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Prima versione completa alla Scala per The Blake Works

Dall’11 al 29 novembre è di scena al Teatro alla Scala con il Corpo di Ballo diretto da Frédéric Olivieri la Serata William Forsythe – The Blake Works. Attesissimo il ritorno di questa straordinaria suite di balletti che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo: a coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake iniziato nel 2016, William Forsythe destinò proprio al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Composta da Prologue (creazione per la Scala), The Barre Project e Blake Works I, Serata William Forsythe – The Blake Works suggellerà in grande stile la Stagione di Balletto 2024-2025. ****************** 11, 13, 14, 16, 19, 28, 29 novembre 2025 SERATA WILLIAM FORSYTHE THE BLAKE WORKS PROLOGUE Coreografia, scene e costumi William Forsythe Musiche James Blake Luci Tanja Rühl sui disegni originali di Brandon Stirling Baker Prima rappresentazione 10 maggio 2023, Teatro alla Scala THE BARRE PROJECT Coreografia, scene e costumi William Forsythe Musiche James Blake Luci Tanja Rühl sui disegni originali di Brandon Stirling Baker BLAKE WORKS I Coreografia e scene William Forsythe Musiche James Blake Costumi Dorothee ...

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Il Prix de Lausanne assegna il Premio alla Carriera a Sylvie Guillem

Il Prix de Lausanne è orgoglioso di annunciare che Sylvie Guillem riceverà il Premio alla Carriera 2026, in riconoscimento del suo straordinario contributo all’arte della danza e della sua duratura influenza su generazioni di artisti in tutto il mondo. Il premio verrà consegnato durante l’Interludio delle Finali, sabato 7 febbraio 2026, al Théâtre de Beaulieu di Losanna. L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle piattaforme ufficiali del Prix de Lausanne. Icona internazionale della danza, Sylvie Guillem ha lasciato un segno indelebile nella storia del balletto grazie al suo virtuosismo tecnico e al suo spirito indipendente. Formatasi alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, entrò a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi a 16 anni e fu promossa a Étoile a 19 da Rudolf Nureyev, diventando la più giovane stella nella storia della compagnia. Si affermò come una pioniera del balletto classico, coniugando maestria tecnica con libertà interpretativa e un audace approccio al repertorio contemporaneo. La sua carriera internazionale, che include collaborazioni con coreografi di spicco come Maurice Béjart, William Forsythe, Mats Ek e Akram Khan, ha avuto un profondo impatto sul panorama della danza mondiale. La sua interpretazione del Boléro di Béjart rimane uno dei momenti salienti del suo ...

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La nuova stagione del Ballet de l’Opéra de Lyon

Le luci del foyer si accendono e il sipario si prepara a sollevarsi su una stagione che non si accontenta di replicare il passato. Il Ballet de l’Opéra de Lyon, sotto la direzione sensibile e radicale di Cédric Andrieux, compone un programma che guarda al futuro con i piedi ben piantati nella memoria della danza. La stagione si apre con un trittico potente, Nuits transfigurées, firmato da tre coreografe iconiche: Anne Teresa De Keersmaeker, Mercedes Dassy e Katerina Andreou. In scena, corpi che si fanno paesaggio notturno, mutante e interiore, in un progetto sviluppato nell’ambito della Biennale de la danse de Lyon. Non è solo un inizio: è una dichiarazione d’intenti. Lione non vuole essere vetrina, ma fucina. Qui, la danza non viene semplicemente mostrata — viene pensata, discussa, spinta al limite. Entra in repertorio House di Sharon Eyal, una pièce elettrica e notturna, dove la musica pulsante e il minimalismo ipnotico spingono i danzatori in uno spazio nuovo, quasi rituale. È una sfida fisica e percettiva, tanto per chi danza quanto per chi guarda. Accanto a questa novità, Canine jaunâtre 3 della visionaria Marlène Monteiro Freitas promette una teatralità sovversiva, mentre Último helecho creazione firmata da François Chaignaud con ...

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Il danseur étoile Benjamin Pech “allo specchio”

Balletto classico preferito? Il Lago dei cigni. Balletto contemporaneo preferito? La sagra della primavera di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Palais Garnier di Parigi. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il libro della giungla. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Billy Elliot. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Petrouchka. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che odore ha la danza? Legno. La musica più bella scritta per il balletto? Tutti quelli di Čajkovskij. Il film di danza imperdibile? White Night con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Rudolf Nureyev e Sylvie Guillem. Il tuo “passo di danza” preferito? Détourné. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Nessuno, la maggior parte muore o rimane con il cuore spezzato. Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? George Balanchine e William Forsythe. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fammi volare! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Essenziale / obiettiva / meditativa. Come ti vedi oggi allo specchio? Non riflette la mia realtà. Michele Olivieri Foto di Rémy Artiges www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata 

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Royal Swedish Ballet 25/26: tra sogno e contemporaneità

Il sipario del Teatro dell’Opera di Stoccolma si apre su una nuova stagione che non è solo un programma, ma un manifesto d’identità artistica. Il Royal Swedish Ballet, tra le compagnie più longeve e raffinate d’Europa, presenta per il 2025/2026 una linea coreografica che miscela tradizione e coraggio, evocazione e rischio, in un continuo dialogo tra memoria e movimento. Il viaggio comincia nel cuore dell’immaginario nordico, con Midsommarnattsdröm firmata da Alexander Ekman. Un inno scenico alla leggerezza, all’assurdo e alla bellezza spontanea del solstizio svedese. Ekman — enfant terrible della coreografia europea — rilegge Shakespeare con ironia visiva, sfruttando ogni centimetro del palco come uno spazio vitale dove il corpo diventa poesia surreale. Poi arriva Swan Lake, da novembre a gennaio. Ma non è un Lago qualsiasi: è quello “nureyeviano”, potente, carnale, strutturato come un dramma psicologico più che una favola. Un ritorno che consolida il legame tra il repertorio classico e la ricerca drammaturgica del teatro moderno. La stagione non vive solo di grandi nomi: Julia & Romeo, in scena da febbraio 2026, propone una visione nuova dell’amore tragico per eccellenza. Il racconto si sposta, lo sguardo cambia: i protagonisti non sono più archetipi shakespeariani, ma adolescenti fragili, ribelli ...

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La Direttrice Artistica Amanda Bennett “allo specchio”

Balletto classico preferito? Tra i balletti classici tradizionali: La Bella Addormentata. Inoltre, le opere di Balanchine, come Serenade, Concerto Barocco, Duo Concertant e molte altre. Balletto contemporaneo preferito? Le opere di William Forsythe. Mi è piaciuto anche Grand Finale di Hofesh Shechter. Il teatro del cuore? I miei teatri preferiti sono il Koch Theater al Lincoln Center di New York (ex State Theater), il palcoscenico della Semper Oper di Dresda è fantastico e ho un debole e bellissimi ricordi del palcoscenico del Theater Basel. Un romanzo da trasformare in un balletto? Non sono una coreografa, ma forse Via col vento di Margaret Mitchell. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Di nuovo, forse Via col vento, prodotto da David O. Selznik e diretto da Victor Fleming. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Il mio secondo costume da La fille mal gardée di Heinz Spoerli e il mio costume “russo” dal terzo atto del Lago dei cigni di Spoerli. Quale colore associ alla danza? Bianco, soprattutto la luce bianca, poiché comprende tutti i colori dello spettro visibile. Che odore ha la danza? Come la somma di tutte le emozioni e l’intelletto umano. La musica più bella scritta per ...

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Cornelia Dance Company al Festival D’Autunno di Catanzaro

La nuova produzione di Cornelia Dance Company indaga il tema del cambiamento climatico e debutta in prima nazionale il 10 ottobre al Festival D’Autunno di Catanzaro (Teatro Comunale). Attraverso il corpo i danzatori interpretano gli effetti estremi del calore e del gelo pensando alle grandi estinzioni di massa con l’obiettivo di aprire uno spazio di riflessione sul tema eco-ambientale attraverso atti fisici e poetici. To my skin è un dittico di danza contemporanea che propone due interpretazioni distinte ma complementari di questo tema così urgente nella declinazione delle visioni proposte da Mauro de Candia con Before/After ed Antonio Ruz con Ardor. Before/After di Mauro de Candia è composto da strutture apparentemente statiche, che si rivelano soggette a trasformazioni parzialmente prevedibili. Corpi che fendono come schegge lo spazio che li circonda creando movimento come se la pelle stessa implodesse sotto il peso del gelo. Con questa creazione, Mauro de Candia rompe i confini fragili tra uomo e natura che si incrinano e si dissolvono. In Ardor di Antonio Ruz il corpo cede, lento, sotto il morso del calore. Non si frantuma: si fa magma. Ogni scioglimento è metamorfosi, ogni collasso è anche una forma di difesa. Questa danza incandescente, diretta da ...

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La danseuse étoile Clairemarie Osta “allo specchio”

Balletto classico preferito? La Dame aux camélias di John Neumeier. Balletto contemporaneo preferito? La Sagra della Primavera di Pina Bausch. Il teatro del cuore? Palais Garnier. Un romanzo da trasformare in un balletto? Il piccolo principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint-Exupéry (in uscita con la Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi nell’aprile 2026). Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Alcuni diretti da Tim Burton. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? L’abito bianco de La Dame aux camélias. Quale colore associ alla danza? Velluto rosso. Che odore ha la danza? Legno. La musica più bella scritta per il balletto? Il pomeriggio di un fauno di Debussy e Il lago dei cigni di Čajkovskij. Il film di danza imperdibile? Billy Elliot di Stephen Daldry e Les jours heureux di Chloé Robichaud. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Violette Verdy e Nicolas Le Riche. Il tuo “passo di danza” preferito? Ballotté. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Nessuno! Tutti! È il bello di essere tutti e nessuno nella stessa vita! Chi è stato il genio per eccellenza dell’arte coreografica? William Forsythe ...

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La Dresden Frankfurt Dance Company a Reggio Emilia

Sabato 4 ottobre 2025 alle ore 20.30, al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, Festival Aperto 2025 presenta la Dresden Frankfurt Dance Company con una serata a doppia coreografia: Undertainment di William Forsythe e Lisa di Ioannis Mandafounis, su musica dal vivo. Riconosciuto come uno dei coreografi più influenti della fine del XX secolo, William Forsythe ha guidato il Ballett Frankfurt dal 1984 al 2004 e, successivamente, dal 2005 al 2015, ha diretto The Forsythe Company, poi rinominata Dresden Frankfurt Dance Company. Per la prima volta, torna a collaborare con la compagnia, presentando un nuovo lavoro incentrato sull’improvvisazione. Il titolo nasce dall’incontro dei due termini inglesi under e entertainment, a significare il realizzare uno spettacolo che non sia intrattenimento per sé stesso. Come in un caleidoscopio, all’interno di una cornice chiara e strutturata, il coreografo fa emergere schemi imprevedibili e sorprendenti, invitando i danzatori ad esplorare, senza limiti, il sistema di movimento che essi stessi hanno creato. Al pubblico spetta il compito di seguire questa esplorazione e di sperimentare il lavoro come un sistema vivo e pulsante. In un naturale passaggio di testimone, la seconda parte della serata vede protagonista il coreografo e danzatore greco Ioannis Mandafounis, che si è ...

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Al Teatro alla Scala l’attesa “Serata William Forsythe”

Ultime recite il 2 e 3 ottobre per il Trittico Lander/Kylián/Béjart, che ha coinvolto danzatori e pubblico in un viaggio tecnico e artistico nella creatività di tre Maestri del Novecento con capolavori di diverse epoche e stili: Études di Harald Lander, Petite Mort di Kylian e Boléro di Maurice Béjart; un travolgente crescendo che proseguirà dall’11 al 29 novembre con Serata William Forsythe – The Blake Works. Attesissimo il ritorno di questa straordinaria suite di balletti che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo: a coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake iniziato nel 2016, William Forsythe destinò proprio al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Composta da Prologue (creazione per la Scala), The Barre Project e Blake Works I, Serata William Forsythe – The Blake Works suggellerà in grande stile la Stagione di Balletto 2024-2025. 11, 13, 14, 16, 19, 28, 29 novembre 2025 SERATA WILLIAM FORSYTHE THE BLAKE WORKS PROLOGUE Coreografia, scene e costumi William Forsythe Musiche James Blake Luci Tanja Rühl sui disegni originali di Brandon Stirling Baker Prima rappresentazione 10 maggio 2023, ...

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