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Tag Archives: Flavia Pappacena

Storia della danza. Alla riscoperta dei balletti dimenticati. Di Flavia Pappacena

  Paul et Virginie di Pierre Gardel (Parigi, Opéra, 24 giugno 1806)   Paul et Virginie (Paolo e Virginia), è un “ballet pantomime” composto da Pierre Gardel su musica di Rodolphe Kreutzer. Diviso in tre atti e 27 scene, il balletto è ispirato all’omonimo romanzo di Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre, che, pubblicato nel 1787, aveva riscosso grande successo divenendo una delle più riuscite interpretazioni letterarie del mito del “buon selvaggio”. Il balletto, ambientato nelle isole africane Mauritius, ha come protagonisti due ragazzi francesi nati e cresciuti nell’isola. Sia i ragazzi che le madri, a contatto con la semplicità e l’innocenza della popolazione indigena, profondono su coloro con cui entrano in contatto un altruismo caritatevole in grado di contagiare anche gli animi più duri e di annullare tutte le differenze sociali imposte dalla cultura occidentale. Questo aspetto è evidenziato anche nelle danze quali il Bamboula accompagnato da tamtam e triangolo, cui partecipano indistintamente gli indigeni e i ragazzi europei. Secondo le prassi più diffuse nel Settecento e nel primo Ottocento, nella riduzione in balletto la storia di Paolo e Virginia subì alcune modifiche ideate per offrire spettacolarità e gioiosità al balletto. Tra queste, il lieto finale in cui la tragica morte ...

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La Danza di carattere nella scuola russa è il nuovo libro di Ioulia Sofina

“La Danza di carattere nella scuola russa” è il nuovo libro di Ioulia Sofina

Nella collana Piccola Biblioteca delle Arti, nella sezione Danza diretta da Flavia Pappacena, la casa editrice romana Gremese pubblica un libro di Ioulia Sofina, a cura di Valerio Basciano, La Danza di carattere nella scuola russa, che illustra analiticamente, in tutte le sue tecniche e stili, la Danza di carattere. Dall’origine, avvenuta nell’ambito del balletto dell’Ottocento, come etichetta per indicare la versione stilizzata e teatralizzata dei balli di origine popolare o nazionale, la dicitura “Danza di carattere” è poi passata a designare un genere vero e proprio, sorto e codificato sotto l’egida della Scuola russa. Dalla culla nell’Est d’Europa, dove tutt’oggi queste danze sono maggiormente praticate e perfezionate, la Danza di carattere si è tuttavia diffusa nel resto d’Europa, arrivando anche in Italia, dove l’autrice è impegnata ad insegnarla. Ioulia Sofina, infatti, insegna questa bellissima disciplina alla Scuola del Balletto Teatro di Torino, mentre in giro per tutta Italia tiene altri svariati corsi per allievi ed insegnanti. Inoltre, avendo già pubblicati altri importanti testi come Danze di carattere. Tecnica accademica (2012) e Dalla piazza alla scena. La danza di carattere. Volume primo. L’Ungheria (2015), con questo nuovo ed importante contributo, si conferma massima esperta della materia. Questo nuovo volume vanta ...

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Libri di danza e balletto, le novità in libreria

Libri di danza e balletto, le novità in libreria

Questa settimana la rubrica “Libri e Video” del www.giornaledelladanza.com offre una carrellata di cinque bellissimi volumi sulla danza e il balletto, tutti recensiti all’interno della rubrica, che sono stati recentemente pubblicati e sono quindi disponibili nelle librerie. Si tratta di cinque volumi di storia e tecniche della danza, a conferma che il recente contributo storiografico di ambito tersicoreo sia di notevole spessore culturale. Come è possibile vedere anche dai volumi segnalati di seguito, quello attualmente disponibile è un ottimo contribuito teorico e saggistico, un ausilio importante per lo studio e l’approfondimento della disciplina.   Il libro del balletto di Otto Friedrich Regner (Ghibli)  Si deve alla casa editrice milanese Ghibli, la ristampa di un testo fondamentale nell’ambito della storiografia sulla danza e il balletto. Il libro del balletto di Otto Friedrich Regner, pubblicato la prima volta nel 1956, è tornato alla ribalta grazie a questa nuova edizione che assume davvero una grande importanza. Sia gli appassionati del settore, sia i cultori e gli studiosi della materia, infatti, potranno usufruire di questo volume, per avere un solido supporto teorico nelle loro letture interessate o studi specialistici. Dal balletto antico a quello moderno, dal Ballet de cour al balletto romantico, la varie ...

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Alla riscoperta di balletti dimenticati. Di Flavia Pappacena

  Le Violon du diable di Arthur Saint-Léon (1849)   La stampa qui riportata focalizza uno dei momenti salienti del balletto di Arthur Saint-Léon (1815-1870) Le Violon du diable, andato in scena all’Opéra di Parigi il 19 gennaio 1849 con musica di Cesare Pugni. Si tratta della scena della seduzione (fascination) in cui un violinista (Saint-Léon), aiutato dal Demonio nei panni del medico Matheus (Giovanni Coralli), ammalia con la sua musica Hélène (Fanny Cerrito), figlia del conte di Vardeck, che non si interessa a lui in quanto socialmente inferiore. La scena in questione si svolge nell’albergo di un piccolo villaggio bretone in cui sono alloggiati vari personaggi tra cui, oltre al violinista, a Hélène e Matheus/Demonio, il monaco benedettino Anselmo. Innamoratasi del giovane per il potere demoniaco del violino, la fanciulla fugge con lui, ma poi cessa di amarlo quando il violino perde il suo potere per una vendetta del Demonio. A questo punto interviene il Monaco che, vinto il maligno con il potere della croce, dona al giovane un altro violino, ma questa volta benedetto, con cui la giovane ritrova l’amore. Tuttavia rimane ancora un ostacolo alle nozze dei giovani: la resistenza del conte fermamente ancorato alla prassi dell’omogamia ...

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Il Giornaledelladanza.com consiglia 10 libri di danza da leggere e regalare a Natale

Il Giornaledelladanza.com quest’anno offre ai suoi lettori un’idea semplice e colta per facilitarli nella loro impegnativa e frenetica corsa ai regali, oppure lo spunto per un piacevole intrattenimento durante le vacanze natalizie. Perché non regalare un libro? Se poi il fortunato destinatario del bellissimo tomo impacchettato ed infiocchettato di rosso è un adepto di Tersicore perché non regalare lui un bel volume di danza? Nasce così questa iniziativa del Giornaledelladanza di proporvi una lista di 10 scelte di lettura tutte riguardanti l’ambito della danza e del balletto e tutte pubblicate di recente. La selezione è stata fatta in base ad un criterio eclettico piuttosto che omogeneo, per rispondere all’intento fondamentale di offrirvi il meglio di tutto ciò che è uscito nel corso degli ultimi tempi. È la tipologia di scrittura che rende quindi varia questa lista: monografie, volumi di storia, manuali pratici, libri fotografici… La seguente top ten diventa così al tempo stesso dispensatrice di consigli utili per azzeccare l’acquisto e una panoramica complessiva della storiografia coreutica di questo periodo, confermando pienamente quanto detto dal maestro Alberto Testa sul fatto che la danza vive in questo momento una fortunata pioggia benefica di libri. “Pina Bausch. Una santa sui pattini a ...

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Pioggia benefica di libri sulla danza

Una conquista dei nostri tempi è certamente, da un po’ di tempo a questa parte, l’uscita di molti libri con argomento coreutico. D’accordo: queste preziose pubblicazioni non ci sarebbero se non ci fossero editori specializzati a proporle, ma è anche importante che accademie, istituzioni e associazioni si adoperino per fecondare il campo. Nell’ultimo dopoguerra ci siamo resi conto che da noi la storia della danza era sprovveduta di titoli e che se si voleva attingere ad una ricognizione di eventi, di accadimenti in un certo modo rivelatori di fatti e di sviluppi storici bisognava ricorrere ad un volume di Gastone Vuillier edito dal Corriere della Sera nel 1899 in dono ai suoi abbonati. Non staremo a fare l’elenco di opuscoli, brevi storie della danza, pamphlet cosiddetti usciti nel corso degli anni. Oggi nuovi editori di fresche energie, di nuove vedute, hanno dato un notevole impulso a questa pubblicistica, “in primis”, notevolissimo, Gremese creando addirittura specifiche collane. Pur nel disordine degli spettacoli, spesso abbandonati al caos delle proposte e al dilettantismo dilagante, ove non si riesce ad individuare principi e canoni di una tecnica che assimili quelli della danza classico-accademica per portarla alla sua sublimazione, continuano ad esistere nel mondo intero ...

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Storia della danza. Alla riscoperta di balletti dimenticati di Flavia Pappacena

  Il “Balletto delle suore” in Robert le diable (1831)   È opinione comune che La Sylphide di Filippo Taglioni (Opéra 1832), primo balletto romantico francese, abbia un precedente nel “Balletto delle suore” che andò in scena all’Opéra nel 1831 all’interno (atto III, scena VI) dell’opera Robert le diable di Giacomo Meyerbeer (libretto di Eugène Scribe e Germain Delavigne). Il “Balletto delle suore” è infatti definito il primo caso di ballet blanc della storia del balletto francese. Ma cos’è questo “Balletto delle suore”? Quale è l’identità di queste monache? Il “Ballet des nonnes damnées” (Balletto delle suore dannate) – titolo originale – non è propriamente un balletto, ma un breve intermezzo integrato nella trama dell’opera in cui suore dannate, invocate dal Demonio, escono dai loro sepolcri situati nel chiostro del convento di Santa Rosalia a Palermo per indurre Robert a profanare la tomba della Santa e rubare un ramoscello magico stretto tra le mani della statua. Si tratta di un soggetto nel gusto del romanzo gotico allora di tendenza (si pensi a Frankenstein di Mary Shelley e a The Vampire di John William Polidori), che si cibava di spettri, tombe, chiostri abbandonati, sinistre atmosfere lunari. E l’elemento inquietante era l’abito ...

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Storia della danza in Occidente. Il Settecento e l’Ottocento di Flavia Pappacena

La fortunata trilogia Storia della danza in Occidente, curata dalla casa editrice Gremese, conferma il suo elevato spessore culturale anche con la seconda pubblicazione: Il Settecento e l’Ottocento di Flavia Pappacena. Il piano dell’opera concepito dalla nota casa editrice romana prevede tre fondamentali volumi firmati da tre illustri esperti e cultori della materia coreutica: Ornella Di Tondo, Flavia Pappacena e Alessandro Pontremoli. Tutti e tre hanno profuso largo e scrupoloso impegno nell’approntare una ricostruzione diacronica della storia della danza e del balletto dall’antichità ai giorni nostri, suddividendosi l’ambizioso progetto in tre fondamentali quadri storiografici. Il secondo quadro storiografico, riguardante gli sviluppi della storia della danza intervenuti nei secoli XVIII e XIX, è stato affidato alla penna magistrale di Flavia Pappacena. Professore di Teoria ed Estetica della danza dal 1974 al 2012 presso l’Accademia Nazionale di Danza, e dal 2006 al 2014 presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sapienza, dal 1984 dirige la sezione danza della collana Biblioteca delle Arti ideata dalla Gremese, dal 1993 la rivista di ricerca Chorégraphie e dal 1998 è autrice di numerosi saggi a carattere storico e teorico. L’impianto complessivo del volume, come emerge in maniera particolarmente evidente dall’indice iniziale, segue un rigoroso criterio ...

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“Dall’ Antichità al Seicento” è il primo volume della trilogia “Storia della danza in Occidente”

È stato recentemente pubblicato dalla Gremese Editore ed è già facilmente reperibile nelle librerie e online il primo volume della trilogia Storia della danza in Occidente, firmata da tre illustri esperti e cultori della materia coreutica: Ornella Di Tondo, Flavia Pappacena e Alessandro Pontremoli. Tutti e tre hanno profuso largo e scrupoloso impegno nell’approntare una ricostruzione diacronica della storia della danza e del balletto dall’antichità ai giorni nostri, suddividendosi l’ambizioso progetto in tre fondamentali quadri storiografici. Mentre il primo volume racchiude infatti gli studi sulla danza Dall’Antichità al Seicento svolti dalla dottoressa e Vicepresidente dell’AIRDanza Ornella Di Tondo, il secondo riguarda invece gli sviluppi intervenuti nei secoli Settecento e Ottocento analizzati da Flavia Pappacena, storica della danza e docente di Teoria ed Estetica della danza presso l’AND e la facoltà di Lettere dell’università Sapienza di Roma. Il terzo volume infine, dedicato alle ricerche più recenti del mondo coreutico riguardanti il XXI secolo Tra Novecento e Nuovo Millennio, è stato scritto dalla penna magistrale di Alessandro Pontremoli, Professore di Storia della danza e del mimo presso l’Università degli Studi di Torino (DAMS). Dato un primo sguardo all’indice del primo volume uscito, si nota immediatamente il fatto che sia suddiviso in due ...

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“Tra storia e tecnica della danza” di Flavia Pappacena

La nascita delle “punte” della danza accademica Le “punte” sono generalmente considerate una delle espressioni più significative del balletto romantico per quella immagine in bilico tra realtà e sogno che riuscirono ad attribuire alle figure femminili. Tuttavia, se le punte trovano l’espressione più intensa e suggestiva nel balletto romantico di soggetto fantastico, la loro origine va rintracciata nel periodo delle grandi riforme della fine del Settecento, quando il costume e la calzatura del balletto si adeguano alla moda “alla greca” in voga durante la Rivoluzione francese, e quando tecnica, stile e coreografia del balletto francese subiscono radicali mutamenti estetici e profonde contaminazioni da vari ambiti, tra i quali le tecniche acrobatiche dei danzatori “grotteschi” italiani. Iniziamo dalla riforma del costume e della calzatura. Negli anni Ottanta del Settecento la moda francese manifesta in modo sempre più evidente la sua attenzione verso il “gusto greco” che si stava diffondendo in tutte le arti sotto l’influenza degli scavi di Ercolano e Pompei e dietro la spinta del pensiero neoclassico. La stessa regina di Francia, Maria Antonietta, aveva adottato per il suo abbigliamento privato la cosiddetta chemise à la reine, un abito fatto di mussola bianca fermata alla vita da un grande nastro ...

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