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Tag Archives: Flavia Pappacena

Enrico Cecchetti: un italiano nella San Pietroburgo di fine Ottocento di Flavia Pappacena                                        

                                        Nadine Nikolaeva-Legat, moglie del maestro russo Nikolaj Legat (1869-1937), nel suo libro Ballet Education pubblicato a Londra nel 1947, offre un quadro tecnico e stilistico del balletto russo, soffermandosi anche sul profilo delle danzatrici e dei danzatori italiani presenti a Mosca e a San Pietroburgo alla fine del secolo XIX. A tal riguardo, Nikolaeva-Legat rimarca come l’atteggiamento degli Italiani nei confronti della Russia e dell’arte russa fosse molto diverso da quello degli Svedesi (Christian Johansson, ad esempio) e dei Francesi (quali Marius Petipa). Mentre questi ultimi si lasciarono assorbire dalla vita e dall’arte russa, gli Italiani rimasero radicati nella cultura e nella dimensione artistica del loro Paese. Cecchetti, sottolinea Nikolaeva-Legat, dopo esser vissuto oltre vent’anni in Russia (con i prestigiosi incarichi di primo ballerino, primo mimo, maître de ballet en seconde e maestro della Scuola imperiale del Mariinskij), riusciva a stento ad esprimersi nella lingua locale. Una testimonianza molto interessante dell’attaccamento degli Italiani – e in particolare di Cecchetti – alle loro tradizioni sono le riproduzioni in Italia del balletto di Jules Perrot Catarina ou la Fille du bandit, che seguirono la prima scaligera del 1847.  Riportiamo qui di seguito un estratto dal nostro libro Linguaggio della danza classica. ...

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La Fille mal gardée e la Rivoluzione francese: una leggenda da sfatare di Flavia Pappacena

    Sembra incredibile, anzi paradossale, che ancora oggi si riproponga l’associazione tra il balletto La Fille mal gardée e la Rivoluzione francese, come se Dauberval ne presagisse lo scoppio o, quantomeno, volesse dare attraverso il balletto il segno di una società in forte trasformazione. È altrettanto paradossale che questo balletto sia ricordato come l’esempio più significativo della produzione del coreografo francese e il “primo” caso di creazione coreografica ispirata al mondo popolare. Corre qui l’obbligo di ricordare che Ballet de la paille, ou Il n’y a qu’un pas du mal au bien (questo è il titolo originale del 1789) è un balletto di genere comique, genere che, come noto, fa parte della triade accademica “sérieux, demi-caractère, comique”, laddove ballet “comique” indica non un soggetto ridicolo, bensì un’ambientazione popolare. Noverre, nelle sue Lettres sur la danse et sur les ballets del 1760, riporta come esempio emblematico della linea comique il suo balletto Le Feste fiamminghe dove gioiosi contadini sono impegnati in danze, giochi e anche accese discussioni che si concludono con un lieto fine. Con la diffusione del balletto narrativo (anni Sessanta-Settanta del Settecento) i coreografi deducono le trame dei balletti dalla produzione letteraria e teatrale coeva o antica. Mentre il ...

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Balletto e società di Flavia Pappacena

Giocare a carte è un’abitudine che in molti casi si contrae sin dalla prima infanzia. Le carte francesi sono generalmente le più usate perché adatte a giochi quali burraco, scala quaranta, canasta, bridge, poker.  In questi giochi, i “pezzi maggiori” sono l’Asso e le tre “figure” Re (King), Regina (Queen), Fante (Jack), il cui riferimento al mondo nobiliare è riconoscibile non solo nella foggia dell’abito e negli ornamenti, ma anche nell’ordine gerarchico (il Re è la figura apicale, il Fante è il valletto). Alla corte si riferisce anche il Jolly (la Matta) che, sebbene aggiunto nel XIX secolo, ben si lega alla suddetta triade inquadrandosi anch’esso nei cerimoniali e negli svaghi degli aristocratici. Aggiungiamo, a titolo di curiosità, che nell’ambito del gioco delle carte, il Jolly/Matta è l’unica carta ad avere, insieme all’Asso, una posizione obbligata: una volta ruotata al contrario, si trova a testa in giù, a differenza delle altre “figure” che, in quanto bipartite, sono ribaltabili. Ai fini del nostro accostamento delle carte da gioco al balletto, è interessante notare che l’effigie del Jolly/Matta presenta i tratti distintivi dell’iconografia del Giullare/Buffone del primo atto del Lago dei cigni, ma al contempo evoca anche personaggi delle creazioni coreografiche seicentesche ...

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Gremese editore presenta due libri a Danzainfiera 2024

  Sabato 24 febbraio alle ore 17:15 Flavia Pappacena presenterà Jia Ruskaja. Dalla danza libera espressiva alla creazione dell’Accademia Nazionale di Danza , un saggio improntato sulla formazione, lo stile e la vita professionale della celebre danzatrice russa (1902-1970) che fondò l’Accademia Nazionale di Danza; un libro realizzato in collaborazione con Roberta Albano, Valerio Basciano, Grazia Grosso, Nika Tomasevic, Elena Viti. L’incontro sarà moderato da Sara Zuccari. Domenica 25 febbraio alle ore 11:00 arriverà invece una delle nostre étoiles più luminose, Giuseppe Picone, che illustrerà le tappe della sua brillante carriera narrati nell’autobiografia La mia vita a passi di danza , affascinante diario ricolmo di accadimenti, sopra e fuori il palcoscenico, che gode della prefazione di Beppe Meneghetti. Insieme a Picone saranno presenti le giornaliste Raffaella Tramontano e Sara Zuccari. Gremese editore sarà inoltre presente con tutte le sue ultime pubblicazioni in fiera allo stand D5.

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La rivoluzionaria danza moderna a Roma negli anni Venti del Novecento di Flavia Pappacena

Quando si parla della danza moderna del primo Novecento, il pensiero generalmente va a Isadora Duncan, alla danza espressionista tedesca e ai pionieri della danza moderna americana. Riguardo all’Italia, poco, anzi quasi niente, si sa – e si dice – a parte le avanguardistiche scelte del cenacolo di Casa Gualino a Torino, dove agiscono figure di formazione duncaniana e dalcroziana di elevata statura intellettuale. Ma a Roma, il regista e autore teatrale Anton Giulio Bragaglia opera una vera a propria rivoluzione in una serie di spettacoli rappresentati al Teatro sperimentale degli Indipendenti, ampio spazio sotterraneo ricavato nelle Terme di Settimio Severo. Si trattava di spettacoli costruiti su più componenti sceniche, di cui la danza costituiva un aspetto essenziale e Jia Ruskaja una figura centrale e innovativa. In uno degli ultimi spettacoli della stagione del 1923, quella del 12 maggio, viene rappresentata La Tempesta, “fantasie plastiche senza musica di Madame X.Y.”, con le coreografie di Jia Ruskaja. Si tratta di un brano assai singolare non solo perché la musica è sostituita dal rumore del vento, ma anche per la peculiarità dell’uso plastico ed espressivo del corpo della danzatrice, così distante dal mondo del balletto tradizionale, ma anche dalle esperienze coreiche più ...

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Flavia Pappacena in libreria “Jia Ruskaja. Dalla danza libera espressiva alla creazione dell’Accademia Nazionale di Danza”

Jia Ruskaja. Dalla danza libera espressiva alla creazione dell’Accademia Nazionale di Danza A breve sarà in libreria il tanto atteso libro di Flavia Pappacena su Jia Ruskaja (1902-1970) Gremese Editore, la celebre danzatrice russa che fondò l’Accademia Nazionale di Danza. Frutto di decenni di studio e di riflessione, e di una minuziosa ricerca di fonti d’epoca (recensioni, manifesti, cortometraggi, archivi fotografici, documenti manoscritti, testimonianze delle “allieve storiche”, ecc.), il volume è stato ideato e strutturato da Flavia Pappacena come un laboratorio di documentazione e approfondimento, e come uno scambio tra studiosi. Il suo obiettivo è di ricostruire il percorso artistico, creativo, didattico e imprenditoriale di Jia Ruskaja, dalle esperienze interpretative e coreografiche presso il Teatro degli Indipendenti nella Roma dei primi anni Venti, ai progetti didattici che via via approdarono alla Regia Scuola di Danza (1940), all’Accademia Nazionale di Danza (1948), quindi alle strategie per l’affermazione di quest’ultima sul piano nazionale e internazionale, fino alla creazione di un originale sistema di notazione del movimento (l’Orchesticografia/Scrittura della danza).  Un ampio e innovativo spazio è dato alla parte artistica, ossia alle composizioni coreografiche e alla “Danza Moderna-Orchestica”, cosicché il lettore possa addentrarsi nella dimensione poetica ruskajana. A questo scopo, attraverso una documentazione ...

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Flavia Pappacena terza edizione del libro “La danza classica tra arte e scienza”

Giunto alla sua terza edizione, questo volume propone un originale approccio allo studio della danza che, rivolgendosi ai giovani ballerini così come agli allievi e agli insegnanti, gioca in modo innovativo sull’interazione tra testo e immagine. La nuova edizione amplia ulteriormente i collegamenti interdisciplinari, con particolare riferimento alle arti visive e all’anatomia, e propone una rielaborazione complessiva del corredo iconografico, che ora comprende anche numerose immagini a colori. Le oltre 400 illustrazioni presenti, selezionate tra disegni, stampe d’epoca, immagini d’archivio e fotografie didattiche realizzate appositamente, accompagnano il lettore lungo uno stimolante percorso di conoscenza, indicandogli con un linguaggio vivo e diretto le modalità per sperimentare e interiorizzare sensazioni e movimenti sul proprio corpo. Come stabilito dalle norme ministeriali in materia di adozione dei libri scolastici, il testo è affiancato da una sezione di contenuti digitali integrativi, studiata per offrire spazi di approfondimento interdisciplinare e di inquadramento metodologico (http:/extra.gremese.com/ contenuti-integrativi-danza-classica).   Flavia Pappacena, dal 1974 al 2012 professore di Teoria della danza e di Estetica della danza presso l’Accademia Nazionale di Danza, dal 2006 al 2014 ha insegnato le stesse materie presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”; dal 1984 dirige la sezione Danza di questa collana e ...

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Presentazione del volume Storia della danza e del balletto di Di Tondo, Pappacena e Pontremoli

libriANDance è un’iniziativa promossa dalla Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza con la partecipazione dell’ufficio comunicazione social media AND dell’Accademia, sotto l’egida della Direzione. Il ciclo di incontri previsto presso il Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza, a causa del drammatico momento che stiamo vivendo, è stato mantenuto grazie alle possibilità del web. Per non abbandonare l’iniziativa il “luogo” d’incontro è stato adattato ai social: le presentazioni di libri, le discussioni e gli eventi sulla danza e non solo, infatti, saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dell’AND, in modo da rimanere «connessi seppur a distanza». La puntata di LUNEDÌ 25 maggio alle ore 19.00 è intitolata: Per una Storia della Danza su FaceBook Presentazione del volume Storia della danza e del balletto di Ornella Di Tondo, Flavia Pappacena, Alessandro Pontremoli Seconda appuntamento dedicato alla Storia della Danza sul web: come raccontarla attraverso un social network come FaceBook. In diretta: Enrica Palmieri, Direttore dell’AND; Ornella Di Tondo, autrice del volume; Flavia Pappacena, autrice del volume; Alessandro Pontremoli, autore del volume; Roberta Albano, docente di Storia della Danza AND; Clauda Celi, già docente di Storia della Danza AND; Vito Di Bernardi, professore di Storia della Danza “Sapienza” Università di Roma; Valerio Basciano, ...

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Presentazione del volume Il ballo a Torino 1748-1762, a cura di Flavia Pappacena

libriANDance CONNESSI A DISTANZA: presentazioni di libri, discussioni, eventi sulla danza e non solo trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dell’Accademia Nazionale di Danza. 11/05 | – Live streaming ore 18:30 libriANDance è un’iniziativa promossa dalla Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza con la partecipazione dell’ufficio comunicazione social media AND dell’Accademia, sotto l’egida della Direzione. Il ciclo di incontri previsto presso il Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza, a causa del drammatico momento che stiamo vivendo, è stato mantenuto grazie alle possibilità del web. Per non abbandonare l’iniziativa il “luogo” d’incontro è stato adattato ai social: le presentazioni di libri, le discussioni e gli eventi sulla danza e non solo, infatti, saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook dell’AND, in modo da rimanere «connessi seppur a distanza». La puntata di LUNEDÌ 11 maggio alle ore 18.30 è intitolata: Per una Storia della Danza su FaceBook Presentazione del volume Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla raccolta de’ balli fatti nelle opere del Real Teatro a cura di Flavia Pappacena Stimolati dalla onnipresenza di qualsiasi tema sul web, abbiamo deciso di promuovere due puntate di libriANDance alla Storia della Danza, a come essa possa essere raccontata e trasmesse anche attraverso FaceBook. Pertanto, al ...

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Giornata Internazionale della danza. Omaggio a Noverre, fondatore del balletto moderno di Flavia Pappacena

Il 29 aprile è la Giornata Internazionale della Danza, una festa che celebra la creatività, la libertà espressiva, l’ingegno della danza, dedicandola all’artefice della riforma del balletto francese: Jean-Georges Noverre (29 aprile 1727 – 19 ottobre 1810). Noverre viene generalmente ricordato per i successi raccolti nei maggiori teatri europei e per Lettres sur la danse et sur les ballets del 1760, il testo teorico in cui, contestando il balletto accademico dell’Opéra di Parigi, l’artista ne propugna una rifondazione per restituire alla danza dignità di arte. Non bisogna tuttavia dimenticare che nel 1760 Noverre non aveva ancora messo in atto quanto dichiarato nel testo, dal momento che aveva appena avviato la sperimentazione sul gesto ispirata ai grandi capolavori della pittura e, sul piano coreografico, aveva creato solo schematici “tableaux en mouvements” di soggetto mitologico e pittoreschi balletti nel gusto di tendenza nei teatri minori. La vera riforma Noverre la attuò sul campo negli anni ’60 e ’70, a Stoccarda e a Vienna, dove creò i capolavori con cui formò generazioni di danzatori, soprattutto Jean Dauberval e Gaetano Vestris.    Consapevole del valore di testimonianza di questi balletti, il coreografo pubblicò una selezione di libretti nell’edizione del 1803-1804 di San Pietroburgo e in ...

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