Continua la protesta dei lavoratori della Fondazione Arena di Verona, il cui corpo di ballo rischia seriamente l’esternalizzazione (e quindi la chiusura, dopo essere già stato ridotto a soli 9 elementi) insieme ai tagli previste per tutte gli artisti: dai musicisti agli scenografi.
La sede amministrativa resta occupata, e i lavoratori si sono esibiti anche per le strade della città, conquistando l’attenzione dei cittadini e il loro sostegno, e dimostrando di poter riempire un teatro con un programma di musica e danza, come è accaduto la sera del 14 dicembre scorso al Teatro Filarmonico con una serata Mozart, in cui sono stati letti due comunicati, l’uno per tutti i lavoratori, l’altro nello specifico per il corpo di ballo.
Ma con la diretta televisiva su una rete locale del 10 dicembre, in cui le due parti si sono affrontate pubblicamente, con tanto di affermazioni quali “il corpo di ballo fisso non ha più senso”, e con l’avanzare dei giorni senza che la sovrintendenza apra a una negoziazione che tenga conto delle richieste dei lavoratori, e non imponga decisioni (che gettano un’ombra su una delle fondazioni più note al mondo!) senza scampo, i lavoratori hanno deciso di arrivare all’unico tipo di protesta che avrebbero voluto evitare, come ci avevano raccontato.
Scatta così lo sciopero, che ha fatto saltare gli spettacoli in programma nei giorni scorsi e mette in forte dubbio anche le prossime rappresentazioni di Schiaccianoci à la carte e dell’opera La forza del destino.
Il comunicato distribuito al pubblico si apre con delle sentite scuse agli spettatori, ma si spiega che la decisione è dovuta alla situazione “siamo costretti ad assumere questa forte presa di posizione per rispondere energicamente” e continua “fino all’ultimo minuto abbiamo sperato che, chi detiene i poteri forti mandasse un segnale affinché noi oggi potessimo ricevere i vostri applausi”.
Si è arrivati così infine a penalizzare il pubblico, che da anni è penalizzato indirettamente dai tagli alla programmazione, e che ora si trova davvero a non avere un teatro con musica e danza cui guardare. Continua il comunicato: “non avremmo mai voluto penalizzare voi, che siete il nostro pubblico e siete coloro che ci sostengono”.
Per seguire in diretta le azioni dei lavoratori, vi ricordiamo il blog sosfondazionearenaverona.blogspot.it e vi segnaliamo la petizione per salvare il Corpo di Ballo.
Continueremo a seguire la vicenda, sperando, al prossimo articolo, di avere notizie migliori.
Greta Pieropan
www.giornaledelladanza.com