
C’era un momento nella storia della televisione in cui l’eleganza del balletto classico incontrò la follia dei pupazzi: era l’episodio dello The Muppet Show con Rudolf Nureyev.
Immaginate il grande ballerino, con la sua grazia leggendaria, in un teatro improvvisato tra Muppet irriverenti e pupazzi colorati.
L’incontro era già di per sé surreale: il divo del palcoscenico mondiale e le creature più strampalate della cultura pop, tutti nello stesso spazio, pronti a creare magia.
Nureyev, con la sua solita perfezione, si trovò a danzare in uno scenario che nessuno dei suoi colleghi avrebbe osato.
In una delle scenette più memorabili, si esibisce in un pas de deux con una maialina-ballerina in tutù, nella parodia scherzosa del suo celebre Swan Lake, ribattezzata Swine Lake.
La leggerezza dei suoi movimenti, la precisione di ogni arabesque e port de bras, rimanevano intatti, mentre il pupazzo si muoveva goffo e buffo, creando un contrasto irresistibile tra virtuosismo e comicità.
Non si limitò a questo. Nureyev si cimentò in un duetto con Miss Piggy, cantando e interagendo come se fosse parte integrante del mondo dei Muppet.
Per permettere la danza, fu costruito un pupazzo a corpo intero che replicava le movenze della celebre maialina, e così il divo riuscì a trasformare una gag comica in un vero esercizio di stile, fondendo il sublime e l’assurdo in pochi minuti di spettacolo.
Il gran finale lo vide in frac e cilindro, eseguire una sequenza di tip tap su Top Hat, White Tie and Tails, insieme ai Muppet che, pur nell’assurdità dei loro movimenti, sembravano completare la sua eleganza.
Il divario tra la sua precisione quasi soprannaturale e il caos gioioso dei pupazzi creava una coreografia unica, irripetibile, dove il talento puro incontrava l’ironia più giocosa.
Quell’episodio rimane una testimonianza sorprendente della personalità di Nureyev: un artista assoluto, capace di attraversare il confine tra alta arte e intrattenimento pop senza perdere la propria identità.
Mostra il lato più giocoso e ironico di un uomo che, pur vivendo tra il rigore della tecnica e la pressione della fama, sapeva lasciarsi andare, abbracciando la follia dei pupazzi senza paura di apparire ridicolo.
In fondo, vedere Nureyev danzare tra Muppet è come assistere a un sogno ad occhi aperti: sublime, folle e indimenticabile, un incontro che nessuno avrebbe mai immaginato e che continua a sorprendere chi lo scopre anche oggi.
Michele Olivieri
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