Il 16 Novembre il Teatro Vascello ospita la prima nazionale dello spettacolo Syrene, creato ed ideato dalla danzatrice e coreografa Maria Grazia Sarandrea, ideatrice del Tribal Jazz. In una fusione di ritmi e movimenti, la danza invoca i sensi e li richiama alla vita, coinvolgendo il corpo e risvegliando i nostri istinti bloccati. Lo spettacolo, coadiuvato dalle melodie magistralmente cantate da Barbara Eramo, trova la suaispirazione nelle sirene, creature fantastiche ed esseri mitologici che da sempre popolano l’immaginario collettivo maschile: fantastiche creature per metà donne e per metà animale, oggetto di un culto antico, vengono rappresentate come creature portatrici di sapienza, di profezia, le cui facoltà saranno fatalmente oscurate e dimenticate. Le sirene rinnovano riti ancestrali, sono sacerdotesse dei misteri, attrici di un tempo senza tempo e non smettono di essere guide per un viaggio senza ritorno.
Interpretato da Annalisa Borella, Sara Barrese, Emanuela Mastrandrea, Cristina Pensiero, Matteo, Tugnoli, Basia Wajs, lo spettacolo è un prisma di danze, un vortice danzante su uno sfondo di video, immagini fotografiche e pitture. I ballerini liberano una contaminazione di generi e stili che dialogano tra loro: il tango con il flamenco, il contemporaneo con le danze rituali, il ballo di Melusina, figura leggendaria delle saghe cavalleresche, con la liturgia di Yemaya, divinità delle acque del mare di origine afro-brasiliana. Syrene propone una danza mitica che accompagna lo spettatore all’introspezione: chi guarda e ascolta si sente coinvolto in un processo di ricerca dell’essere marino e acquatico presente in ciascuno, fino alla possibile scoperta dell’ibrido sirena.
La mitologia classica ha sempre presentato questo mito, guardando alle Sirene come ad una sorta di muse del mare, il cui dolcissimo canto ammaliatore attirava i naviganti dapprima nell’oblio della loro patria e degli affetti, poi verso la rovina. Syrene presenta una danza mitica, ancor più viva oggi, più urgente per noi. Le movenze segnano un passaggio avvenuto, uno stato di trasformazione della percezione del mondo. Una partecipazione rituale che, come ogni rito, chiede a chi partecipa di saltare nel buio. Un tuffo per riconquistare il desiderio e la felicità. Allo stesso tempo, un rifiuto alle resistenze al cambiamento, alla nostra trasformazione. Soltanto lo spettatore pronto all’ascolto saprà compiere quel salto, seguire quel canto melodioso, conquistare quella armoniosa profondità che è promessa di vita.
Maria Grazia Sarandrea, studiosa di danze etniche di tutto il mondo, in Syrene riesce ad unire magistralmente canto e danza: uno spettacolo che guida all’introspezione e alla ricerca del mistico che è in noi. La danza, i suoni, le immagini portano le persone a riflettere e soprattutto a cercare ciò che ancora è nascosto. Un ottimo esempio di danza che, oltre a rappresentare, mira a condividere un messaggio ben preciso: è fondamentale fermarsi e pensare. Qualcosa che, oramai, ci dimentichiamo di fare.
ORARI
16 e 17 Novembre, ore 21.00
INFO
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 72 – Roma
Tel: +39 06 58 81 021
promozione@teatrovascello.it
www.teatrovascello.it
Valentina Clemente
Fotografie pittoriche di Pinella Palmisano