
Balletto classico preferito?
Giselle.
Balletto contemporaneo preferito?
La sagra della primavera.
Il Teatro del cuore?
L’Opéra di Parigi.
Un romanzo da trasformare in un balletto?
Bel Ami di Guy de Maupassant – Pinocchio di Carlo Collodi – Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde.
Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto?
Zorro di Johnston McCulley – Il dottor Jekill e Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson.
Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito?
Il semplice costume di Jeune homme et la mort o quello del ruolo di Petrushka.
Quale colore associ alla danza?
La Luce.
Che profumo ha la danza?
L’odore del respiro incrociato e condiviso con il tuo partner.
La musica più bella scritta per il balletto?
Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev.
Il film di danza imperdibile?
Les rêves dansants di Rainer Hoffmann e Anne Linsel – Il ballo di Ettore Scola.
Due miti della danza del passato, maschile e femminile?
Nijinsky e Pina Bausch.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Il volo di un doppio assemblée.
Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico?
Albrecht, detto “AlbertKader”.
Chi era il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Ci sono molti prescelti in stili diversi…
Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Non c’è niente di più bello ed effimero della parola della danza incarnata nel gesto e nel movimento per esalare l’anima e rivelare le passioni umane.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Padronanza – Qui e Ora – Emozione.
Come ti vedi allo specchio oggi?
Un uomo che ha danzato, danza e danzerà…
Michele Olivieri
Foto di Pascal Pavani
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