
San Francisco si prepara a danzare di nuovo sotto la luce dorata del Golden Gate. Con la stagione 2025/2026, la direttrice artistica Tamara Rojo presenta un mosaico di storie, stili e visioni che raccontano la tradizione e la trasformazione del balletto contemporaneo.
Quest’anno, la compagnia più antica d’America non solo celebra il 50° anniversario della sua Orchestra, ma riafferma la propria vocazione di laboratorio creativo, dove i grandi classici convivono con le voci più audaci del nostro tempo.
L’apertura, come da tradizione, spetta al Nutcracker, in scena dal 5 al 28 dicembre 2025, un appuntamento irrinunciabile per il pubblico di ogni età. La magia natalizia firmata SFB, con le coreografie scintillanti e le scenografie sontuose, torna a incantare la War Memorial Opera House.
Da gennaio, il sipario si apre su una prima mondiale: Eugene Onegin di Yuri Possokhov (23 gennaio – 1 febbraio 2026), una nuova creazione ispirata al capolavoro di Puškin. Rojo scommette su una produzione ambiziosa, che unisce intensità drammatica e raffinatezza visiva.
A seguire, il tributo a un gigante del Novecento: Balanchine: Father of American Ballet (10-15 febbraio 2026). Tre capolavori – Serenade, Diamondse Stars and Stripes – ridisegnano la purezza neoclassica del linguaggio balanchiniano in un’unica, luminosa serata.
Il mese di marzo si accende con The Blake Works (27 febbraio – 8 marzo 2026), la serata interamente dedicata a William Forsythe, che fonde struttura, improvvisazione e ritmo pop in un dialogo magnetico tra corpo e musica.
Segue l’esplosione di vitalità di Don Quixote (19-29 marzo 2026), uno dei grandi titoli del repertorio classico, con la sua miscela di virtuosismo tecnico e ironia teatrale.
Ad aprile, un ritorno alla poesia nordica con La Sylphide (10-16 aprile 2026), dove l’aria del romanticismo più puro si intreccia alla malinconia del destino e dell’amore impossibile.
La chiusura, tra aprile e maggio, è affidata a Mere Mortals (24 aprile – 3 maggio 2026), spettacolo multimediale che unisce danza, tecnologia e arti visive, simbolo dell’orizzonte innovativo verso cui Rojo guida la compagnia.
Nel 2026, la San Francisco Ballet Orchestra festeggia mezzo secolo di attività. Un anniversario che diventa dichiarazione d’amore per la musica dal vivo e per il dialogo tra coreografia e partitura. Sotto la direzione del maestro Martin West, l’orchestra accompagna ogni balletto con la precisione e la sensibilità di un ensemble sinfonico d’élite.
La stagione 2025/2026 segna così una nuova fase per il San Francisco Ballet: un intreccio di memoria e modernità, di repertorio e ricerca, dove ogni produzione diventa un ponte tra passato e futuro.
Dalla fiaba natalizia al teatro d’avanguardia, Tamara Rojo costruisce un viaggio che non teme il rischio, riaffermando il ruolo del balletto come arte viva, pulsante, necessaria.
Michele Olivieri
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