Nata a Buenos Aires, in Argentina, il 23 marzo 1982 Marianela Núñez ha frequentato alla Scuola di balletto del Teatro Colón dove ha studiato fin quando è stata invitata a unirsi al Corpo di Ballo della compagnia, all’età di 14 anni. E’ stata selezionata per partecipare a una tournée in Argentina come solista con il Balletto Classico dell’Avana. Nel 1997, Maximiliano Guerra l’ha scelta come sua partner per danzare in Uruguay, Spagna, Italia e al World Ballet Festival del Giappone. In seguito è stata invitata come Ballerina ospite nella compagnia del Teatro Colón in tournée in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1998 è entrata alla Scuola del Royal Ballet danzando Raymonda e La bayadère nello spettacolo annuale della stessa scuola, e nella Soirée musicale in occasione del Gala celebrativo dei 100 anni di Ninette De Valois ha danzato il ruolo femminile principale. Lo stesso anno entra a far parte della Compagnia londinese e viene promossa First Soloist nel 2001 e Principal Dancer nel 2002, ad appena vent’anni.
Nel 2006 si aggiudica il Critics’ Circe Dance Award come miglior ballerina. Interprete intensa dei maggiori ruoli del balletto accademico, Núñez si distingue anche nel repertorio contemporaneo. Fra i suoi tanti impegni per il 2011, è attesa alla Royal Opera House di Londra in Cinderella, Giselle, Swan Lake e Alice’s Adventures in Wonderland.
- DOSARE BENE LA PROPRIA ENERGIA
- METTERSI SEMPRE IN GIOCO
“Cresci come artista e anche come persona, quindi ogni volta che rivisiti un ruolo lo vedi con occhi diversi”, dice. “Se faccio un balletto che ho fatto 300 volte, mi sembra ancora la prima volta. Voglio solo continuare a crescere. Voglio ancora di più da me stesso e dai balletti.”
- NON PERDERE MAI LA PASSIONE
Voglio ballare più a lungo possibile. Trasmettere questa passione che ho la fortuna di sentire ogni giorno da quando avevo tre anni. È una cosa che è dentro di me, questa passione. Qualcosa che tutti i ragazzi dovrebbero cercare, senza perdersi nelle tecnologie, ma con fatica, e con studio. Oggi posso dirlo: I’m a happy ballerina!
Redazione www.giornaledelladanza.com