Da Bolzano a Siracusa, passando per Torino, Milano, Trento, Venezia, Vicenza, Bassano del Grappa, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Ravenna, Santarcangelo, Castiglioncello, Firenze, Prato, Terni, Roma, Napoli, Alessano e Noto: è FranceDanse, festival di danza contemporanea che dall’8 luglio al 23 dicembre nei teatri e festival di oltre 20 città italiane propone più di 100 appuntamenti tra spettacoli, allestimenti, convegni, workshop, masterclass, proiezioni video e residenze coreografiche.
Il Festival, realizzato in collaborazione con il servizio culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia, Institut Français e Fondazione Nuovi Mecenati, raccoglie la preziosa eredità delle due edizioni del progetto La Francia si muove, con il proposito di fare un balzo in avanti. In questi incontri reso omaggio alla nouvelle danse, presentando alcuni degli artisti che si sono affermati a partire dagli anni Ottanta e che ancora oggi hanno un ruolo di primo piano. Saranno presenti i lavori di Philippe Decouflé, Catherine Diverrès, Josef Nadj, Maguy Marin, Karine Saporta, ma anche di Boris Charmatz, artista associato al Festival di Avignone.
La manifestazione aprirà, inoltre, la scena ad artisti provenienti da diversi parti del mondo, e in particolare dal Nord Africa, che si sono affermati in Francia ampliandone il panorama artistico. FranceDanse sottolinea, inoltre, il carattere di vero e proprio cantiere permanente della scena francese, pronto a mescolare incontri e relazioni tra artisti e discipline differenti.
Verrà posto anche l’accento sulla ricerca dell’assenza di gravità di Kitsou Dubois, le indagini sul corpo ferito di Mathurin Bolze e di Antoine Rigot dei Colporteurs, la danza imbevuta di tecnologia di Adrien Mondot, la danza circense del Collectif 2 Temps 3 Mouvements e della Compagnia Ieto, l’indagine concettuale di Jérôme Bel sul balletto classico, il corpo cantato e la voce danzata di Catherine Jauniaux e Emmanuelle Pépin, la danza che costruisce nuove architetture nello spazio di Fabrice Guillot, il corpo come strumento e partitura musicale di Eszter Salamon, le eccentriche e provocatorie performance di Steven Cohen, l’incontro tra b-boyng e musica jazz nelle coreografie di Rédouane Gadamy, il lavoro collettivo tra danza, performance e arti plastiche della Compagnia Woo, l’hip-hop e l’improvvisazione jazz per gli allestimenti in situ della Compagnia Styl o’Styl, le sovrapposizioni visive, uditive e tattili del prezioso solo di Maria Donata D’Urso.
FranceDanse si apre anche alla promozione di una serie di incontri di approfondimento sulle varie tematiche della danza. Torino, Roma, Firenze, Bologna e Napoli saranno le sedi per le diverse iniziative: dall’incontro che si terrà a Torino dal titolo Danza Contemporanea: strumenti di sostegno per la produzione e la distribuzione (26 ottobre Festival Torino Danza) all’iniziativa romana Coreografi in rivoluzione: l’arte della danza come strumento di democratizzazione con artisti di Tunisia, Egitto, Iraq e Algeria, alle tre conferenze a Bologna, Roma e Napoli, a carattere più storico, di un personaggio particolarmente eclettico come Nadia Berkani, attualmente insegnante al dipartimento Arti e Media dell’Università della Sorbona Parigi 3, dove organizza anche degli atelier pluridisciplinari presso il Dipartimento di Studi Teatrali.
Non ci resta che dire: i prossimi sei mesi saranno ricchissimi di danza…e che danza!
INFO
Valentina Clemente
Nella foto una pièce di Maria Donata D’Urso