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Storia della danza in Occidente. Il Settecento e l’Ottocento di Flavia Pappacena

Il Settecento e l'Ottocento di Flavia PappacenaLa fortunata trilogia Storia della danza in Occidente, curata dalla casa editrice Gremese, conferma il suo elevato spessore culturale anche con la seconda pubblicazione: Il Settecento e l’Ottocento di Flavia Pappacena. Il piano dell’opera concepito dalla nota casa editrice romana prevede tre fondamentali volumi firmati da tre illustri esperti e cultori della materia coreutica: Ornella Di Tondo, Flavia Pappacena e Alessandro Pontremoli. Tutti e tre hanno profuso largo e scrupoloso impegno nell’approntare una ricostruzione diacronica della storia della danza e del balletto dall’antichità ai giorni nostri, suddividendosi l’ambizioso progetto in tre fondamentali quadri storiografici.

Il secondo quadro storiografico, riguardante gli sviluppi della storia della danza intervenuti nei secoli XVIII e XIX, è stato affidato alla penna magistrale di Flavia Pappacena. Professore di Teoria ed Estetica della danza dal 1974 al 2012 presso l’Accademia Nazionale di Danza, e dal 2006 al 2014 presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sapienza, dal 1984 dirige la sezione danza della collana Biblioteca delle Arti ideata dalla Gremese, dal 1993 la rivista di ricerca Chorégraphie e dal 1998 è autrice di numerosi saggi a carattere storico e teorico.

L’impianto complessivo del volume, come emerge in maniera particolarmente evidente dall’indice iniziale, segue un rigoroso criterio cronologico. L’analisi dei due secoli decreta infatti la suddivisione dell’opera in due parti maggiori, a loro volta ulteriormente scandite al loro interno in capitoli che corrispondono alle varie fasi storiche. In questo modo, il testo percorre le trasformazioni della danza nei secoli XVIII e XIX con sapiente linearità, dal momento che l’obiettivo al quale ha voluto mirare l’autrice è stato esattamente questo: scrivere un volume di storia della danza, sì approfondito e completo, ma con un impianto manualistico e molto esemplificativo, da destinare principalmente ad un pubblico di giovani studenti e lettori.

Risulta evidente allora il motivo per il quale il testo è interamente costellato da analisi dettagliate di numerosi balletti che, con la loro struttura ed i loro risvolti tematici, diventano lo specchio privilegiato del contesto storico e culturale, soprattutto letterario e figurativo, di riferimento, facilitando così la comprensione e lo studio delle giovani menti. Ne costituisce un valido esempio l’analisi di Le Ballet des nonnes (Il Balletto delle suore), integrato nell’opera Robert le diable (1831), balletto che ha avuto una grande importanza storica, perché decreta la nascita nel 1831, nell’ambito del teatro musicale francese, di un vero e proprio genere, quello del balletto fantastico, destinato a lasciare un’impronta indelebile nella danza dell’Opéra e di tutti i teatri che vi si erano adeguati.

L’autrice, infatti, in questo singolo caso come in tutti gli altri proposti, ci tiene a sottolineare il fatto che ciascun balletto deve essere analizzato con cura, in quanto contiene in nuce elementi importanti di raccordo storico, sia con la tradizione sia con gli sviluppi futuri. Il Balletto delle suore, in particolare, contiene elementi di forte innovazione (il ritorno dall’oltretomba, i personaggi infernali, la danza orgiastica…), che hanno creato le premesse sia per il balletto La Sylphide dell’anno seguente, sia per Giselle che andò in scena 10 anni dopo, nel 1841.

Questa piccola tessera estratta dal variegato mosaico del libro dimostra anche come l’autrice, entrando nel vivo delle diverse creazioni coreografiche, approfondisce una vasta gamma di aspetti: scenici, tecnici, storici, culturali e sociali. Inoltre ripone un’attenzione particolare nel rapporto tra il balletto e il mondo musicale, letterario e delle arti figurative, con il fine di inserire ogni volta il fenomeno danza nel quadro dei movimenti culturali e delle linee estetiche dominanti.

L’importanza di questo testo risiede quindi nella sua consapevole e ben costruita funzione didascalica destinata in primo luogo al mondo dell’insegnamento e dell’apprendimento. Il volume, infatti, è corredato anche da una sezione di contenuti digitali integrativi che indirizzano a studenti e insegnanti utili spunti di approfondimento interdisciplinare e inquadramento metodologico (www.libreriagremese.it/contenuti-integrativi-storia-danza).

 

Leonilde Zuccari

www.giornaledelladanza.com

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