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Franceschini: nel 2016 punteremo sulle attività culturali

Dario Franceschini

“Dopo la riforma del cinema, ci dedicheremo allo spettacolo dal vivo”. Il Ministro è intervenuto oggi all’incontro per i 70 anni dell’Agis

“Dopo un 2015 dedicato al sostegno e alla valorizzazione dei beni culturali, nel 2016 guarderemo alle attività culturali e in particolare all’investimento sull’industria culturale creativa”. E’ quanto ha annunciato il ministro Dario Franceschini intervenendo questa mattina all’incontro per festeggiare i 70 anni dell’Agis.

“Stiamo lavorando alla riforma del settore cinematografico, ma immediatamente dopo punteremo ad una legge dedicata allo spettacolo dal vivo. Allo stesso tempo stiamo studiando, anche sulla base dei suggerimenti avuti dagli operatori, quali correttivi introdurre, già dal 2016, ai criteri di assegnazione delle risorse allo spettacolo dal vivo” ha aggiunto il Ministro.

Franceschini ha inoltre ricordato le diverse iniziative del MiBACT sulle attività culturali, come nel caso dell’Art Bonus e del tax credit per l’audiovisivo, sottolineando la recente iniziativa del governo di investire 1 euro in cultura per ogni euro impiegato in sicurezza. “In questo momento è fondamentale investire sulla sicurezza dei cittadini, ma allo stesso tempo è importante investire sul loro futuro e il modo migliore per farlo è puntare sulla cultura”.

Alla mattinata insieme al presidente dell’Agis, Carlo Fontana, e al ministro Franceschini hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali, il cui intervento è stato introdotto dal vicepresidente Agis, Luigi Cuciniello: Silvia Costa (Commissione Cultura Parlamento Europeo), Flavia Piccoli Nardelli (Commissione Cultura Camera), Piero Fassino (ANCI) e del direttore generale Gaetano Blandini (SIAE). Per offrire la loro testimonianza storica sono intervenuti Walter Veltroni, Gianni Letta, Sergio Escobar, Walter Vergnano e Carlo Bernaschi.

Il concetto di cultura che riunisce in sé sia i beni che le attività culturali, richiamato dal presidente Fontana, ha caratterizzato tutti gli interventi. In particolare Veltroni ha ricordato il fondamentale passo che fu fatto con la nascita del Ministero che vide l’unione dei beni e delle attività culturali, “vincendo il pregiudizio che lo spettacolo non potesse essere affiancato ai beni culturali”. Anche per Letta “la cultura va intesa in senso ampio” sottolineando la capacità dell’Agis di tenere uniti tutti i diversi soggetti dello spettacolo. Una capacità apprezzata anche da Flavia Piccoli Nardelli che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei luoghi di spettacolo per i quali, proprio in questi giorni, si sta portando avanti la battaglia per l’abolizione dell’IMU su sale cinematografiche, teatrali e di concerto. Il provvedimento, ha detto, è previsto in un emendamento alla legge di Stabilità “che vede il sostegno di tutta la Commissione”. All’appuntamento è intervenuta anche Rosa Maria Di Giorgi, componente della Commissione Cultura del Senato, che oltre a sottolineare il valore della battaglia sull’IMU, ha evidenziato l’importanza della card per i giovani prevista dal Governo, rivolgendo all’Agis l’invito ad immaginare degli incentivi per i beneficiari della card, invito già accolto positivamente dal presidente Fontana. Silvia Costa nel suo intervento ha definito lo spettacolo “un antidoto alla banalizzazione dei nostri tempi” puntando l’attenzione sulla formazione, sui giovani e sul lavoro da fare per “innalzare il gusto del pubblico”. Per Piero Fassino investire in cultura significa arricchire il territorio rendendo il Paese più competitivo. “La cultura – ha detto – è fattore costitutivo per un modello di sviluppo”. Gaetano Blandini ha portato il saluto e un messaggio del presidente della Siae, Filippo Sugar, che facendo riferimento ai tragici fatti di Parigi ha sottolineato l’importanza di resistere alla paura organizzando “sempre più concerti, sempre più spettacoli e convincere le persone ad uscire di casa”.

Luigi Cuciniello ha sottolineato il ruolo dell’Agis come “luogo aperto al confronto e al contributo di tutti, un luogo dove è coniugato l’aspetto culturale a quello industriale del settore”. Ha inoltre richiamato l’importanza delle sale come “sedi naturali” dell’offerta di spettacolo, luoghi che richiedono interventi importanti, come nel caso dell’abolizione dell’IMU.

Tra le testimonianze storiche Carlo Bernaschi ha ripercorso la storia dell’Agis, mentre Walter Vergnano, guardando prima al passato dell’Associazione ha poi rivolto uno sguardo al futuro sottolineando l’importanza di lavorare ad una nuova classe dirigente, favorendo l’ingresso dei giovani nello spettacolo. Anche Sergio Escobar ha definito fondamentale il tema del rapporto generazionale, condividendo e trasmettendo le responsabilità ai giovani. Escobar ha ripercorso la storia della legge che istituì 30 anni fa il Fondo unico per lo spettacolo, “nata sulla base di un patto di lealtà e responsabilità tra operatori e istituzioni, un patto che va difeso”.

A conclusione della mattinata il Ministro ha consegnato una targa ad una giovanissima allieva dell’Accademia Nazionale del Circo, Denise Castellucci (8 anni), “quale auspicio e speranza per tutti i giovani artisti di domani che animeranno lo spettacolo italiano nel segno di una tradizione che è anche futuro”.

Sara Zuccari

Direttore www.giornaledelladanza.com

 

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