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Il “Fantastico” mondo di Galyn Gorg

Galyn Gorg è nata a Los Angeles. Attrice e ballerina statunitense; è figlia d’arte, infatti il padre è regista di documentari e la madre attrice. Cresciuta alle Hawaii, si è laureata in “Liberal Arts” al “Santa Monica College”. Ha esordito in Italia durante il varietà televisivo “Fantastico 6” nel 1985 con Steve La Chance, con cui formò una coppia di ballerini di grande successo. Galyn ha poi preferito il cinema e la Tv, recitando in svariati film e telefilm come “Storie incredibili”, “I segreti di Twin Peaks”, “Willy, il principe di Bel Air”, “Xena – Principessa guerriera”, “Crossing Jordan”, “CSI: Miami”, “Lost”. Quando è libera dal suo lavoro, si dedica al sociale in organizzazioni come l’UNICEF, Pachamama Alliance, The Herb Alpert Foundation, Yoga for Youth, The International House of Blues Foundation e World Festival of Sacred Music.     Carissima Galyn, piacere di ritrovarti a nome del pubblico italiano. Come è nato il tuo amore per la danza?    La mia passione e il mio amore per la danza sono iniziati fin da bambina sulla Grande Isola delle Hawaii. Mia madre mi portava con lei, alle sue lezioni di danza e fui incoraggiata a partecipare. Era un corso di danza ...

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Carla Fracci, 80 anni in Tv speciale su Rai Tre

Speciale ‘Colpo di scena’ per festeggiare gli 80 anni di Carla Fracci. Nella prestigiosa cornice della Gagosian Gallery di Roma – che, per la prima volta, grazie all’eccezionalità dell’evento, ospita al suo interno una troupe televisiva – Pino Strabioli incontrerà la grande étoile milanese amata ed apprezzata in tutto il mondo, sabato 20 agosto 2016 alle ore 20.10 su Rai Tre. Un omaggio alla carriera di questa straordinaria artista che settant’anni fa approdò al Teatro alla Scala di Milano, quasi per caso. Lei, che da bambina sognava di fare la parrucchiera, passò l’esame di ammissione e si distinse presto per carattere e determinazione. E così, da “tranvierina”, soprannome che le era stato dato in riferimento al mestiere di suo padre, divenne, poco più che ventenne, una “Giulietta d’alto stile”, come la definì il poeta Eugenio Montale quando la vide danzare in ‘Giulietta e Romeo’ nel 1958. Dalla Scala all’American Ballet Theatre, fino ai successi internazionali di Mosca e Tokyo, sempre accanto a grandi partner. Tra i più amati, Erik Bruhn e Rudolf Nureyev con i quali l’étoile ha interpretato balletti che hanno segnato la storia della danza: ‘Giselle’, ‘Les Sylphides’, ‘La bella addormentata’, per citarne soltanto alcuni dei più celebri. ...

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Fabio Molfesi: dai grandi varietà televisivi ai palcoscenici internazionali

Fabio Moltesi la danza in televisione

  Fabio Molfesi, non ancora al termine degli studi, vince il 1° premio al Concorso Internazionale “Nati per la Danza” promosso da Rai 3. Conseguito il diploma, viene scritturato dalla Rai per il programma “Fantastico 4” nel ruolo di primo ballerino al fianco di Heather Parisi con la quale parteciperà ad altre produzioni come Serata d’Onore, Serata da Campioni e Fantastico 9. Richiesto da Franco Brusati sarà nel cast di “Il buon Soldato” al fianco di Mariangela Melato. Poi nuovamente primo ballerino in Rai con Beppe Grillo in “Te lo do io il Brasile”. In seguito collabora, per produzioni sia classiche che contemporanee, con affermate compagnie quali Ater Balletto, il Ballet National de Zaragoza, la Deutche Oper am Rhein e grandi coreografi quali: G. Tetley, W. Forsythe, A. Amodio, A. Ailey e P. Bortoluzzi. Invitato dal “Ballet Français de Nancy”, sarà l’acclamato interprete di brani  firmati da S. Lifar, A. De Mille, M. Petipa, J. Cranko, B. Cullberg, G. Balanchine, M. Bejart, J. Neumeier, J. Kyliàn. Viene richiesto dal Palladium Theatre di Londra e si produrrà al fianco di Rudolph Nureyev nel “Canto di un compagno errante” di Bejart. Nel 1988, danza il ruolo di étoile nel balletto “Four Schumann ...

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L’arte in danza vista da Laura Caccialanza

Laura Caccialanza si diploma presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala nel 1984 e nello stesso anno entra a far parte della Compagnia scaligera. Partecipa a tutte le produzioni classiche e moderne, tra le quali quali: Schiaccianoci (Nureyev), Don Chisciotte (Nureyev), Bella Addormentata (Nureyev), Lago dei Cigni (Nureyev), Giselle (Bart, Ruanne), Bayadere (Makarova), La Silfide (Flindt), Rubies da Jewels (Balanchine), Sogno di una notte di mezza estate (Balanchine), Romeo e Giulietta (McMillan) ecc. Grazie ai notevoli successi ottenuti in Italia e a livello internazionale, nel 1990 la Direzione del Teatro alla Scala la nomina “Solista”. Lavora con i più grandi coreografi classici da Nureyev a Flindt, dalla Makarova a Grigorovic, da Balanchine a Taylor, da Ailey a Petit, da Van Hoecke a Schulze. Viene scelta personalmente da Rudolf Nureyev per interpretare il Passo a due di “Napoli” e il passo a due di “Infiorata a Genzano” nelle serate di gala “Nureyev and Friends. Nel corso della stagione 2010/2011 viene chiamata dalla Direzione per ricoprire il ruolo di “professeur” della compagnia scaligera e nella primavera del 2011 è assistente alla coreografia del balletto “L’altro Casanova” di Gianluca Schiavoni, in prima assoluta alla Scala. Nel Luglio 2011 conclude la sua ...

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“Stoffa per la danza” – La Maschera

La maschera trova le sue origini nell’antichità come strumento propiziatorio per la caccia o legato a pratiche divinatorie, riti guerrieri e rituali funebri. Costruita di materiali come sughero e paglia, legno, tela stuccata  etc…colorata in maniera naturale che va a coprire solo gli occhi oppure l’intero volto di chi la indossa. Nell’antica Grecia diventa uno strumento per poter comunicare col defunto. Al mondo greco romano si deve l’uso teatrale della maschera che mano a mano caratterizza un personaggio e ne amplifica la voce.  La Commedia dell’Arte fa uso della maschera che si estende diventando costume che copre tutto il corpo (Arlecchino, Balanzone, Pulcinella…). La maschera copre il volto di Romeo che riesce così a ballare con la sua Giulietta, la maschera “the mask” dei fumetti della Dark Horse che indossata rendeva invulnerabili oppure la maschera sul volto di Don Diego de la Vega che in nome della povera gente lottava contro la tirrannia, col nome di Zorro. Il cubismo, le maschere del Congo di Picasso…  Oscar Wilde utilizza proprio questo simbolo per esprimere il suo pensiero: “ogni uomo mente dategli una maschera e sarà sincero…” alla maschera di Pirandello per indicare il “male del vivere”, ogni persona indossa una maschera per interagire ...

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Un libro per l’Estate… Storia della Danza in Occidente: il piano dell’opera è al completo

Con la terza pubblicazione, Tra Novecento e Nuovo Millennio, firmata Alessandro Pontremoli, la nota casa editrice romana Gremese Editore completa il piano dell’opera pensato per la sua collana di settore Biblioteca delle arti. Si sono avvicendati nella pubblicazione tre sapienti, interessanti e lungimiranti volumi, attraverso i quali è stata ricostruita diacronicamente la storia della danza e del balletto dalle origini fino ai giorni nostri. Dopo le importanti dissertazioni di Ornella Di tondo e Flavia Pappacena, che hanno gettato nuova luce sugli sviluppi intervenuti dalle origini fino all’Ottocento, Alessandro Pontremoli nel suo libro conclude, così, il discorso storico, accompagnando il lettore verso l’evoluzione futura della Danza. Alessandro Pontremoli è Professore Associato di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Torino, dove dal 2003 al 2011 ha diretto il CRUD (Centro Regionale Universitario per la Danza) Bella Hutter. Autore già di importanti volumi, come La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento che, nel 2015, è giunto alla sua settima edizione. Suddiviso in cinque ampie parti, il libro ripercorre passo passo le tante trasformazioni che hanno letteralmente plasmato, tanto a livello teorico tanto a livello pratico, la Danza, nel corso del XXI secolo. Non sono mancate ovviamente le tante questioni storiche e ...

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“Danza chi, come e perché” – La posta di Anna Maria Prina

"Danza chi, come e perché?" - La Posta di Anna Maria Prina

Cara Signora Prina, Sono una Sua ammiratrice da anni e sarei curiosa di chiederLe se, dopo tutti questi anni dedicati alla danza, ha un progetto artistico in cui desidera investire per il futuro, per il bene della danza o per qualsiasi  altra forma d’arte. (Gianna da Treviso) Cara Gianna, la mia passione per la Danza si è dilatata negli anni e nuovi orizzonti, nuove forme di espressione hanno catturato la mia attenzione. Non ho un progetto  particolare se non quello, molto ampio, di continuare a diffondere la Danza nelle sue molteplici forme e sostenere, anche tramite i miei ex allievi, la danza classico- accademica per non farne dimenticare le origini e la tradizione. L’attività che svolgo a sostegno e per lo sviluppo dei giovani avviene con lezioni di danza classica, body conditioning, lezioni teoriche e pratiche di addestramento e perfezionamento per Insegnanti, lezioni-conferenze sulla Storia del balletto in Italia e all’estero. In questo modo spero di “contagiare” gli appassionati e i professionisti della danza, affinché continuino a dedicarsi con grande impegno alla divulgazione di questa sublime arte. Cara signora Prina, Sono un attore da circa quindici anni e sono curioso di chiedere ad un personaggio di spicco della danza come Lei ...

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Cristiano Principato dalla Scala ad Amsterdam

Cristiano Principato è nato a Novara e si è brillantemente diplomato presso la Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano nel giugno del 2014. Dopo un anno con la Junior Company dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam, è oggi membro del Corpo di ballo della compagnia olandese “Het Nationale Ballet – Dutch National Ballet”.   Carissimo Cristiano, la tua famiglia ti ha sempre supportato nella scelta della “danza”? Tutti in famiglia si erano ormai abituati a vedermi ballare allegramente in soggiorno, e di conseguenza hanno subito approvato la mia scelta di iniziare un corso di danza, per dare sfogo al mio desiderio di muovermi con uno spazio più grande del salotto di casa. Più complicato è stato quando è arrivato il momento di intraprendere la mia avventura a Milano: chiaramente i miei genitori erano molto impauriti all’idea di vedermi lontano da casa all’età di soli undici anni, sapevano che avrebbero sentito la mia mancanza e che avrei dovuto fin da subito imparare ad affrontare tutto da solo, ma sebbene sia stata dura per loro lasciarmi andare, hanno voluto assecondare la mia scelta sapendo che mi avrebbe reso molto felice. Una situazione simile si è ripresentata quando è arrivato il ...

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Le curve fisiologiche della colonna vertebrale: un aiuto prezioso per i danzatori

  La colonna vertebrale appresenta l’asse portante del nostro corpo: è composta dall’insieme di oltre 30 vertebre, la maggior parte delle quali sono unite tra loro da un disco di cartilagine fibrosa che racchiude al centro un nucleo di sostanza gelatinosa che è in grado di ammortizzare i carichi cui la colonna è sottoposta sia da ferma che durante i movimenti del tronco (disco intervertebrale). Grazie alla sua struttura complessa, la colonna vertebrale dell’uomo è capace di svolgere in maniera esemplare due compiti a prima vista diametralmente opposti: essa è capace infatti di muoversi nelle diverse direzioni dello spazio, permettendo alla nostra schiena di flettersi in avanti, estendersi in dietro, inclinarsi lateramente e ruotare a destra e sinistra ma, se mantenuta fissa dai muscoli che la circondano, è anche in grado di sostenere il peso dell’intero corpo, di sopportare carichi esterni anche ingenti (pas de deux) e di trasformarsi nel perno intorno al quale il corpo gira. Affinchè la colonna vertebrale possa svolgere al meglio le sue funzioni di sostegno e movimento, bisogna che il danzatore impari, fin dalle primissime fasi del suo allenamento, a rispettarne le caratteristiche fisiologiche anche durante i movimenti di danza, senza creare zone di rigidità e/o di sovraccarico, che ...

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Oriella Dorella, la luce e la bellezza della danza

Oriella Dorella nasce a Milano, dove inizia a frequentare la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Diplomatasi nel 1969, entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Ente Lirico Scaligero, divenendo dapprima Solista nel 1972, poi Prima Ballerina nel 1977 ed infine Étoile nel 1986. Tra gli altri, ha preso parte ad alcuni dei più celebri balletti: Giselle, Coppelia, Lo Schiaccianoci, Miss Julie di Birgit Cullberg, La bisbetica domata di John Cranko, La strada di Mario Pistoni, L’Histoire de Manon di Kenneth McMillan, Onegin, Afternoon of a Faun di Jerome Robbins, Adamo ed Eva ecc. Ha partecipato a produzioni di altri teatri italiani, tra le quali si ricordano: “Il diario di Anna Frank” coreografia di Roberto Fascilla a Verona e le “Tre sorelle” coreografie di Gheorghe Iancu a Bologna. Ha preso parte a numerosi varietà televisivi di successo, quali “Fantastico” e “Sotto le Stelle” acquistando grande popolarità. Lasciato il Teatro alla Scala nel 1994, torna in scena nel 1996 con “La Marchesa Von O.” di Vittorio Biagi, cui fa seguito “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepùlveda, presso il Piccolo Teatro di Milano con la regia di Walter Pagliaro e le ...

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