100 DANZATORI, 100 FANTASMI.
Questo è un appello lanciato da Danza Error SYstem alle Istituzioni italiane attraverso un video molto commovente.
Negli USA il lavoro di danzatore è stato dichiarato il lavoro fisicamente più impegnativo ed esigente.
Nella maggior parte dell’Europa gli artisti sono considerati un bene prezioso da proteggere e sostenere.
In Italia, invece, se ti chiedono che lavoro fai e tu rispondi il danzatore, ti guardano perplessi, sogghignano e ti ripetono la domanda.
Nelle realtà private teatrali, cinematografiche e televisive, per i danzatori non esiste un salario minimo garantito nè esistono le tutele basiche per salvaguardare il loro lavoro.
Ci sono 14 Fondazioni lirico-sinfoniche: 14 orchestre, 14 cori e solo 4+1 corpi di ballo. 9 Fondazioni esternalizzano a terzi l’attività lasciando i danzatori italiani disoccupati o costringendoli ad espatriare. I corpi di ballo rimasti sono quasi interamente precari.
Care Istituzioni italiane, oggi viviamo un presente difficile e delicato, ma, lavorativamente parlando, i danzatori subiscono già da decenni la vostra indifferenza. L’Italia dovrebbe rinascere con la cultura e diventare un paese migliore, oggi più che mai. Care Istituzioni italiane potreste fare di meglio!
Siamo lavoratori, esistiamo. Ci sentite? Potete vederci? Riuscite a percepirci?
Redazione www.giornaledelladanza.com