“Un incubo che rende felici”, così il regista Yan Duyvendak definisce il suo musical, The sound of music, in scena all’Arena del Sole di Bologna dal 7 al 10 gennaio, in sala de Berardinis.
The Sound of music è un musical sui generis, che nasce da un gioco sull’archetipo del musical, e dà vita a una scintillante messa in scena, che indaga però il concetto di impegno in prima persona. Tante sono le storie in scena, ispirate al regista dall’osservazione degli effetti della crisi, del cambiamento climatico, delle guerre e delle carestie, che mettono a rischio il pianeta se il modo di viverlo non dovesse cambiare. Da qui la scelta di uno spettacolo impegnato, ma che coinvolga con leggerezza e stupore il pubblico, attraverso due tra i linguaggi più belli, immediati e semplici dell’arte: il canto e la danza.
A unire il canto e la danza, ci pensò il musical, in un’altra epoca di grande difficoltà: la crisi del 1929, che fu rischiarata e portata in scena nel luccicante mondo di Broadway. Così, Yan Duyvendak ha costruito, con le coreografie di Olivier Dubois e i testi del filosofo Christophe Fiat, una macchina senza regole che si inserisce nel caos della realtà, tra fatti di cronaca contemporanea legata alla libertà d’espressione e citazioni da musical riadattate da Andrea Cera.
Un musical che unisce quindi divertimento e un invito all’impegno per un mondo migliore, perché, dice il regista: “Da adolescente ho recitato nel teatro di rivista. Ho amato e ancora amo la commedia musicale, in teatro come in televisione. Mi piace quello che provoca: un incanto dolciastro, una sonnolenza nauseabonda. E ne ho voglia. Voglia di produrne una…Perché è bello. Perché fa bene. Perché come cittadino del mondo, trovo sia necessario allentare la presa, per il momento…Al contempo, sento necessario dire che l’imbruttimento è nefasto. Che non bisogna mollare. Che occorre riflettere. Riposizionarsi nel mondo. Che la cultura che illumina non è quella che acceca. Bisogna far luce sulla cecità della commedia del mondo. E affrontare l’angoscia esistenziale che la commedia musicale sembra essere in grado di alleviare”.
Lo spettacolo non si esaurisce sul palcoscenico (dove va in scena in inglese, sovrattitolato in italiano), ma continua l’8 gennaio con un incontro con il regista dopo lo spettacolo, e ogni sera vedrà a disposizione del pubblico nel foyer un sito internet in forma di “mind map”, che raccoglie tutti gli articoli e gli scritti che hanno accompagnato la ricerca di Yan Duyvendak dal 2007 ad oggi e che costituiscono la base teorica dello spettacolo, compreso il materiale di ispirazione per i testi di Christoph Fiat, insieme ai testi delle canzoni, le partiture e le registrazioni.
ORARI&INFO:
Sound of music
Teatro Arena del Sole,
via Indipendenza, 44 – Bologna
www.arenadelsole.it
(Gli spettatori possono contribuire al sito del musical condividendo degli articoli all’indirizzo: communication@duyvendak.com)
Greta Pieropan
Foto: S. Monachon
www.giornaledelladanza.com