«Devo ammettere di averla combinata grossa. È un po’ di tempo che non mi prendevo il lusso di sconvolgere».
Renato Zero parla così di “Sei Zero: i concerti (dovevano essere 6 come le decine dei suoi anni ma sono diventati 8 grazie alle richieste che hanno superato ogni più rosea aspettativa) che, in occasione del suo sessantesimo compleanno, il cantante terrà a Piazza di Siena, nel cuore del parco romano di Villa Borghese. Il 29 e 30 settembre, e il 3, 5,6, 8 e 9 ottobre Renato si esibirà in spettacoli del tutto diversi l’uno dall’altro, nel corso dei quali, sarà accompagnato da una serie di ospiti d’onore.
Tra i musicisti sul palco con lui Stefano Senesi, Piero Pintucci, Phil Palmer, Antonio Di Stasio, Stefano Di Battista e forse Danilo Rea. Ogni sera una scaletta diversa, tra cui non mancheranno i suoi classici, “Il Triangolo” al “Il carrozzone”, da “Cercami” a “Mi vendo”, da “Ancora Qui” a “Il Cielo”, da “Amico” a “I migliori anni della nostra vita” e tante altre. Ancora misteriose però rimangono le personalità che affiancheranno il cantante. Il quale però ha rivelato la presenza di Carla Fracci, che durante la prima serata verrà accompagnata dalla scuola di Ballo del Teatro di Roma diretta da Paola Jorio, della banda della Polizia di Stato e di Raffaella Carrà.
“Sei Zero” ospiterà anche lo “Zero Village”, lo spazio espositivo che offrirá ai suoi visitatori una serie di proiezioni, una mostra di fotografie scelte dallo stesso cantante e un’esposizione dei costumi di scena che hanno fatto di Renato una vera icona pop.
L’occasione del suo 60mo compleanno è però stato solo un pretesto che il cantante ha usato per rendere omaggio a una città alla quale deve tanto ma a cui anche lui ha dato molto. «La mia presenza nelle strade di Roma -ha affermato – ha comportato diversi cambiamenti. Forse oggi, anche un po’ grazie a me, molte persone riescono a esprimere la propria personalità senza troppi problemi».
Ma il suo impegno per la metropoli non sembra essere ancora finito. «Roma – ha spiegato Renato – mi sembra una città popolata sempre più da politici e sacerdoti che non da romani. Per vedere questi ultimi ormai bisogna andare in luoghi come Tor Bella Monaca, in cui i cittadini non hanno la possibilità di godere del patrimonio storico e artistico della loro città».
«A Roma – ha detto oggi in conferenza stampa Renato Zero – la mia sincera gratitudine».
Direttore del www.giornaledelladanza.com