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Antonio Calbi nominato presidente dell’Accademia Nazionale di Danza

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha nominato Antonio Calbi nuovo presidente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, una delle più prestigiose istituzioni europee della formazione dedicata all’arte di Tersicore.

Calbi è stato direttore del Teatro Eliseo e del Teatro di Roma, è stato sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e ancora prima è stato direttore del Settore spettacolo del Comune di Milano, con Letizia Moratti prima e Giuliano Pisapia poi, lavorando a fianco di assessori come Vittorio Sgarbi e Stefano Boeri. Calbi ha anche lavorato molti anni alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, a fianco dei direttori Renato Palazzi e Mario Raimondo, dove si è occupato anche del corso di teatrodanza diretto da Marinella Guatterini.

Da sempre attento alla danza ha curato festival, rassegne, convegni, in particolare “Teatri 90 danza – Cantiere della nuova coreografia italiana” e “Oltre 90 festival – Poesia e inferno nella scena contemporanea”, ricognizioni sulla nuova danza italiana e internazionale realizzate a Milano. Al Teatro di Roma ha accolto spettacoli di Enzo Cosimi, Virgilio Sieni, Julie Ann Anzilotti, Giorgio Rossi, Abbondanza Bertoni, Michele Di Stefano e molti altri coreografi, sia al Teatro Argentina sia al Teatro India. Calbi attualmente dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, dove è approdato su nomina del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, selezionato fra i 90 candidati che hanno partecipato al bando pubblico. All’interno del festival “Passions Olympiques”, creato per le Olimpiadi di Parigi di questa estate, Calbi ha invitato spettacoli sullo sport firmati da Marco D’Agostin, Simone Bertozzi, Salvo Lombardo.

 

“Sono cresciuto vedendo spettacoli di balletto alla Scala, dove ho applaudito Rudolf Nureyev e Carla Fracci, Luciana Savignano e Jorge Donne, ma ho amato soprattutto le creazioni dei maestri della modern dance come Merce Cunningham, Lucinda Childs, Carolyn Carlson, i nuovi coreografi francesi e quelli canadesi, le danze orientali e il butho di Kazu Ono, ma soprattutto ho amato Pina Bausch, come tanti della mia generazione. Al liceo impazzii per il film Saranno famosi e da grande sognavo di fare il ballerino, passando le estati attaccato al televisore per le maratone di danza di Vittoria Ottolenghi. Ho seguito il lavoro dei coreografi italiani emersi negli anni Ottanta, dai Sosta Palmizi a Parco Butterfly, da Enzo Cosimi a Susanna Beltrami, e ho contribuito a far emergere la generazione degli anni Novanta. Ringrazio la ministra Bernini per la fiducia accordatami e confido di contribuire a promuove ancor più la nostra prestigiosa accademia nazionale, impegnandoci a formare danzatrici e danzatori, coreografe e coreografi con solide basi tecniche e sensibilità al passo con i tempi, e dare il nostro contributo a diffondere la passione per la danza ovunque”, dichiara Calbi.

“Abbiamo già messo in cantiere un convegno internazionale per fare il punto sulla danza: formazione, produzione, distruzione, il pubblico, la relazione con le altre arti e con i nuovi media. Realizzeremo un festival dedicato alle accademie di danza tutto il mondo, in estate nel nostro teatro en plein air, sull’Aventino, in uno dei luoghi più belli di Roma. Porteremo la danza dei nostri allievi e dei nostri docenti ovunque, per strade e nei musei, nelle chiese e nelle metropolitane, nei siti archeologici e nelle università”.

 

“L’Accademia Nazionale di Danza è una delle eccellenze della formazione AFAM – precisa il Ministro Anna Maria Bernini – e oggi l’AFAM è a tutti gli effetti un corso universitario, per piani di studio e articolazione dell’offerta, oltre che per il livello e gli obiettivi che si pone. L’Italia è per storia l’officina creativa più vivace e originale nella storia della cultura occidentale. Anche nell’ambito della danza abbiamo dato contributi d’eccellenza e possiamo continuare a dare ancora di più. Formare danzatrici e danzatori, performer del corpo e coreografi al passo con i nostri tempi, è una sfida che avvince e entusiasma. La scelta di una personalità capace e di lunga esperienza nel mondo dello spettacolo come Antonio Calbi va in questa direzione. Sono certa che Calbi, con le capacità che gli riconosciamo e la passione che lo anima in ogni nuova avventura saprà dare un contributo di alto profilo all’ulteriore sviluppo dell’accademia fondata dalla danzatrice e coreografa Jia Ruskaja nel 1940”.

“Sono onorata e contenta di avere al mio fianco una personalità di così grande spessore ed esperienza” – afferma Anna Maria Galeotti, direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza – “si tratta di una nomina importante per la nostra Istituzione che garantisce prestigio e contribuisce a quella svolta di paradigma necessaria. Lavorare insieme a una figura di alto profilo è garanzia di ulteriore qualità e stimola maggiormente un ampliamento dei nostri orizzonti e dei nostri obiettivi”.

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