Il primo principio della dinamica afferma che un corpo continua a muoversi di moto rettilineo e uniforme finché una forza lo costringe a muoversi diversamente.
Il secondo principio dichiara che una forza impressa a un corpo produce una variazione direttamente proporzionale della sua quantità di moto nella direzione e nel verso della forza.
Infine, il terzo dice che se un corpo A esercita una forza sul corpo B, anche B eserciterà una forza sul corpo A.
Applicando queste note leggi della fisica newtoniana alla danza, ne emerge che la dinamica consiste nella capacità di graduare la forza attraverso la qualità del movimento.
La dinamica è quindi il modo in cui il corpo si muove e contiene in sé energia, ritmo e flusso di movimento, elementi che possono essere variati, combinati o addirittura messi in contrasto, a seconda del messaggio che il coreografo e il danzatore vogliono comunicare.
Per chiarire meglio il difficile concetto di dinamica, immaginiamola come una scala di movimenti che va dalla morbidezza del burro alla percussività di un martello, e che è soggetta a infinite variazioni di tempo e tensione.
Un gesto dunque può essere sostenuto, ossia continuo e uniforme; percussivo, improvviso e secco; oscillante, producendo ondeggiamenti e curve; sospeso, basato su immobilità ed equilibrio; crollato in una serie di cadute e release; vibrante, caratterizzato da scuotimenti e contorsioni.
Questi elementi gestuali vanno bilanciati con sapienza durante la costruzione coreografica. Sarebbe noioso guardare e danzare una coreografia in cui ogni singola frase possiede la medesima energia e lo stesso ritmo delle precedenti. Il ballerino deve dunque creare un flusso di movimento relazionandosi all’azione che sta compiendo e al messaggio che sta trasmettendo.
La dinamica, che è la danza, aggiunge colore attraverso le sue diverse gradazioni e spiega più chiaramente il significato e l’atmosfera che sottendono una coreografia o un gesto.
Spesso si confonde il concetto di dinamica con quello di velocità che invece riguarda il ritmo, uno degli elementi fondanti della dinamica. L’organismo umano è governato da cadenze ben precise, il ritmo del respiro, del battito cardiaco, dell’alternanza sonno/veglia o fame/digiuno, della contrazione e decontrazione muscolare, e non da ultimo il ritmo delle emozioni.
Il ritmo cambia, dunque, e orienta il movimento, ne stabilisce successione, durata, accenti e pause, ed è strettamente connesso all’energia prodotta dal corpo e dalle emozioni, altro fondamento essenziale della dinamica, che tratteremo nel prossimo articolo.
Stefania Napoli
Fotografia: Jeffrey Vanhoutte e Jesus Chapa Malacara
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