Giovedì 9 aprile alle ore 18 va in onda su Rai5 nell’ambito di Rai Cultura una versione coreografica dei Carmina Burana di Orff che si presenta come uno spettacolo di “arte totale”.
Commissionato dal Teatro San Carlo di Napoli, dove è andato in scena nel 2014, l’allestimento è firmato dal coreografo cinese di adozione newyorkese Shen Wei, che ne ha curato coreografie, ideazione visiva, scene e costumi.
Per la prima volta, all’interno dell’opera di Carl Orff, sono stati eseguiti altri quattro brani tratti dal codice Cantiones Profanae, orchestrati su melodie di epoca medievale da Jordi Bernàcer.
Sul podio ci sarà il direttore spagnolo, per uno spettacolo che coinvolge tutte le forze artistiche del “Massimo” napoletano: l’Orchestra, il Coro diretto da Salvatore Caputo, il Coro di Voci Bianche diretto da Stefania Rinaldi e il Corpo di Ballo diretto da Alessandra Panzavolta, con trentadue danzatori del Lirico e sette della Shen Wei Dance Arts.
Le voci soliste sono il soprano Angela Nisi, il tenore Valdis Jansons e il baritono Ilham Nazarov. “Carmina Burana” sarà in programma al San Carlo fino al 26 luglio. Dal 23 al 28 settembre lo spettacolo sarà in tournée al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.
“Se penso ai Carmina”, afferma Wei (che dal mese di aprile è al San Carlo per un allestimento in cantiere da due anni), “parliamo una musica estremamente nota, immediata, in qualche modo svilita dalla sua estrema popolarità. Tuttavia, ascoltandola nel profondo, ho ritrovato la sua purezza e la sua bellezza autentiche, ed è questo ciò che voglio trasmettere al pubblico”.
“Allestire questo spettacolo”, prosegue, “è stata per me una vera e propria sfida, nella quale ho curato i movimenti dei cantanti, i loro costumi, le scene e naturalmente le coreografie. Ma soprattutto, non essendoci un libretto vero e proprio, ho ideato una narrazione coreografica e visiva, nel rispetto della struttura originaria di Orff, in cui i movimenti si susseguono e si legano l’uno l’altro, descrivendo ciascuno una poesia o le sensazione della musica dei singoli canti”.
Tra riferimenti agli elementi naturali, al Medioevo, al Rinascimento, Wei ha immaginato in chiave contemporanea la sua personale versione dei “Carmina”, con ballerini come figure astratte -alcuni con costumi simili a una seconda pelle- e cantanti prigionieri in statue di cui diventano anima.
Proprio le statue classiche, insieme con l’acqua (richiamo al mare e alla fonte della vita), sono i due riferimenti nello spettacolo alla città di Napoli, che, insieme con il San Carlo, ha definito “luoghi di grandezza culturale immensa”.
Cantata scenica composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936, parte del trittico Trionfi e rappresentata per la prima volta nel ’37, Carmina Burana si basa su ventiquattro poemi in latino di epoca medievale, ritrovati presso il monastero di Benediktbeuern in Alta Baviera.
Il corpus affronta una varietà di argomenti, con canti di natura satirica e goliardica, altri di argomento amoroso e fortemente erotico, fino a quelli bacchici e a quelli che invitano al rigore morale e denunciano la corruzione.
L’universo dei Carmina è un racconto corale della condizione umana, sulla sua precarietà soggetta ai disegni della sorte e sulla natura dell’individuo incline alle passioni, alla convivialità ma anche alla brama di potere e di denaro. Per la sua opera Orff ideò una struttura divisa in tre sezioni che idealmente segue il “giro della ruota della Fortuna”.
Definito dalla critica “uno dei più grandi artisti del nostro tempo”, Shen Wei è un artista a 360 gradi.
Coreografo, regista, pittore, costumista, scenografo, light designer e calligrafo, nelle sue creazioni fonde le tradizioni orientali ed occidentali dando vita a performance sensazionali dal linguaggio assolutamente inedito ed innovativo, fantasioso e visionario, in cui il suo moderno vocabolario coreutico interagisce con le altre discipline artistiche.
Vincitori di numerosi premi, ultimo in ordine di tempo l’Audi Arts and Design Awards nella categoria “Artist of the Year”, dal 1994 Wei è chiamato per nuove commissioni dai principali teatri e festival del mondo, ed è inoltre autore di Site Specific Work tra cui la Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008.
Redazione www.giornaledelladanza.com
Photo Credits Francesco Squeglia