Sabato 27 gennaio compie 70 anni uno degli artisti più amato nel panorama della danza il grande Mikhail Baryshnikov, noi del Giornale della Danza, gli auguriamo tanti auguri!
Mikhail Baryshnikov è un ballerino, coreografo e attore statunitense di origine sovietica. Nato in Lettonia da genitori russi, viene avviato giovanissimo alla danza classica: a dodici anni entra nell’Accademia di Ballo Vaganova, a diciotto diventa solista del Balletto Kirov e nel 1974, durante una tournée in Canada con il Bolshoi Ballet, chiede asilo politico a Toronto.
Successivamente, da Toronto si trasferisce negli Stati Uniti d’America e divenne cittadino nel 1976.
Dal 1974 al 1979 è primo ballerino dell’American Ballet Theatre, continuando tuttavia a fare sporadiche esibizioni con altre compagnie di balletto classico e danza moderna.
Nel 1980 entra nel New York City Ballet per un anno e mezzo, dove lavora con il coreografo George Balanchine. Dopo questa esperienza ritorna all’American Ballet Theatre come ballerino e direttore artistico (posizione che manterrà per dieci anni).
Dal 1990 al 2002 lavora come direttore artistico del White Oak Dance Project, una compagnia fondata da lui e Mark Morris.
Al di là del suo instancabile lavoro di animatore culturale del mondo della danza, Baryshnikov rimane nell’immaginario collettivo come uno dei più grandi ballerini viventi, protagonista di più di cento allestimenti in ruoli classici e moderni tra quest’ultimi, Push Comes to Shove di Twyla Tharp e Apollo di George Balanchine. Accanto a queste sue memorabili interpretazioni, va ricordata inoltre la sua lunga carriera di attore cinematografico, che lo ha visto recitare in film quali Due vite, una svolta (1977), di Herbert Ross, o Il sole a mezzanotte (1985), di Taylor Hackford. Tra gli ultimi dei molti riconoscimenti ricevuti, si contano il New York Dance and Performance Award (1997), il Kennedy Center Honor e la National Medal of Arts (2000), il Jerome Robbins’ Award, il Liberty Award e l’Arison Award. Uno dei più recenti e ambiziosi progetti porta il nome di Baryshnikov Arts Center, laboratorio aperto a tutti gli artisti indipendenti con sede nel cuore di New York.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com