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Aurelie Dupont ha lasciato il palcoscenico. La principale ballerina dell’Opéra di Parigi ha messo via le scarpette da punta dopo aver concluso la tournée in Europa e Nord America con “L’Histoire de Manon”.
A Parigi i ballerini vanno in pensione a 42 anni, la sua età, ma Aurelie è apparsa sorridente nella conferenza stampa in cui ha dato l’annuncio ufficiale del ritiro dalle scene dopo 32 anni.
Come ballerina ha cominciato nel 1983, a dieci anni, entrando alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Prima ballerina dal ’96, è stata promossa étoile nel ’98 e ha ballato in tutto il mondo, si è esibita spesso in Giappone con il Tokyo Ballet e numerose volte è stata invitata a danzare alla Scala.Benjamin Millepied, direttore del balletto dell’Opèra l’ha definita “la miglior danzatrice della scuola. Incarnazione di eleganza, talento, musicalità”.
Il più grande insegnamento che Dupont ricorda è quello impartitole dalla coreografa tedesca Pina Bausch: coniugare la tecnica con l’espressione, non dimenticare mai che la danza è anche spettacolo.
E questo un po’ le mancherà:”E’ la fine della carriera, ma è anche la bella conclusione del sogno di una giovane ragazza che ha raggiunto qualcosa. Sento che ho portato a termine la mia missione e ho vissuto il mio sogno. Ho lavorato molto duro, ho attraversato momenti difficili e ho avuto dubbi, ma alla fine ce l’ho fatta” ha detto.”Mi mancherà il palcoscenico. Interpretare una parte, la compagnia, non danzerò più insieme a loro. La gente spesso pensa ai ballerini da soli, ma noi siamo un gruppo, balliamo tutti insieme, siamo uniti, per me è come una famiglia”.
Sara Zuccari
Direttore www.giornaledelladanza.com