Una delle opere poetiche più importanti è l’epica Odissea del poeta greco Omero.
John Neumeier ha deciso di cimentarsi in quest’opera completa sull’eroe Odysseus e sul suo avventuroso viaggio nel 1995, in seguito all’invito del “Megaron Opera and Concert Hall” di Atene.
La sua versione scenica danzata intendeva avvicinarsi il più possibile alle radici dell’epopea e, allo stesso tempo, tradurre l’originale letterario a livello di movimento.
Pre-requisito per questo era l’incarico di un’opera al compositore greco George Couroupos e la collaborazione con lo scenografo e costumista greco Yannis Kokkos.
Dieci anni di vagabondaggio,
dieci anni di ritorno,
dieci anni di guarigione
dopo dieci anni di guerra.
L’Odissea è impensabile senza la guerra. Per me si tratta di una persona che deve ritrovare sé stessa dopo una guerra durata dieci anni, che deve trovare la strada per tornare alla sua completezza da questo mondo maschilista di combattimenti e guerra, che è definito maschile in senso negativo, e che deve riscoprire il suo lato femminile. Il suo nome è Penelope. (John Neumeier)
In scena ad aprile nei giorni 11/15/22/25/26 con l’Hamburg Ballet diretto da Demis Volpi. Il balletto vede tra gli interpreti principali Edvin Revazov (Odysseus), Anna Laudere (Penelope), Luigi Musin (Telemachos), Florian Pohl (Er), Hayley Page (Kalypso), Ida Praetorius (Pallas Athene), Eleanor Broughton (Nausikaa), Madoka Sugai (Kirke), Francesca Harvey (Das Meer), Francesco Cortese (Die Freier / Der Krieg), Alessandro Frola (Die Freier / Der Krieg), Ida Stempelmann (Eurykleia), Joaquin Angelucci (Aikinoos), Laura Cazzaniga (Antikleia).
Michele Olivieri
Foto: Kiran West
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