La fotografia al femminile è il focus del nuovo appuntamento di Visioni del corpo: conoscere l’arte contemporanea attraverso la danza d’autore. Grazie alla collaborazione curatoriale di Nicolas Ballario (uno dei 100 volti più influenti nel mondo dell’arte per Il Giornale dell’arte), continua a vivere l’enciclopedia danzante, che parla del mondo attraverso la danza, mettendo il corpo al centro dell’umano.
L’8 ottobre alle ore 20:30 Nicolas Ballario presenterà le opere fotografiche di Tina Modotti, Diane Arbus, Cindy Sherman, Nan Godin, Lisetta Carmi, che saranno accompagnate dalle coreografie create per l’occasione da Sofia Nappi, una delle coreografe italiane più apprezzate nel panorama contemporaneo. Dalle ore 19.30 alle ore 20.30 degustazione di vini e prodotti locali, grazie alla collaborazione con Coldiretti Reggio Emilia.
C’è sempre stato un pregiudizio – spesso giustificato dall’atteggiamento elitario degli addetti ai lavori – sull’arte contemporanea: che fosse lontana dalle persone. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando e quindi il pubblico del contemporaneo si sta allargando: il progetto Visioni del Corpo va in questo senso, vuole introdurre in modo semplice (ma mai semplicistico) al lessico di alcuni dei più grandi artisti contemporanei. Non verranno date spiegazioni, perché l’arte non può essere spiegata, ma verrà raccontato il contesto per suggerire un approccio: la danza sarà la punteggiatura di questo racconto e proprio per questo il tema è il corpo, il comun denominatore di queste due discipline. Discipline che si trovano a porsi una domanda: può l’arte scippare alla banalità della comunicazione di massa la rappresentazione dell’essere umano? Il CCN/Aterballetto cerca di rispondere con quattro temi, quattro artisti, dodici coreografie e ventiquattro opere che affrontano i grandi temi della società contemporanea.
Visioni del corpo è il ponte lanciato tra il Centro Coreografico Nazionale e grandi temi anche lontani dalla danza, ed è al tempo stesso l’occasione per aprire una finestra più intima sul corpo e sul movimento anche per occhi non allenati alle arti performative. Sei opere d’arte legate ogni sera ad una commissione danzata per importanti artisti italiani: Francesco Marilungo, Antonella Bertoni, Sofia Nappi e Manfredi Perego dialogheranno con Ballario portando al pubblico corpo e parole, coinvolgendo gli spettatori e favorendo l’incontro con altre comunità culturali.
Arte visiva e danza contemporanee sono linguaggi potentissimi e hanno l’ambizione di parlare, in modo nuovo e sorprendente, dei grandi temi della quotidianità. Questi spettacoli parleranno un linguaggio semplice, ma mai semplicistico, per rispondere a una domanda: può l’arte scippare alla comunicazione di massa il primato della rappresentazione dell’essere umano? (Nicolas Ballario)
Nicolas Ballario, classe 1984, si occupa di arte contemporanea applicata ai media. Dopo aver terminato gli studi all’accademia di fotografia entra nella factory di Oliviero Toscani ‘La Sterpaia’, della quale diventerà poi responsabile culturale. Ha collaborato con le più importanti istituzioni artistiche e con numerose testate e nel 2016 è stato il più giovane di sempre a vincere il Premio Bassani, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per giornalisti che si sono distinti in ambito culturale e ambientale. Attualmente è autore e conduttore dei programmi di arte contemporanea di Radio Uno Rai e collabora con L’Espresso (dove tiene una rubrica fissa settimanale), Living del Corriere della Sera, il Post e Il Giornale dell’Arte. Nel 2019 conduce il format sulla fotografia Camera Oscura, su LA7, mentre dal 2020 è alla conduzione su Sky Arte delle trasmissioni Io ti vedo, tu mi senti?, Italia Contemporanea e The Square. Dirige la neonata azienda di produzione di mostre Piuma ed è fondatore e presidente di Cucù, studio di comunicazione dedicato alla cultura. Cura esposizioni e cataloghi. Il magazine Artribune lo ha inserito nel ‘Best of’ delle eccellenze del mondo dell’arte per due anni consecutivi: nel 2019 per la radio e nel 2020 per i progetti televisivi.
Sofia Nappi è coreografa e direttrice artistica di KOMOCO, compagnia di danza contemporanea con sede in Italia e attiva a livello internazionale, di cui è co-fondatrice insieme alle sue prime muse, Adriano Popolo Rubbio e Paolo Piancastelli. Fin da subito le prime creazioni di Sofia con KOMOCO hanno vinto importanti premi: il Partner Introdans Award (Rotterdam International Duet Choreography Competition 2021), e il 1° Premio, il Premio della Critica e il Premio Produzione al 35° International Choreography Competition Hannover dalla Fondazione Tanja Liedtke e Marco Goecke (2021). Attualmente i lavori di KOMOCO firmati da Sofia vengono presentati in Italia e con tournée internazionali in Europa ma anche in Messico, Canada, Serbia, ospiti di istituzioni e festival internazionali. Come coreografa indipendente Sofia firma anche nuove creazioni per compagnie di danza e teatri internazionalmente riconosciuti (Nederlands Dans Theater 2, Leipzig Ballet, Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart, Ballet BC, Göteborg Opera, National Theatre Mannheim, Staatsoper di Hannover, Scottish Dance Theatre). Parallelamente, il lavoro di Sofia Nappi si sviluppa anche nel campo della ricerca e della formazione professionale a livello internazionale, in stretta collaborazione con i danzatori della compagnia KOMOCO. Dal 2022 organizza due volte l’anno a Firenze il workshop di compagnia “Komoco Intensive”, cui partecipano danzatori professionisti provenienti da tutto il mondo. Sofia è diplomata all’Alvin Ailey American Dance Theatre di New York; la sua formazione è stata particolarmente segnata anche dallo stretto contatto con Hofesh Shechter Dance Company e lo studio di Gaga, linguaggio del celebre coreografo Ohad Naharin.
I biglietti possono essere acquistati online su www.biglietteriafonderia39.it
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Michele Olivieri
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