Potremmo usare le brillanti definizioni fornite da un po’ tutte le testate giornalistiche, non solo di danza, per parlare di questo spettacolo particolare, ma basta una parola: STOMP.
È il titolo dello spettacolo inglese ormai celebre, prossimo ai 25 anni (nasce infatti nel 1991), nato dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, conosciutisi a Brighton nell’ambiente delle band d’avanguardia e del teatro di sperimentazione negli anni ‘80, e che nel nome riassume tutte le sue caratteristiche: ritmo, rumore e suono, precisione di movimento e quadri danzati fuori dagli schemi.
Fuori dagli schemi sicuramente, perché al centro c’è un’arte coreutica che fonde danza, teatro e musica, in un contesto urbano ironico e sincero; physical theatre direbbero gli inglesi. Sul palcoscenico infatti, trovano spazio scenette di vita quotidiana che vedono coprotagonisti gli oggetti più banali: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni…tutti reinventati non solo come oggetti di scena dall’uso insolito, ma come strumenti musicali; la musica è un’inedita sinfonia urbana creata dai movimenti dei ballerini, un pop-rock di battiti, percussioni e incontri tra corpi e oggetti.
E la storia? È la storia di ogni giorno, di ognuno, in una versione ritmica e acrobatica, per un invito a guardare con occhi diversi il ritmo della vita in cui siamo coinvolti; un ritmo messo in scena in forma di videoclip musicale, in forma di rito tribale, di atleticità e arte.
La danza di STOMP è davvero atletica e multiforme: risente della danza contemporanea, dell’acrobatica, fa convivere echi hip hop urbani con il ritmo del tip tap e la sensualità del flamenco.
Ma nella nostra realtà non c’è solo bellezza, e per quanto senza un plot narrativo, la compagnia non dimentica il proprio profondissimo legame con la realtà, e nella sua ribellione rock include anche la denuncia dello spreco e la chiamata a un’ecologia sempre più necessaria, senza appesantire la messa in scena, grazie a un inedito misto di gag comiche in stile primissimo cinema muto ma in versione coloristica in stile pop.
La danza a volte investe con violenza il pubblico, per una comunicazione efficace e soprattutto inclusiva.
E dopo una tournée che ha coinvolto più di 40 Paesi, dopo l’apparizione durante la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra nel 2012, e dopo il progetto di musica sinfonica che li ha coinvolti nella “città natale”, STOMP torna in Italia, al Teatro Brancaccio di Roma, dal 2 al 14 dicembre.
Uno spettacolo consigliato a chi voglia passare una serata in allegria, alleggerendo i grandi temi della città, per prenderne più consapevolezza, e per coinvolgere anche qualche amico, che magari ancora non si avvicina alla danza per qualche timoroso pregiudizio. I ballerini di STOMP li abbatteranno tutti.
ORARI&INFO:
STOMP
2 – 14 dicembre,
Teatro Brancaccio
Via Merulana, 244 – 00185 Roma
Tel 06 80687231/2
Greta Pieropan
Foto: STOMP