Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / Attualità / L’appello di Roberto Bolle alla Camera: “Danza in Italia vittima di scempio vergognoso” [VIDEO]

L’appello di Roberto Bolle alla Camera: “Danza in Italia vittima di scempio vergognoso” [VIDEO]

Il video 

Immagine anteprima YouTube

Basta con lo scempio della danza”, basta con i tagli dettati dall’ignoranza, con le risorse negate, i danzatori costretti a lasciare un Paese senza più sbocchi.

Arriva dalla sala del Mappamondo di Montecitorio il grido di dolore di Roberto Bolle per il balletto che muore tra l’indifferenza e l’ignoranza di politici e organizzatori. Un j’accuse durissimo che sembra impietrire i deputati della commissione cultura, tutti lì ad ascoltarlo nell’ultima tappa di un’indagine sui teatri lirici italiani. E che alla fine applaudono, sono tutti con lui, abbracciano l’invito a rilanciare un settore troppo a lungo mortificato e reietto, “la Cenerentola delle arti”, va giù duro il danzatore, “con Opera lirica e musica sinfonica nel ruolo delle sorelle privilegiate, cui sono riservate le attenzioni e le cure delle Fondazioni”.

Eleganza minimal e tono sempre pacato a dispetto degli occhi che ne tradiscono la passione, Bolle che per entrare nel tempio della politica ha lasciato le prove di “Danza con me”, lo show in onda da 5 anni su Rai 1 il primo dell’anno, disegna una realtà di abbandono che fa paura. Una situazione “sempre più difficile e arida – dice – fatta di compagnie teatrali sempre più scarne, di corpi di ballo che vengono chiusi, di assoluta mancanza di protezione per la categoria artistica, di ballerini che devono lasciare il proprio Paese per vivere della loro passione e cercare di realizzare i propri sogni”.

Delle 14 Fondazioni liriche italiane, solo 4 hanno mantenuto un loro balletto, “un depauperamento di cui ci si può solo vergognare”, ripete citando quelli che resistono, l’eccellenza de La Scala, certo, e poi l’Opera di Roma, che tra cause e ricorsi ha mantenuto 60 ballerini. Due situazioni particolari, alle quali si aggiungono i casi molto meno felici del San Carlo di Napoli e del Massimo di Palermo definiti “in fin di vita”, 15 ballerini il primo, 10 di cui 5 in part time il secondo. Una situazione, quella italiana, frutto di tagli sanguinosi, e non sempre dovuta ad una reale mancanza di soldi. Non è l’insostenibilità ma l’ignoranza, sostiene Bolle, il vero nemico del balletto in Italia, “scarsa conoscenza del settore e mancanza di visione di chi ne era responsabile sia a livello governativo che di gestione dei teatri”. 

Redazione

Check Also

Rubén Julliard rivisita “Lo Schiaccianoci” a Strasburgo

I Drosselmayer sono una coppia di inventori eccentrici e stravaganti. Alla vigilia di Natale, le ...

La Stagione di Danza 2025 al Teatro Alighieri di Ravenna  

La “Stagione d’Opera e Danza” – che si mantiene sempre in impeccabile equilibrio fra celebrazione ...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Puoi consultare per maggiore informazione l'apposita pagina sulla nostra Privacy Policy

Chiudi