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Danse Directe 2025: Butoh Centre Versilia

Butoh

Sabato 8 novembre 2025, il Butoh Centre Versilia, Torre del Lago accoglierà “Danse Directe”, un incontro performativo tra danzatori Butoh uniti da una ricerca sul corpo come veicolo di rivelazione, trasformazione e ascolto radicale. Quattro artisti internazionali si alterneranno sul palco sotto la direzione artistica di Ezio Tangini: Alessandro Pierfederici (Italia), Ingeborg Meyer Lysne (Norvegia), Laura Bleck (Germania) e Mathias Gangsøy (Norvegia). Ciascun performer presenterà un lavoro originale, risultato di percorsi individuali sviluppati all’interno di una visione del Butoh che, pur radicata nella lezione di Hijikata e Ohno, si apre alla contemporaneità come pratica esperienziale e non solo stilistica.

Le performance si articoleranno in una sequenza di assoli senza soluzione di continuità, in un dialogo non verbale tra corpi, silenzi, immagini e presenze. L’intento non è quello di presentare “pezzi finiti”, bensì di condividere processi performativi viventi, in cui il corpo diventa il luogo di emersione dell’inaspettato, in una visione del Butoh come linguaggio aperto, processo incarnato e spazio di risonanza.

Il Butoh – o più precisamente Ankoku Butoh, traducibile come “danza delle tenebre” – nasce alla fine degli anni ’50 in Giappone per mano di Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno, in risposta alla crisi identitaria del corpo nipponico nel dopoguerra e come rifiuto sia dell’estetica occidentale della danza (balletto, modern dance), sia dei codici teatrali tradizionali giapponesi. Il corpo, nel Butoh, viene spogliato di intenzionalità estetica e di funzione narrativa.

Si lavora con la presenza, con lo “stato” più che con la “forma”. È un corpo che non danza, ma che è danzato da forze invisibili, memorie, immagini interne, materia archetipica o animale.  Un corpo che attraversa l’alterità, che si dissolve, che cede. Come scrive Hijikata nel suo Ailing Dancing Girl, il danzatore Butoh non mostra un corpo, ma lascia che qualcosa attraversi il corpo, lo deformi, lo svuoti, lo ricrei. Da qui deriva la centralità del concetto di “immagine interna”, che si manifesta non come semplice rappresentazione, ma come incarnazione.

Nel Butoh non esiste una tecnica codificata universale, ma una pratica: un processo di ascolto, di relazione con lo spazio, di decostruzione del movimento, che varia da performer a performer. Ogni corpo è il proprio campo di ricerca. A partire dagli anni ’80, il Butoh si è diffuso in Europa attraverso workshop, festival e tournée (Min Tanaka, Carlotta Ikeda, Ko Murobushi, Sankai Juku), dando origine a molteplici linee di trasmissione non lineari, spesso più esperienziali che formali.

Nel contesto europeo, il Butoh si è ibridato con il teatro fisico, la performance art, la danza somatica, le pratiche contemplative e la coreografia concettuale. Questa contaminazione ha dato origine a una forma di “Butoh post-tradizionale” che mantiene la tensione verso l’invisibile, la disarticolazione percettiva e la poetica dell’instabilità, pur rinunciando a qualsiasi rigidità iconografica o orientaleggiante.

“Danse Directe” si colloca pienamente in questa dimensione, non allude a uno stile, ma a un atto di trasparenza e immediatezza. La danza non è mediata, né coreografata nel senso compositivo del termine: è agita in tempo reale, come risposta a una condizione interna, una tensione corporea, un’immagine che prende forma non per rappresentare, ma per trasformare. È un invito a considerare il Butoh non come uno stile, ma come uno spazio di interrogazione del corpo: un luogo di crisi fertile, dove ciò che avviene sulla scena non è tanto un atto da mostrare, quanto una soglia da attraversare.

ORARI & INFO

Sabato 8 novembre 2025, ore 20:00

Butoh Centre Versilia

Via della Fontanella 184 b – Torre del Lago (Viareggio)

Infoline: +39 338 500 4680

eziotangini@gmail.com

www.inbetweenbutoh.com

Lorena Coppola

Photo Credits: Paolo Bonciani

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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