricordo. Un ricordo indelebile,fonte di grandi emozioni. Un ricordo che mai tornerà a ripetersi e l’unico luogo ,in cui indugia , è la memoria. La danza è un’arte sfuggente,che non può essere trattenuta, perchè bisogna coglierla nell’istante giusto, per poi lasciarla andare. Come un quadro dipinto con la sabbia,cosi è la danza. Appare e poi svanisce,rendendosi eterna nei pensieri e nella memoria. Antonia Nedelcu
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