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Riscaldamento, stretching e defaticamento: le fasi indispensabili della lezione di danza

Una lezione di danza completa ed efficiente non può prescindere da tre fasi fondamentali che non devono mai essere trascurate: riscaldamento, stretching statico e defaticamento.

Il riscaldamento, o ‘warm up‘, prepara corpo e mente al lavoro da svolgere, aumenta coordinazione e propriocezione e previene l’insorgenza di lesioni, migliorando la prestazione del ballerino.

Aiuta inoltre a sciogliere i muscoli e le articolazioni, incrementa il flusso sanguigno e stimola l’apparato cardio-circolatorio, apportando maggiore ossigenazione ai tessuti e ai muscoli.

L’aumento della temperatura corporea consente ai muscoli di contrarsi in modo più efficiente e migliorare elasticità e mobilità articolare, grazie dell’aumentato flusso di liquido sinoviale che lubrifica le articolazioni.

Esercizi di riscaldamento comprendono sequenze di mobilizzazione della caviglia e del piede, isolazioni delle varie parti del corpo, rotazioni di testa e spalle, anche e bacino, esercizi per gli addominali e uno stretching dinamico, come per esempio grand battement en cloche alla sbarra.

Il riscaldamento risveglia inoltre il sistema nervoso e migliora la comunicazione tra muscoli e cervello, consentendo di lavorare in maniera più completa, sicura ed efficiente.

Dopo il riscaldamento o alla fine della lezione è opportuno svolgere una sessione di stretching preferibilmente statico che comporta il mantenimento di una posizione per venti secondi o più. Questo tipo di stretching allunga i muscoli fino al massimo punto di tensione e migliora la flessibilità complessiva grazie al mantenimento della distensione muscolare per un periodo di tempo.

Lo stretching statico è spesso più efficace di quello dinamico nell’ottica di una flessibilità a lungo termine anche perché avviene senza la contrazione dei muscoli agonisti. Se incorporato nella fase di defaticamento a fine lezione migliora anche il recupero muscolare, prevenendo rigidità e tensioni.

Il defaticamento, o ‘cool down‘, viene effettato con lo scopo di accelerare i meccanismi di rigenerazione metabolica e di riparazione dei tessuti muscolari, riportando l’organismo a parametri fisiologici di base grazie alla più rapida metabolizzazione dell’acido lattico prodotto durante l’allenamento.

In questo momento in cui le lezioni si svolgono online, i ballerini si ritrovano a danzare su pavimenti non adatti e con spazi limitati, condizioni che rendono notevolmente più difficile eseguire gli esercizi. A maggior ragione adesso diventa più che mai essenziale non tralasciare questi tre elementi che compongono una lezione di danza salutare, soddisfacente ed efficace.

Stefania Napoli
www.giornaledelladanza.com

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