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Carlo Fuortes è il nuovo sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma

Carlo Fuortes

Carlo Fuortes è il nuovo sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma. Lo ha nominato all’unanimità il nuovo consiglio di amministrazione, riunitosi questa mattina.

“Sono onoratissimo di aver avuto questo incarico” ha detto Fuortes lasciando il Campidoglio. “E’ il teatro della mia città, è il teatro nel quale ho iniziato ad amare l’Opera quindi per me è anche emotivamente significativo. Pensare di doverlo dirigere soprattutto poi con la presenza di un maestro di valore assoluto come Muti è veramente un grandissimo onore” ha concluso.

La scelta – si legge in una nota ufficiale del Campidoglio – “si inserisce negli obiettivi del rinnovato consiglio di amministrazione che punta al rilancio di una delle più importanti istituzioni culturali della città e del Paese”. Il sovrintendente avrà ora il compito di effettuare, in tempi brevi, alcuni interventi necessari al rafforzamento delle attività del Teatro dell’Opera, come la definizione di un nuovo Statuto e l’adozione di nuovi interventi programmatici e gestionali.

Nato il 5 settembre del 1959, Fuortes – che subentra a Catello De Martino – è anche amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma (incarico che scadrà nel 2015), che dal 2003 gestisce l’Auditorium Parco della Musica. E’ ancora commissario straordinario del Teatro Petruzzelli di Bari (ruolo che mantiene in regime di prorogatio). E’ stato inoltre consigliere di amministrazione del Teatro di Roma dal 1998 al 2001 e direttore generale del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale dal 2002 al 2003. Presidente di Izi, una società di analisi e studi economici, è anche nel cda dei Cinema per Roma. Insegna Sistemi organizzativi dello spettacolo dal vivo al Dams presso l’Università Roma 3, è membro della giunta esecutiva di Federculture e, dal 2011, è segretario generale dell’Associazione Economia della Cultura.

Dal nuovo sovrintendente “Roma si attende un contributo di elevata professionalità e iniziative volte anche a coinvolgere la cittadinanza e i lavoratori, i mecenati e i filantropi privati a livello nazionale e internazionale, perché l’Opera diventi sempre più ambasciatrice dell’immagine di Roma nel mondo” ha detto il sindaco di Roma, e presidente del Teatro dell’Opera, Ignazio Marino.

“Il nuovo Cda – continua Marino – ha di fronte a sé una grande responsabilità: rilanciare un’eccellenza del patrimonio culturale nazionale ed internazionale. Lo faremo partendo dal prezioso lavoro che svolge il maestro Riccardo Muti, dai 15 minuti di standing ovation del concerto di Salisburgo e dall’esperienza e la dedizione di artisti, musicisti e di tutti i lavoratori. Abbiamo affidato questo delicato compito a una figura di grande esperienza e dal curriculum vitae prestigioso come Carlo Fuortes, che ha ricoperto incarichi importanti nel mondo della cultura”. “Voglio ringraziare il cda uscente per quanto fatto sino ad oggi – conclude il sindaco -, certo che la nuova amministrazione lavorerà al meglio nell’interesse della città e per il futuro del Teatro dell’Opera”.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, interpreta la nomina a sovrintendente di Carlo Fuertes come un “passo fondamentale per la valorizzare di una delle istituzioni culturali più importanti del nostro Paese. C’è una progettualità in campo e con le competenze, la passione e la visione di Fuortes e del nuovo cda appena nominato sono certo che il Teatro dell’Opera di Roma rivivrà gli antichi splendori tornando ad essere un punto di riferimento culturale internazionale”.

Dalla riunione di oggi che ha nominato Fuortes è “emersa una grande volontà di espansione del teatro, della direzione artistica, del progetto artistico, ed è quello che deve interessare veramente a tutti noi per un rilancio gia’ comunque nato con il maestro Muti”. Lo riferisce Simona Marchini, rappresentante del Comune nel cda del Teatro dell’Opera, secondo cui “è chiaro che ci sono da fare una serie di discorsi sui debiti del teatro però la volontà forte, prima di tutto del sindaco, è assolutamente non commissariare ma anzi dare al teatro un rilancio, una sostanza”.

L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Flavia Barca, confida nella ” alta professionalità, esperienza e comprovata attitudine manageriale, amministrativa e progettuale” del nuovo sopraintendente per il “rilancio della nostra grande istituzione lirica”. “Lavoreremo assieme perchè l’Opera possa svolgere appieno la propria strategica missione culturale, per la città e per il Paese – aggiunge Barca – anche aprendosi a nuovi e diversi tipi di pubblico e a nuove progettualità, nel rispetto” dell’anima che il Teatro dell’Opera esprime.

Sara Zuccari

Direttore www.giornaledelladanza.com

 

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