È stato presentato a Palazzo di Città, DAB Spring 2023, il cartellone di spettacoli di danza che si inserisce nella stagione teatrale 2022/23 del Comune di Bari in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora alle Culture Ines Pierucci, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Paolo Ponzio e la responsabile programmazione danza del TPP Gemma di Tullio.
Sono sei le coreografie scelte per la rassegna in programma al Teatro Kismet dal 24 aprile al 14 maggio.
“Nell’ambito della convenzione con il TRIC – ha esordito Ines Pierucci – l’assessorato alle Culture favorisce la rassegna di danza DAB all’interno del nostro cartellone di eventi al Teatro Kismet. Accanto alle tante compagnie da fuori regione, siamo particolarmente contenti di accogliere l’arte di Ezio Schiavulli e il grande lavoro di ricerca di Equilibrio dinamico. La danza è una forma espressiva che nella nostra città ha permesso a tanti artisti, ormai di respiro internazionale, di crescere e formarsi.
Nell’augurare buon lavoro al neopresidente Paolo Ponzio, ringrazio il Teatro Pubblico Pugliese che dall’inizio accompagna la città di Bari in questo percorso di crescita culturale importante, con il quale stiamo prevedendo l’istituzione di un premio dedicato ai talenti e alle scuole di danza di Bari, che riceveranno un riconoscimento speciale dal Comune volto a valorizzare il lavoro di formazione dei danzatori e delle danzatrici di domani”.
“Anche quest’anno siamo soddisfatti di poter supportare il Comune di Bari nella programmazione, ideazione e organizzazione della rassegna di danza contemporanea – ha proseguito Paolo Ponzio -. Qual è il valore aggiunto di DAB: ha visto crescere con noi nel tempo in 15 edizioni, compagnie e produzioni baresi e pugliesi, a cominciare da Equilibrio Dinamico ed Eleina D. Le prime prove, le sperimentazioni, i confronti con il nostro ufficio programmazione danza, con Gemma.
Poi il rapporto strettissimo, in cui ci si riconosce e ci si apprezza, con tutti i network di danza, i premi, le vetrine. Solo per citare gli ambiti più significativi: TPP è partner fondatore, dal 2007, del Network Anticorpi XL – siamo nel comitato direttivo dall’inizio -, che con le sue numerose azioni a supporto della danza contemporanea italiana emergente – prima fra tutte l’annuale Vetrina della Giovane Danza d’Autore – ha promosso e continua a promuovere anche molti nostri giovani talenti; e ancora, ricordo che il TPP ha contribuito a ideare e pianificare la NID Platform, attualmente il maggiore progetto del MiC per la promozione e distribuzione all’estero della danza italiana, realizzandone anche la prima edizione in assoluto nel 2012”.
“Con il Comune di Bari lo diciamo per tutte le edizioni, ma è davvero con particolare orgoglio che presentiamo l’edizione 2023 di DAB_DanzaABari, dopo un piccolo stop nel 2022 e le varie peripezie affrontate nel ‘20 e nel ‘21 a causa della pandemia – ha concluso Gemma Di Tullio -. Un’edizione rinnovata e addirittura moltiplicata per due, con appuntamenti sia in questa primavera che nel prossimo autunno, in cui ci sembra di aver messo insieme un programma rappresentativo dei più interessanti sguardi di autori e autrici italiani e non solo, che stanno “infiammando” la scena nazionale e internazionale degli ultimi anni. Un’edizione che, grazie alla sempre forte sinergia col Comune e alla tenacia dell’assessora Pierucci, ci dà la sicurezza di affermare che Bari è a tutti gli effetti tra le città italiane più vocate alla danza, soprattutto qui al Sud, a cui sempre più artiste e artisti guardano come platea privilegiata a cui presentare le proprie creazioni, di fronte a un pubblico appassionato”.
DAB Spring 2023 si aprirà con i due lavori di Marco D’Agostin, “First Love” e “Best Regards”. Il primo, con la narrazione in telecronaca dell’autore, è un omaggio allo sci e a una delle sue icone, Stefania Belmondo, stoica nell’attraversamento e superamento del dolore che la portò a riconquistare podio e gloria. La volontà e l’amore che vincono su tutto e gli spettatori ne seguiranno le declinazioni in scena con tanto di neve in sala e una lettera in busta chiusa sulla propria poltrona. Il secondo, invece, candidato all’Ubu come miglior spettacolo, è una dedica all’amico e maestro Nigel Charnock, visionario coreografo e performer morto suicida nel 2012, uno dei rivoluzionari fondatori dei DV8 – Physical Theatre che negli anni ‘80 aveva contribuito all’espansione dei linguaggi del contemporaneo, dandogli nuove possibilità di espressioni attraverso le prime esperienze di videodanza.
Terza coreografia in programma quella di Ezio Schiavulli, “HERES – nel nome del figlio”, accompagnato da un ricco parterre di coproduzioni internazionali. Il corpo che si affranca dall’egemonia del padre, nel contesto della società civile, identitario e forte nel racconto di quanto la danza possa trovare le soluzioni, talvolta le catarsi, ai dubbi e alle confusioni. Chi è l’erede, cosa e come eredita un figlio dal proprio padre?
Il corpo che libera e viene liberato, il corpo politico, il corpo poetico, il corpo nell’ambiente natura è al centro del lavoro “Zoè” di Luna Cenere, artista che da sempre lavora sull’elemento corpo fisico e sul nudo. In scena e geometrie di cinque danzatori nudi di fronte allo spettatore che quasi non se ne accorge. Certamente non si tratta di una nudità esposta ed esibita, ma funzionale agli spazi e sempre ritmata in figure che ricordano legami con il mondo animale e i suoi significati.
Chiudono la rassegna, nella stessa giornata, Eleina D. con “Phobos” in versione short e l’anteprima di “Welcome to my funeral” della compagnia Equilibrio dinamico. Il primo, con debutto il 5 maggio a Marsiglia (e in prima italiana il 12 maggio a Putignano, città natale di uno dei tre coreografi, Vito Giotta), si avvale della coproduzione del Ballet National de Marseille e KLAP Maison pour la danse. Carnale e magnetico, ispirato ai dipinti di de Chirico e Dalì, il lavoro esamina il legame oscuro tra la paura e il sogno, dal crepuscolo della notte al delirio del risveglio, fino all’umorismo e alla sorpresa.
Equilibrio dinamico, con l’anteprima di “Welcome to my funeral”, si affida al grande coreografo belga Brandon Lagaert, uno dei componenti, performer e coautore di una delle più importanti compagnie di teatro danza contemporanea (Peeping Tom) per raccontare l’affondo del mondo virtuale nella vita di oggi. Le nuove relazioni e i nuovi alfabeti emozionali e sentimentali, l’uso e le manipolazioni della tecnologia. Significative le collaborazioni e coproduzioni di Fabbrica Europa, Fondazione Nazionale della Danza/AterBalletto insieme a ResExtensa (con prima nazionale a giugno al Festival Primavera dei teatri a Castrovillari e il giorno prima a Reggio Emilia).
Insieme al programma di DAB Spring, sarà avviato anche un nuovo progetto di promozione della cultura della danza dedicato alle numerose scuole di danza dell’area metropolitana di Bari. Così come le proposte di DAB Spring segnano una continuità con la programmazione 2022/23 del Teatro Piccinni nell’ambito della sezione danza, è sempre nel segno della continuità che è stato elaborato #infludancer, un nuovo progetto per il più ampio coinvolgimento delle scuole di danza del territorio e la loro promozione tra i pubblici diversi. Un’azione sulla scia della seconda edizione del video-contest Racconta la tua danza (stagione 2022/23 del Teatro Piccinni).
#infludancer ha come obiettivo il coinvolgimento attivo delle allieve e degli allievi delle scuole di danza anche nei processi dietro le quinte della programmazione e nella vita di artisti e compagnie professionistiche in tournée, dando loro la possibilità di restituire – a loro volta – questi aspetti all’esterno con contenuti social autoprodotti. Allo stesso tempo saranno messe in luce le singole scuole partecipanti dando visibilità all’estro coreografico delle e degli insegnanti e alla qualità performativa di allieve e allievi delle loro scuole.
In cantiere, inoltre, una nuova iniziativa realizzata dall’assessorato comunale alle Culture e dal TPP per valorizzare l’operato delle scuole di danza del territorio: prenderà il via, a fine primavera e si concluderà all’inizio della prossima stagione teatrale del Comune di Bari ma per conoscerne i dettagli bisognerà attendere l’avvio della campagna di comunicazione della stagione 2023/24 del Teatro Piccinni.
Redazione