Martedì 23 aprile 2013, il sovrintendente Rosanna Purchia del Teatro San Carlo di Napoli, le Segreterie Territoriali Cigl-Fistel Cisl-Uilcom e Uil, e i Rappresentanti Sindacali Aziendali (RSU) hanno siglato l’accordo per il Piano Triennale di Rilancio del Corpo di Ballo, il quale prevede stabilizzazioni e contratti annuali con la finalità di portare entro il 2015 il raggiungimento della pianta organica funzionale (39 elementi).
Si legge infatti dal verbale del 23 aprile 2013: “Le parti concordano per il settore Corpo di Ballo contratti annuali da uno a tre anni e comunque non oltre il limite dell’età pensionabile per gli art. 1 che non hanno partecipato alla selezione annuale del 2012; Anno 2014 – n. 7 assunzioni a tempo indeterminato dando la precedenza ai vincitori della selezione del concorso del 2012 come da accordo del 16/12/2011 Anno 2015 – n. 4 assunzioni a tempo indeterminato dando la precedenza ai vincitori della selezione del concorso del 2012 come da accordo del 16/12/2011 Anno 2016 – n.1 assunzioni a tempo indeterminato vincitori concorso da bandire. Nell’anno 2014 l’organico complessivo, tra contratti a termine e contratti a tempo indeterminato, sarà di 37 unità da ufficializzare con concorsi le cui modalità saranno definite successivamente. Nell’anno 2015 l’organico complessivo tra contratti a termine e contratti a tempo indeterminato sarà di 39 unità da ufficializzare con concorsi le cui modalità saranno definite successivamente”.
“Un risultato straordinario”, afferma Luigi de Magistris, presidente del Cda della Fondazione, “che ha grande importanza per le lavoratrici e i lavoratori del Corpo di Ballo del San Carlo e per tutta la Fondazione stessa. In un momento in cui gli Enti Lirici italiani dismettono le compagnie di balletto, anche in realta’ del paese economicamente meno piegate dalla crisi, da Napoli e dal San Carlo arriva un segnale forte: quello di una politica culturale che diventa certezza e speranza per i nostri giovani e per il loro talento, la quale ha ricadute positive sull’intero territorio e che, infine, fortifica il ruolo del San Carlo come promotore di arte, economia e occupazione. L’accordo siglato rappresenta un traguardo di cui sono particolarmente orgoglioso, avendoci fermamente creduto sin dal momento del mio insediamento come presidente del CdA. Per il San Carlo rappresenta il compimento di uno dei tanti passi lungo quel percorso già avviato e che intende investire e rilanciare un’eccellenza artistica tutta contemporanea che non smette mai di guardare all’impatto sociale e ai diritti dei lavoratori, in particolare giovani”.
“Il rilancio del Corpo di ballo è sempre stato un obiettivo condiviso da tutto il CdA della Fondazione, certi che la crescita e la valorizzazione del teatro passi in primo luogo dalla qualità delle proprie masse artistiche”, aggiunge Maurizio Maddaloni, vicepresidente del Cda della Fondazione. Il Piano provvede sia alla stabilizzazione del precariato, quanto ad un preciso disegno progettuale di investimenti per il settore. Con la crisi che attanaglia tutte le nostre imprese, tale accordo rappresenta una buona notizia per il mondo del lavoro e della cultura, nonché un’azione positiva che ribadisce quanto l’investimento in cultura un perno fondamentale per la città di Napoli e le sue prospettive in campo occupazionale e turistico.
Commenta il sovrintendente Rosanna Purchia: “È un accordo che definirei storico perché ci consente, in un momento di crisi, di guardare con serenità, lungimiranza e buone prospettive al futuro del nostro Corpo di Ballo. Con il raggiungimento in tre anni della pianta organica funzionale, il San Carlo potrà infatti incrementare le performance della propria compagnia soprattutto nella produzione di spettacoli e nella partecipazione alle tournée. L’accordo giunge dopo mesi di confronti e trattative, un lungo periodo di concertazione in cui l’intero CdA e la Fondazione hanno mantenuto il proprio impegno e la propria volontà di investire per rilanciare un settore strategico, risolvendo in particolare il principale ‘ostacolo’ alla realizzazione del piano, ovvero la stabilizzazione del precariato nel rispetto della legge vigente in materia. In conclusione, vorrei ricordare che nonostante il Corpo di Ballo abbia nel recente passato lavorato a ranghi ridotti, la compagnia ha in ogni modo ottenuto risultati di indiscutibile successo grazie all’impegno e alla determinazione di tutto il settore, ballerini, tecnici, amministrativi e direzione”.
Lorena Coppola