Debutta il 25 ottobre 2018 (con replica il 26), in prima nazionale alle Fonderie Limone Moncalieri di Torino, Du Désir D’Horizons coreografia di Salia Sanou. testo di Nancy Huston estratti da Limbes, (Limbo/Un Hommage à Samuel Beckett), scenografia Mathieu Lorry Dupuy, luci Marie-Christine Soma, musiche Amine Bouhafa, regia generale Rémy Combret, regia luci Raphael De Rosa In scena la Compagnie Mouvements Perpétuels, interpreti Cindy Emelie, Ousséni Dabaré, Leslie Louis-Jean, Jérôme Kaboré, Elithia Rabenjamina, Mickael Nana, Marius Sawadogo, Asha Imani Thomas.
Lo spettacolo ‒ programmato in collaborazione con La Francia in Scena, stagione artistica dell’Institut Français Italia/Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno di Ministère de la Culture et de la Communication–DRAC Occitanie, Région Occitanie Pyrénées-Méditerranée, ADAMI ‒ è una coproduzione Théâtre National de Chaillot, African Artists for Development, Bonlieu – Scène Nationale d’Annecy et La Bâtie Festival de Genève nell’ambito del programma Interregionale France – Suisse 2014-2020, Tilder, La Filature – Scène nationale de Mulhouse, Viadanse Centre chorégraphique national de Franche-Comté à Belfort, Centre de développement chorégraphique de Toulouse Midi-Pyrénées
Con Du désir d’horizon Salia Sanou esplora i suoi temi prediletti: la terra d’origine, lo sradicamento, l’esilio, il rapporto con i confini. L’eco di questi pensieri risuona nei testi di Nancy Huston, in particolare in Limbes (Limbo, un omaggio a Samuel Beckett), a cui Sanou attinge per la realizzazione dello spettacolo. Ma fonte d’ispirazione primaria è la condizione dei corpi, degli spazi e delle atmosfere percepite durante i workshop di danza che ha condotto nei campi profughi del Burundi e del Burkina Faso, come parte del progetto Refugees on the Move avviato dalla African Artists for Development Foundation.
È difficile descrivere l’esperienza che ho vissuto come artista lavorando nei campi profughi, ma ho subito capito che attraverso la danza e solo con la danza avrei potuto testimoniare e condividere le mie emozioni ‒ dichiara Salia Sanou ‒ Attraverso i corpi dei danzatori e i testi di Nancy Huston ho cercato di costruire uno spazio coreografico in cui le dimensioni della solitudine e dell’alterità parlano allo stesso tempo di oscurità e di luce, di vuoto e di speranza, raccontando il desiderio di un orizzonte.
Il risultato è una composizione in cui il vocabolario coreografico dà spazio al significato e alla riflessione sulla delicata situazione dei rifugiati e sulla sua risonanza in ognuno di noi.
L’orizzonte è il futuro, una linea di fuga, uno spazio aperto oltre il quale Sanou dipana un racconto emotivo, l’esilio interiore che ciascuno porta con sé come dote inalterabile di forza, di lotta e di desiderio. Creato nel 2016 lo spettacolo arriva per la prima volta in Italia dopo una lunga tournée di 100 repliche tra Europa, Africa e Sud America. Torinodanza 2018, nato nel 1987, è un progetto realizzato dal 2009 da Torinodanza Festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, maggior sostenitore Compagnia di San Paolo, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino, in partenariato con Intesa Sanpaolo.
ORARI & INFO
25 e 26 ottobre 2018, ore 20:45│
Fonderie Limone Moncalieri
Via Eduardo De Filippo 10024 – Torino
Infoline: +39 011 5169555 – NUMERO VERDE 800 235 333.
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino
Teatro Gobetti, via Rossini 8 – Torino
Lorena Coppola
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Photo Credits: Laurent Philippe