All’Arena di Verona, tempio della danza e della musica classica, torna Nabucco, dramma verdiano proposto nella sua edizione storica per la regia di Gianfranco de Bosio e nell’allestimento scenico di Rinaldo Olivieri, con la direzione d’orchestra del M° Julian Kovatchev. Nabucco torna sulla scena areniana nell’allestimento ideato nel 1991 dal regista Gianfranco de Bosio insieme all’architetto e scenografo veronese Rinaldo Olivieri: «una moderna metafora – spiega de Bosio – del conflitto tra l’idea monoteista, la cultura dell’uno, dell’individuo, dello spirito e quindi del rigore della forma, e la religione idolatrica, la cultura della pluralità degli dèi in cui domina la legge del più forte e quindi l’esplosione delle forme, il culto dell’estetismo». Questo concetto prende vita all’Arena di Verona nella forma contrapposta del tempio di Gerusalemme e della reggia babilonese, sormontata da una torre di Babele che alla fine andrà in pezzi, «travolta dalla potenza dello spirito». Il lavoro di Olivieri infatti, profondo conoscitore degli ampi spazi areniani, nel rispetto delle caratteristiche estetiche dell’anfiteatro romano colloca sul palcoscenico una possente costruzione per il tempio ebraico di Gerusalemme, che si trasforma nella torre di Babele durante l’esilio del popolo deportato. E la torre esploderà nella maledizione finale, così da rendere più solenne la distruzione della divinità pagana prevista dal libretto originale di Temistocle Solera. La regia di Gianfranco de Bosio evidenzia quindi il contrasto insito nella vicenda dell’opera: la dinamicità del popolo ebraico viene contrapposta alla ieraticità di quello babilonese per mostrare il conflitto tra Babilonia e Gerusalemme, tra culture e religioni diverse, che al culmine dell’incomprensione alla fine sanno ritrovarsi in una lingua comune e tornare all’armonia nella pluralità. Per questa visione unificatrice e profondamente risorgimentale, propria dei patrioti italiani negli anni in cui Verdi non ancora trentenne ha composto l’opera, Nabucco diventa nell’immaginario collettivo titolo patriottico per eccellenza, con il coro del Va’, pensiero, sull’ali dorate che si eleva ad inno del riscatto nazionale. Il capolavoro verdiano risulta molto amato dal pubblico areniano, dato anche il recente successo registrato per il Festival 2011 con circa 95.000 presenze. Nabucco a Verona è andato in scena per la prima volta al Teatro Filarmonico il 10 gennaio del 1844 con la supervisione dello stesso Verdi, la direzione di Carlo Sampietro e le voci protagoniste di Filippo Collini e Giuseppina Strepponi. Grandi interpreti sono impegnati per questo titolo, in scena fino al 5 settembre. Il titolo impegna Orchestra, Coro, Corpo di Ballo e Tecnici dell’Arena di Verona insieme alle numerose comparse. Da non perdere!
ORARI & INFO
21 agosto e 5 settembre ore 21.00
Arena di Verona
Piazza Bra
Verona
Tel: +39 045 800 51 51
Valentina Clemente
Foto Ennevi