Il balletto classico preferito?
Il lago dei Cigni.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Shoot the moon di Sol León & Paul Lightfoot.
Il Teatro del cuore?
Opéra di Parigi.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Farinelli – Voce regina di Gérard Corbiau.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Il mantello del secondo atto di Albrecht in Giselle.
Quale colore associ alla danza?
Bianco.
Che profumo ha la danza?
Giglio.
La musica più bella scritta per balletto?
Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il film di danza irrinunciabile?
Il sole a mezzanotte (White Nights) di Taylor Hackford con Michail Baryšnikov.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Rudolf Nureyev e Ghislaine Thesmar.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Giri alla seconda.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico?
Nessuno perché il loro destino è quasi sempre tragico.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
George Balanchine.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Di non perdere mai la passione.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Passione, dedizione, rispetto.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Come un sognatore che guarda sempre alla sua passione: La Danza.
Michele Olivieri
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