Un finale “sulle punte” per la stagione di Danza 2011/2012 del Teatro Comunale di Ferrara. Martedì 17 aprile, il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo porterà in scena Giselle, uno dei più bei titoli del balletto romantico. La coreografia è quella originale di Jean Coralli, Marius Petipa e Jules Perrot; la musica è di Adolphe Adam; le scene e i costumi di Ekaterina Rapaj. Lo spettacolo sostituisce la Giselle dello Slovene National Ballet, che era in programma giovedì 19 aprile ed è stata annullata a causa di problemi tecnici che hanno costretto la compagnia a cancellare l’intera tournée italiana.
Fondato nel 1969 dal coreografo Leonid Jacobson, il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo ha da subito rappresentato un importante riferimento nella storia della cultura russa del balletto. Famoso per la forma ballettistica delle “miniature coreografiche”, prediletta dal suo fondatore, la compagnia ha raggiunto livelli di eccellenza artistica e collaborato con interpreti di alto profilo quali Natal’ja Makarova, Majja Pliseckaja e Mikhail Baryshnikov. Oggi diretta da Andrian Fadeev, la compagnia, composta da 75 ballerini ed insignita degli importanti premi teatrali “Heritage” e “Golden Sofit”, mantiene viva la tradizione del suo repertorio riservando al contempo grande attenzione alla ricerca coreografica più contemporanea.
Dal 2008 il Balletto è infatti promotore del Festival “Alternative”, dedicato ai giovani coreografi emergenti. Giselle fu creato nel 1841 su libretto di Théophile Gautier, autorevole romanziere e critico d’arte francese, e venne poi musicato da Adolphe-Charles Adam. La coreografia fu affidata al coreografo ufficiale dell’Opéra National de Paris, Jean Coralli, anche se i passi dei primi ballerini erano stati curati da Jules Perrot. Caduto nell’oblio, il libretto fu riscoperto agli inizi del Novecento grazie ai Balletti Russi di Diaghilev e, da allora, è presente nei cartelloni dei più importanti teatri del mondo.
L’idea del balletto nacque sfogliando le pagine del romanzo De l’Allemagne di Heinrich Heine: Gautier rimase attratto dalla leggenda delle Wilis, spiriti della tradizione slava molto simili agli Elfi. Nel 1841 iniziò a scriverlo ispirandosi all’étoile Carlotta Grisi, di cui era fervente ammiratore, e lo intitolò Les Wilis. Il 28 giugno dello stesso anno, all’Opéra National de Paris, nel giorno del suo ventiduesimo compleanno, la Grisi si esibì per la prima volta in Giselle, insieme a Lucien Petipa nel ruolo di Albrecht, e lo spettacolo fu un successo incredibile.
Il balletto si compone di due atti: nel primo, il principe Albrecht si traveste da suddito e si presenta come il rivale del fidanzato Hillarion per ottenere la mano di una ragazza del popolo, Giselle. Albrecht le giura il suo amore e i due ballano gioiosamente. La madre di Giselle le ricorda che non deve sforzarsi troppo perché la sua salute è delicata. Dopo un po’ di tempo Albrecht viene smascherato, e si scopre che ha già promesso il matrimonio a un altra. Giselle impazzisce e muore.
Nel secondo atto, Albrecht va a piangere sulla tomba della ragazza, che amava sinceramente, nonostante il travestimento. Il fantasma di Giselle esce dalla tomba trasformata in una Willi. Le Willi sono spiriti infelici di giovani donne che sono state abbandonate e sono morte prima del giorno del matrimonio. Escono dalle loro tombe durante la notte in cerca di vendetta. Albrecht si addentra nel bosco incantato dove si riuniscono, ma qualunque mortale che invade questo dominio sovrannaturale è condannato a perdere la vita. Le Willi tentano di far ballare Albrecht fino a morire di sfinimento, ma Giselle intercede e salva il principe.
ORARI & INFO
Martedì 17 aprile, ore 21:00
Teatro Comunale di Ferrara
Corso Martiri della Libertà 5
Tel. (+39) 0532 202675
biglietteria.teatro@comune.fe.it
Lorena Coppola