“Spartacus” è sicuramente da annoverare tra gli ultimi grandi balletti di matrice sovietica, erede della grande tradizione russa. La musica venne creata dal compositore Aram Il’ič Chačaturjan il quale ebbe modo di scrivere altre partiture per l’arte del balletto, come “Happiness” (1939) e “Gayane” (1942) che include la popolare “Sabre Dance”. “Spartacus” è stato portato in scena al debutto nel 1956, mentre la composizione che valse a Chačaturjan il “Premio Lenin” risale al 1954. Fu rappresentato il 27 dicembre a Leningrado con la compagnia del Kirov sulla coreografia di Leonid Yakobson senza ottenere significativi consensi. Il libretto porta la firma del drammaturgo Nikolai Volkov ed è basato sull’omonimo romanzo storico di grandissimo successo del 1873 scritto da Raffaello Giovagnoli che narra le gesta dello schiavo ribelle, ambientate nel primo secolo avanti Cristo. Spartaco fu il più celebre gladiatore romano, separato dall’amore della sua vita e costretto a vivere come schiavo nell’arena in cui doveva combattere per sopravvivere, sedotto dal potere e tormentato dalla vendetta. La prima rappresentazione del balletto al Teatro Bol’šoj di Mosca risale al 1958 con la coreografia di Igor Moiseev e la partecipazione straordinaria di Maja Plisetskaja: questa volta riscosse successo. Ma quella che le ha dato ...
Read More »Redattori
Accademia Nazionale di Danza al via la XXII edizione del Premio Roma Danza
Giunge alla sua XXII edizione il Premio Roma Danza, organizzato dall’Accademia Nazionale di Danza quest’anno rivolto al talento coreografico. Al via dal 14 al 19 luglio 2024 il concorso hospitato nel suggestivo del Teatro Grande con vista sul Palatino romano. Uno spazio unico per una kermesse volta a presentare nuovi e promettenti “autori della danza” da tutto il mondo: il concorso – sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura, MUR – Ministero Università e Ricerca, da Fondazione Cuomo, Fondazione Accademia Nazionale di Danza e patrocinato da Roma Capitale – quest’anno è dedicato infatti alla Coreografia e alla Videodanza, la prima sezione destinata allo spettacolo dal vivo e divisa nelle categorie Assoli e Gruppi, la seconda rivolta invece ad autori, registi e videomaker e divisa nelle categorie Dance Movie e SmARTphone Dance. Un’occasione unica in Italia, una vetrina per intercettare nuove promesse della coreografia provenienti da tutto il mondo, sotto lo sguardo di una giuria composta come di consueto da nomi di alto profilo internazionale. Per il 2024 la sezione Coreografia vanta la presenza di Tobias Ehinger (direttore generale del Theater Dortmund) e presidente della giuria, Beate Vollack (direttrice del corpo di ballo del Théâtre National du Capitol de Toulouse), Roberto Scafati (coreografo e direttore artistico del Theater Trier), Carlos Manuel Prado (direttore della Companhia Nacional de Bailado) e Stefano Tomassini (critico e docente di studi coreografici e di danza); mentre ...
Read More »Danzatori e pubblico: empatia cinestetica e autenticità
Perché la performance artistica non verbale insita nella danza è così potente? Il concetto di empatia cinestesica è una parte della risposta a questa domanda. L’empatia cinestesica riguarda la capacità di porsi nello stato d’animo di un altro essere umano osservandone i movimenti. Si riferisce alla condivisione dei sentimenti di un’altra persona come risultato della percezione dei suoi gesti. Pertanto, la pratica e la visione della danza possono essere utilizzate come strumenti per incrementare ed esercitare la propria capacità empatica. Osservare un danzatore ballare è un’opportunità per notare come emozioni e pensieri danzino tra loro, come si intreccino intorno alle curve e alle linee della sua fisicità e al suo movimento. Assistendo a una performance, il cervello dello spettatore mette in moto i neuroni specchio che si attivano anche nel ballerino. Nasce un’esperienza emotiva simile sia per il danzatore sia per il pubblico che prova il brivido del movimento dalla sua poltrona in platea. La danza così vissuta diventa quindi un modo per mettersi nei panni degli altri, ripetutamente, rapidamente e profondamente. La seconda risposta alla domanda iniziale riguarda come il ballerino percepisce se stesso e il modo in cui danza. Se i suoi movimenti sono veri e sentiti, ...
Read More »Balletti nell’arte coreografica: Boléro
Nel 1928 il compositore Maurice Ravel compose la partitura del “Boléro” per la “Compagnia Ida Rubinstein”. La prima assoluta avvenne nel novembre del 1928 presso l’Opéra di Parigi su coreografia di Bronislava Nijinska con le scene e i costumi firmati da Alexandre Benois. In scena Ida Rubinstein, Anatole Viltzak, Alexis Dolinoff, Eugene Lapitzky, Tomi Ungerer. In seguito questa creazione venne ricostruita con l’aiuto di Hillary Mitchell dalla “Maris Liepa Charitable Foundation” per il progetto “Les Saison Russes” con la regia di Andris Liepa. Altre numerose versioni sulla musica di Ravel hanno poi visto la luce. Il balletto entrò nel repertorio dell’Opéra il 31 dicembre del 1941 con la coreografia di Serge Lifar, scene e costumi disegnati da Léon Leyritz, con interpreti Suzanne Lorcia (Marilèna), Serge Lifar (Torero) e Serge Peretti (Spontano), ripreso nel 1947 con Espanita Cortez, José Estrada e Michel Renault. All’Opéra-Comique di Parigi nel giugno del 1932 la compagnia dei “Ballets Russes” propose il titolo con le scene e i costumi di Natal’ja Gončarova su coreografia di Bronislava Nijinska. In scena la stessa Bronislava insieme ad Anatole Wilsak, Tadéo Slawinsky e Igor Schwezoff. La storia si svolge in una taverna della Andalusia dove una giovane gitana danza sopra ...
Read More »Philippe Kratz, è il nuovo direttore del Nuovo Balletto di Toscana
Philippe Kratz, è il nuovo direttore del Nuovo Balletto di Toscana. Cristina Bozzolini passa la direzione artistica del Nuovo Balletto di Toscana, la compagnia da lei fondata nel 2018, al coreografo Philippe Kratz, e della scuola di danza, creata nel 1970, al maestro di danza classica Hektor Budlla. Nato a Leverkusen (Germania) nel 1985, dopo prime esperienze sul palco per il progetto di teatrodanza “Bühnenkunst” (direzione Suheyla Ferwer), nel 2002 inizia a studiare danza classica e contemporanea alla École supérieure de danse du Québec, Montréal, sotto la direzione di Didier Chirpaz. Da quell’anno prosegue gli studi alla Scuola Statale di Balletto di Berlino, sotto la direzione di Gregor Seyffert, dove ottiene il diploma di maturità e il diploma di ballerino professionista. Dal 2006 al 2008 danza come solista per il Ballett Dortmund sotto la direzione di Xin Pen Wang. Dall’agosto 2008 entra a far parte di Aterballetto. Per la compagnia crea Lettres d’amour (2012), SPRING (2013), SENTieri (2014) e nel 2015 L’eco dell’acqua e il passo a due #hybrid. Nel 2017 crea Phoenix e nel 2018 Purple Usurper per In/Finito, progetto di danza e fotografia per spazi urbani, naturali o storici. Nel 2016 è invitato da Manuel Legris, direttore del corpo di ...
Read More »Gli allievi della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo in scena per lo Spettacolo di fine anno
Il sipario si alzerà alle 20.30 di lunedì 8 luglio per le allieve e gli allievi della Scuola di ballo più antica d’Italia, quella del Teatro di San Carlo, la cui direzione è affidata a Stéphane Fournial. In scena le coreografie preparate per lo spettacolo di fine anno, che vedrà i ragazzi impegnati in una performance suddivisa in numerose sezioni. In apertura la parte tecnica, che lascerà poi spazio alla danza di carattere e contemporanea. La seconda parte si incentra, invece, sul repertorio e sulla danza moderna. Tutte le coreografie dello spettacolo sono state curate da Rossella Lo Sapio. La coreografia di Divenire per la sezione di Contemporanea è, invece, di Emma Cianchi. La parte tecnica, che coinvolgerà l’intera Scuola dalla Propedeutica fino all’VIII Corso, sarà sulle note della Suite n. 2 per orchestra jazz di Dmitrij Šostakovič, cui si aggiunge il Pas de Deux di James Horner e il quarto movimento della Sinfonia n. 9 di Franz Schubert. Per la sezione dedicata alla danza di carattere, con protagonisti gli allievi dal II all’VIII Corso, le musiche saranno di Johannes Brahms con una scelta di alcune delle sue Danze ungheresi. Chiude la prima parte la danza contemporanea, su Divenire di ...
Read More »Il ‘paradosso del danzatore’
Si sentono spesso i danzatori dichiarare che ciò che amano di più della danza è il senso di libertà che essa porta con sé. Libertà espressiva, energia, vivere il momento, sono alcune delle espressioni più comuni associate all’esperienza della danza. Le sensazioni potenti che ne derivano motivano molti a voler ballare o a continuare a farlo. Eppure, c’è un mistero dietro tutto ciò. Perché i danzatori si sentono così liberi, pur lavorando all’interno di parametri netti, stringenti e talvolta perfino restrittivi? Il danzatore, più di qualsiasi altro artista, è vincolato a una tecnica rigorosa, in particolare nel balletto. Deve eseguire passi esatti, fondersi con la musica, la dinamica, la ritmica e la melodia. Deve vivere lo stato d’animo e i sentimenti del personaggio che interpreta e in cui deve immedesimarsi. Ogni dettaglio della sua performance punta all’eccellenza e alla perfezione. È questo l’affascinante ‘paradosso del danzatore’ il quale, pur all’interno di discipline meticolosamente definite, avverte un inebriante e profondo senso di libertà che viene trasmesso anche agli spettatori. Danzando, il ballerino impara a conoscersi nel profondo, si sente libero di esprimere se stesso e le proprie emozioni. La danza infatti insegna una serie di regole che aumentano la forza, la ...
Read More »Balletti nell’arte coreografica: La morte del cigno
In origine chiamato “Il cigno” o “Il cigno morente” è un assolo di Michel Fokine su un brano musicale firmato da Camille Saint–Saëns, tratto da “Il carnevale degli animali” (assolo per violoncello “Il Cigno”). Venne ideato e coreografato nel 1901 espressamente da Fokine per la grandiosa artista e prima ballerina Anna Pavlova che fu subito d’accordo. Per la sua interiorizzazione si ispirò ai cigni che aveva visto nei parchi pubblici e alla poesia di Alfred Lord Tennyson “The Dying Swan” scritta nel 1830. L’assolo con il titolo “Il Cigno” lo portò in scena al debutto in un Gala a Pietroburgo presso un circolo privato e in seguito il 22 dicembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con il titolo definitivo “La morte del cigno”. Riscosse enorme successo grazie ai suoi celebri “pas de bourrèe suivi” e ai “ports de bras” che restituivano appieno il batter d’ali (in circa quattro minuti di esecuzione). La miniatura rappresenta la trasfigurazione esistenziale nell’ambito delle esperienze spirituali e ha trasmesso fin da subito empatia ed emotività allo spettatore. Una leggenda segnala che i cigni all’avvicinarsi della morte anziché spegnersi mestamente, emettano la felicità con canti maggiormente melodiosi e straordinari di quelli della loro ...
Read More »Antonio Calbi nominato presidente dell’Accademia Nazionale di Danza
Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha nominato Antonio Calbi nuovo presidente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, una delle più prestigiose istituzioni europee della formazione dedicata all’arte di Tersicore. Calbi è stato direttore del Teatro Eliseo e del Teatro di Roma, è stato sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e ancora prima è stato direttore del Settore spettacolo del Comune di Milano, con Letizia Moratti prima e Giuliano Pisapia poi, lavorando a fianco di assessori come Vittorio Sgarbi e Stefano Boeri. Calbi ha anche lavorato molti anni alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, a fianco dei direttori Renato Palazzi e Mario Raimondo, dove si è occupato anche del corso di teatrodanza diretto da Marinella Guatterini. Da sempre attento alla danza ha curato festival, rassegne, convegni, in particolare “Teatri 90 danza – Cantiere della nuova coreografia italiana” e “Oltre 90 festival – Poesia e inferno nella scena contemporanea”, ricognizioni sulla nuova danza italiana e internazionale realizzate a Milano. Al Teatro di Roma ha accolto spettacoli di Enzo Cosimi, Virgilio Sieni, Julie Ann Anzilotti, Giorgio Rossi, Abbondanza Bertoni, Michele Di Stefano e molti altri coreografi, sia al Teatro Argentina sia al Teatro India. Calbi attualmente ...
Read More »Selezionati gli spettacoli per la nuova piattaforma della danza italiana
È stato pubblicato ufficialmente sul sito della manifestazione l’elenco degli spettacoli selezionati per l’ottava edizione della NID Platform 2024, un progetto di R.T.O. (Raggruppamento Temporaneo di Operatori – ADEP/FEDERVIVO-AGIS) in collaborazione e con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del MiC, della Regione del Veneto e del Comune di Vicenza. Per questa edizione partner capofila e organizzatore della manifestazione nominato da R.T.O. è la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale, che si svolgerà a Vicenza dal 9 al 12 ottobre 2024. Per la Sezione Programmazione la commissione italiana presieduta da Piergiacomo Cirella (rappresentante capofila RTO NID 2024 e Segretario Generale Teatro Comunale Città di Vicenza), Marco Betti (Responsabile della programmazione danza del Teatro Stabile dell’Umbria), Franco Bolletta (Responsabile artistico e organizzativo delle attività di Danza della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia), Luisa Cuttini (rappresentante RTO NID 2024 e Direttrice artistica di Circuito CLAPS/Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari Spettacolo dal vivo), Roberto De Lellis (rappresentante RTO NID 2024 e Direttore di ATER FONDAZIONE), Flavia Vecchiarelli (Direttrice artistica di FDE Festival Danza Estate di Bergamo), ha selezionato dodici spettacoli: “Alce”, coreografia di Fabrizio Favale, – Compagnia Le Supplici “Danse Macabre!” coreografia di Jacopo ...
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