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Ersilia Danza presenta “Il Lago dei Cigni”

  Una rielaborazione in danza dell’opera originale che tutti, grandi e piccini, conoscono da sempre: è Il Lago dei Cigni di Laura Corradi, coreografa della compagnia Ersilia Danza, che si esibirà il prossimo primo dicembre a Ventimiglia. La scommessa dell’ensemble è quella di riproporre un titolo così amato per la tradizione romantica a cui è ispirato, cercando di rendere altrettanto amata la disillusione che lo caratterizzerà. Forse lo spirito di compassione aiuterà il pubblico contemporaneo ad innamorarsi di qualche personaggio sgangherato in cui, in parte, si riconoscerà. Lo spettacolo, però,  non racconterà gli eventi che la trama del balletto omonimo richiede; sarà piuttosto un viaggio parallelo ad esso e alle sue simbologie, una danza densa di contraddizioni, di attraversamenti e di ostacoli, di aperture improvvise e ricadute. Sarà le storie di cinque personaggi che non racconterebbero nulla se l’ inconscio e il corpo non lo facessero da sé, come per incanto, come per magia. È il mistero del lago, delle acque torbide, dei vapori sulla sua superficie. La storia delle molte trasformazioni, quelle volute e quelle subite, le improvvise rivoluzioni che irrompono nella vita, rumorose e non. La storia diversa di ognuno dei cinque che scendono al lago per rovesciarvi ...

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“Italia, la mia Africa”: la contaminazione nella danza del nuovo millennio

  Per il terzo appuntamento in cartellone della rassegna Danza&Danza del Teatro Team di Bari, va in scena il 25 novembre lo spettacolo del coreografo italo-africano Mvula Sungani dal titolo Italia, la mia Africa. La danza del nuovo millennio. Il coreografo, nato a Roma e formatosi in Italia e all’estero, già autore di spettacoli di recente successo come Non solo bolero con Kledi Kadiu e Ho appena 50 anni per Raffaele Paganini, ancora una volta mette al centro della sua danza l’etnicità e la contaminazione. Italia, la mia Africa è una romantica visione del nostro paese visto con gli occhi di chi ha in sé ha due anime apparentemente distanti, ma che in realtà pulsano all’unisono nello stesso corpo. Alla ricerca di uno “spettacolo totale”, che sia in grado di rompere le barriere interdisciplinari, l’autore ha scelto di accompagnare la danza, oltre che con la musica, anche con la parola, presente nello spettacolo sotto forma delle voci suadenti dei cantanti. Ma ciò che più caratterizza lo spettacolo è il superamento delle barriere culturali, che proprio in Italia, secondo Sungani, ha raggiunto nel corso del tempo un livello elevato: sin dalla multienticità testimoniata nell’antica Roma, passando attraverso le dominazioni straniere e ...

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Lunedì 21 novembre alle ore 21.15 su Classica Tv canale 728 di Sky in onda “La Commedia”

Lunedì 21  novembre ore 21.15 – Classica TV – Canale 728 di SKY La Commedia          Le telecamere di Classica perlustrano con occhio curioso e avvinto l ’Hangar Bicocca, alla scoperta della prima mondiale di La Commedia, ultima fatica di Emio Greco e Pieter Scholten. Una produzione recentissima che si basa su una rilettura, o forse meglio decostruzione della Divina Commedia. Una sorta di ultima tappa di una tetralogia che dopo Hell (2006), In visione e Popopera (2008) e Para | Diso (2010), trova in La Commedia la chiusura del cerchio. In un mondo governato dal dominio dei mass media, dal populismo e dalla corruzione, la danza e il teatro interpretano la società e, al contempo, sono una possibile arma di contrasto ai vizi dell’oggi.

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La carriera della grande Alicia Alonso raccontata da Progetti di Danza

  Per la quinta puntata di Progetti di Danza, trasmissione in onda su Rai 5, il conduttore Kledi Kadiu andrà a visitare uno dei templi della danza italiana, il Teatro dell’Opera di Roma. Sabato 19 novembre alle ore 22,45 Kledi andrà a disquisire con il maestro Micha Van Hoecke, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’opera, sullo spettacolo Béjart, Balanchine, Robbins andato in scena il maggio scorso nel teatro capitolino. Il maestro presenterà delle immagini inedite dello spettacolo raccontandone aneddoti che lo riportano con la memoria a quella che è stata la sua carriera personale particolarmente impregnata della collaborazione con il maestro Béjart. Uno dei numeri della serata vede infatti protagonista il primo ballerino Riccardo Di Cosmo che interpreta in Gaité Parisienne il ruolo di Hoffenbach che Bèjart creò proprio per Micha Van Hoecke. Un altro filmato riguarderà invece l’arte del maestro Balanchine per il quale verranno mostrati i brani Walpurgisnacht Ballet e Tchaikovsky Pas de deux interpretati da Giuseppe Picone ed Alessia Gay. Per quanto riguarda Jerome Robbins verrà invece mostrato un estratto de In the night, danzato dall’étoile Mario Marozzi con la ballerina Gaia Straccamore. Attraverso coinvolgenti passaggi e rimandi tra scena e retropalco, con le interviste e ...

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Giovanni Di Palma: il tricolore che splende nella terra del Sol levante

    L’eccellenza italiana splende lontano lontano, nell’Impero del Sol Levante: è la passione, la delicatezza ma soprattutto la professionalità di Giovanni Di Palma, danzatore italiano d’origine ma cittadino del mondo d’adozione. Giovanni ha saputo far splendere il suo talento facendosi apprezzare anche dai vertici della nostra rappresentanza in Giappone, tanto che l’Ambasciatore Italiano ha voluto inserirlo nel calendario degli eventi ufficiali della cultura per l’anno 2011. In suo onore, l’Ambasciatore terrà presso l’Ambasciata una colazione alla quale è prevista la presenza delle autorità locali, dei ragazzi della scuola e persone italiane che operano in Giappone proprio per dare ulteriore risalto all’evento. Architanz è una scuola di Danza con circa 500 allievi dove da circa 5 anni Giovanni si reca per 4 mesi circa all’anno tenendo lezioni sempre attese. Questa volta è stato anche capace di elaborare il progetto di un intero spettacolo con due balletti: Piano concerto n°3 di Rachmaninoff  per la prima volta in Giappone e un balletto dal titolo Time del maestro Tsumura del balletto Noh nonché un balletto di Alessio Silvestrin dal titolo “Paesaggio con la notazione” di William Forsythe. Insomma, Giovanni Di Palma porta l’Italia all’estero: lo fa con classe ed eleganza,con il patrimonio di ...

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“La Bella Addormentata” di Čajkovskij al cinema in diretta via satellite dal Bolshoi di Mosca

  Nell’anno dello scambio culturale fra Russia e Italia, dopo il successo della diretta della grande riapertura del Bolshoi dopo sei anni di restauro, continua l’impegno di Nexo Digital – in collaborazione con Pathe Live – a favore del mondo della danza con la diretta via satellite in alta definizione cinematografica e audio Dolby Digital 5.1. de La Bella Addormentata trasmessa dal Bolshoi di Mosca in molti cinema italiani Domenica 20 novembre alle ore 16:00. L’idea di realizzare un balletto a partire dal soggetto della celebre favola di Charles Perrault fu di Ivan Vsevolozhsky, Direttore dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo che ne commissionò le musiche a Čajkovskij. La prima rappresentazione, con la direzione musicale di Riccardo Drigo, ebbe luogo nel gennaio del 1890 a San Pietroburgo su coreografia di Marius Petipa e con un cast che comprendeva l’italiana Carlotta Brianza (nel ruolo di Aurora) e il russo Pavel Gerdt (nel ruolo del Principe). Il successo fu enorme e immediato e contribuì a creare il mito di questo balletto che ancor oggi è considerato un vero e proprio banco di prova anche per i ballerini più esperti. La storia narrata da Perrault racconta, com’è noto, la maledizione che la crudele strega ...

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La sacralità della pittura e della danza in scena con “Trittico Contemporaneo” del MaggioDanza

  Ultime date dell’anno per l’acclamato spettacolo del nuovo direttore artistico di MaggioDanza Francesco Ventriglia che dal 22 al 27 novembre porta la compagnia del Maggio Fiorentino a Bologna con Trittico Contemporaneo. Lo spettacolo consiste in una serata di danza in tre parti, ognuna dai diversi linguaggi contemporanei, ma tutte in grado di mettere in atto un dialogo vorticoso tra danza, pittura e musica. A cominciare dallo Stabat Mater dello stesso Francesco Ventriglia, su omonime musiche di Pergolesi: il coreografo, ex danzatore scaligero, mette in scena il suo Cristo costruendolo su continue citazioni alla grande iconografia pittorica, e in particolare alla Pietà di Giottino. La toccante e profonda interpretazione di Alessandro Riga non fa altro che aumentarne la bellezza. É invece la pittura di Leonardo Da Vinci quella a cui allude il secondo brano del trittico, Annonciation, coreografia di Preljocaj del 1995 su musiche di Vivaldi e Roy. Il tema, la maternità, è ancora uno dei più ricorrenti nella tradizione pittorica religiosa italiana e, al contempo, uno dei più emblematici tra i misteri della religione e dell’umanità. La partitura graffiante del Magnificat di Vivaldi scorre all’unisono con i movimenti dei danzatori, e il risultato è una travolgente narrazione di una ...

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Luciano Cannito: “In un danzatore ricerco umiltà e qualità di movimento”

  Di cosa ti stai occupando in questo periodo? In questo momento, mentre parliamo, mi trovo a Palermo perché sto realizzando il balletto Lo Schiaccianoci per il Teatro Massimo. Si tratta di una mia produzione che in passato avevo già fatto al Teatro San Carlo a Napoli ma che si differenzia da quella di allora in quanto è basata su uno stile classico più puro. Sempre per il Teatro Massimo di Palermo hai riscosso un grande successo con la produzione di Cenerentola In effetti è stato un grande successo, il teatro ha sempre registrato il tutto esaurito e ci sono state parecchie richieste per ulteriori esibizioni, purtroppo in teatro quando finisce una produzione ne subentra subito un’altra e quindi non è stato possibile. Quali sono le responsabilità di chi dirige il corpo di ballo di un teatro? La responsabilità principale è quella di evitare di far diventare il corpo di ballo di un ente lirico la tua compagnia personale. La motivazione dell’esistenza di questi grandi teatri è innanzitutto la conservazione della grande tradizione e del grande repertorio, con tutto quello che comporta la messa in scena di queste opere, per cui l’utilizzo di mezzi adeguati per fare in modo che ...

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Il Balletto Teatro di Torino al Teatro Salieri di Legnago

  Venerdì 18 novembre alle 21:00 al Teatro Salieri  di Legnago secondo appuntamento della Stagione 2011-12 e primo del ciclo di danza,  con lo spettacolo, Le Vergini, il nuovo lavoro di Matteo Levaggi, giovane coreografo residente del Balletto del Teatro di Torino, in collaborazione, per l’impianto scenico e i costumi, con Corpicrudi. Levaggi è uno dei coreografi emergenti più importanti nel panorama della danza nazionale, nel2006 ha debuttato alla Biennale Danza ed è già presente in importanti Festival di danza internazionali come quello di Atene, Lione e Miami. Lo spettacolo, sulla splendide musiche di Čajkovskij da La Bella Addormentata nel bosco e di Gudnadottir, ha debuttato lo scorso 16 settembre in prima mondiale al Festival internazione di danza di Miami. Scrive il coreografo dello spettacolo: «“Le Vergini» pone ancora una volta domande su ciò che per noi oggi è la bellezza, la sua caducità, e in questo caso, come suggerisce il titolo, con quale consapevolezza ci si pone di fronte a quel preciso momento in cui avviene il passaggio dall’adolescenza a una maggiore consapevolezza del proprio io, fisico e mentale Lavoro in controtendenza con i miei precedenti; già dal punto di vista musicale, la scelta pone un accento forte sulla ...

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Il regista Wenders omaggia Pina Bausch con il film ‘Pina 3D’

“Da film sulla Bausch a film per la Bausch”. Wim Wenders trasforma il suo ‘Pina 3D’, evento speciale del Festival Internazionale del Film di Roma. Il 3D sembra una sfida alla quale i grandi del cinema non intendono rinunciare. Ora ci prova Wenders con il suo”Con il 3D finalmente anche le immagini raggiungono lo stesso livello di progresso degli altri elementi filmici: non è una fase passeggera, ma una nuova forma di linguaggio che diventa nuova forma espressiva. E di questo sono contento”, afferma Wenders, che ha una grande fiducia nel progresso tecnologico. E qui dimostra che il 3D apre le porte a nuove possibilità espressive, non solo nell’animazione: ”Solo quando ho avuto la possibilità di incorporare la dimensione dello spazio, ho potuto tentare di rappresentare il teatro-danza di Pina. Lei mi spingeva molto a portarlo avanti, ma io temevo di non sapere come realizzare il film, finché non ho scoperto il 3D”, sostiene il regista tedesco. Anche se questo ha comportato un film senza protagonista, venuta a mancare poco prima dell’inizio delle riprese. Un vuoto affettivo incolmabile per Wenders, ”è il coraggio dei ballerini del Tanztheater a spingermi a continuare: si è trasformato da un film su Pina Bausch ...

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