È la luce l’assoluta protagonista di Light, spettacolo che la compagnia milanese Kataklò Athletic Dance Theatre ha portato in tour nei mesi estivi in Italia e che presenterà nei teatri del Nord Europa per tutto gennaio. Light è un’opera corale, che attraverso una sequenza di quadri coreografici conduce il pubblico in un percorso in ascesa. Su, su, verso le vette assolate, su verso il cielo e il suo orizzonte infinito, in un crescendo di evoluzioni, destrezze acrobatiche, prodezze atletiche, immagini mozzafiato. È l’alchimia tra gesto atletico e danza a dare freschezza e forza allo spettacolo. E’ l’ironia che traspare a coinvolgere e stupire il pubblico con un linguaggio semplice e comprensibile oltre ogni confine, culturale, linguistico, generazionale che sia.
L’ensemble milanese, dopo la parentesi nordeuropea, rientrerà in Italia e dal 28 Gennaio presenterà Puzzle, la nuova creazione di Giulia Staccioli. La nuovissima produzione di Kataklò è una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l’accostamento di diversi pezzi coreografici, ideati e realizzati della compagnia. In Puzzle c’è una nuova ed ulteriore conferma dell’efficacia del metodo, offrendo spazio ai danzatori perché possano, a tutti gli effetti, farsi anche autori, meglio, “danzautori”. Ogni componente Kataklò scopre il pezzetto di un “Puzzle”, un tassello essenziale che trova la giusta collocazione solo in un gruppo, in un orizzonte comune di creazione.
Conosciuta e apprezzata oltre i confini nazionali per i suoi spettacoli di incredibile abilità fisica e sofisticata inventiva, Kataklò è una compagnia stabile e indipendente fondata a Milano nel 1995 da Giulia Staccioli. È una risposta alle grandi produzioni che dimostra come in Italia esista una realtà legata al physical theatre che con produzioni proprie riempie i teatri di tutto il mondo. La ricercatezza della scrittura coreografica e teatrale di Kataklò ha l’emozionante potere di comporre scenari surreali, di creare illusionismi e abbattere le barriere dell’immaginazione superando ogni confine culturale, linguistico e generazionale.
E questo grazie all’inconfondibile e spettacolare miscela di movimenti corporei, passi di danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi. Altro tratto caratteristico della compagnia è il particolare processo creativo adottato. Partendo infatti dall’elaborazione e dalla definizione dell’idea coreografica, nei successivi passaggi d’invenzione e composizione l’approccio metodologico del direttore artistico Giulia Staccioli si pone come obiettivo di guidare i danzatori attraverso un percorso di partecipazione attiva alla creazione. Lo sviluppo dell’idea artistica avviene attraverso intere sessioni e periodi di improvvisazione, sollecitando la capacità di ogni performer d’inventare e di sperimentare tecniche e linguaggi nuovi.
ORARI & INFO
Valentina Clemente
Foto di Alessia Mazza