RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Lo scorso 3 Aprile, AssoDanza Italia ha aggiunto un altro importante tassello al lavoro che instancabilmente svolto negli ultimi tre anni, in rappresentanza del settore coreutico: su invito dei Segretari della VII Commissione della Camera dei Deputati, On. Mauro Berruto e On. Marco Perissa, la Presidente Miriam Baldassari è intervenuta in Audizione presso le due Commissioni congiunte, VII^ e XI^, in relazione all’idagine conoscitiva sul tema della Riforma del Lavoro Sportivo, in vista dell’entrata in vigore del D.Lgs 36/2021 ormai confermato per il prossimo 1° luglio.
Dopo una breve presentazione dell’Associazione e del suo operato, la Presidente ADI ha manifestato l’esigenza di un’ottimizzazione della suddetta Riforma, per andare incontro alle esigenze del comparto della formazione privata nella danza, ad oggi ricompreso per l’87% nel mondo sportivo.
ADI, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Lab 21/01, ha condotto un’ indagine demoscopica sul tema della Riforma dello sport -“ADI SPORT EVOLUTION 1.0” – rivolta alle scuole di danza operanti in tutta Italia. Il campione rilevato è stato molto ampio: hanno risposto all’intervista oltre 3.000 operatori di settore, individuati tra Direttori di Scuole di Danza e Insegnanti. La ricerca ha evidenziato come il settore formazione nella danza nutra grandi aspettative circa il riordino della professione, che dal prossimo 1° luglio potrà avvalersi di uno strumento legislativo nuovo, con contratti di lavoro veri e propri. Ciò porta alla ribalta nuovamente l’importante tema della certificazione professionale dell’insegnante di danza, ampiamente discussa e analizzata dalla Commissione Lavoro ADI.
“E’ necessario un quadro legislativo chiaro sulle qualifiche tecniche, che si basi su un sistema unico di certificazione delle competenze. Alcune discipline sportive hanno già ottenuto un inquadramento nazionale di riferimento; la Danza è ancora in itinere, e la Riforma dello Sport si presenta come un ottimo catalizzatore del processo” sostiene Baldassari. “La nostra ricerca evidenzia come il 71,6% degli intervistati auspica infatti che l’inquadramento degli istruttori di specifica disciplina, possa portare ad una revisione degli attuali livelli e percorsi di qualifica, in base a ruoli e mansioni svolte. La certificazione delle competenze infatti dovrà essere ottenuta con percorsi di certificazione univoci su tutto il territorio nazionale, e in linea con i parametri comunitari, peraltro già recepiti dal nostro Paese“.
Altri temi importanti sono stati portati all’attenzione del Presidente On.Mollicone e di tutti i presenti, primo fra tutti la maternità, mai tutelata nel settore Danza, settore prettamente femminile: fino ad oggi infatti moltissime insegnanti non hanno potuto vivere la maternità in modo sereno, con la prospettiva di un reintegro certo al loro rientro, o di un sostegno in caso di maternità a rischio.
La Presidente Baldassari ha inoltre esortato i parlamentari presenti all’impegno nell’adempiere a nuovi doveri chiedendo con decisione il rispetto dei diritti fondamentali e l’istituzione del Tavolo Permanente per lo Sport, attraverso il quale sia garantito un confronto costruttivo che coinvolga i rappresentanti dello sport di base, ascoltati al pari dei grandi interlocutori.
L’intervento si è concluso in maniera particolarmente sentita, con la lettura delle parole scritte da Sofia, una giovane allieva quattordicenne di una scuola di danza friulana che ha raccontato le sue giornate ed i suoi sacrifici quotidiani per conciliare la scuola e lo studio della Danza, sua grande passione, in un centro a 60 km da casa.
Sofia spera in un futuro lavorativo nella danza, e la battaglia condotta da AssoDanza Italia guarda principalmente al futuro dei giovani, perché abbiano l’opportunità di considerare il proprio Paese come una fonte reale di opportunità professionali, senza dover necessariamente riferirsi alle realtà estere, che considerano già da tempo, con maggior dignità, la professione del danzatore e dell’insegnante di danza.