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Redattori

“Kalakuta Republik”: la musica e la danza di Fela Kuta

Kalakuta Republik é un progetto che nasce dalla musica di Fela Kuti, ispirandosi liberamente alla sua vita. Il suo immenso desiderio di libertà, la coscienza politica che ha permeato i suoi testi così come le sue posizioni, l’impegno pubblico in prima persona in Nigeria, l’originalità della sua opera che crea un ideale meticciato tra Africa e Occidente. Gli anni trascorsi in Gran Bretagna così come quelli negli Stati Uniti gli hanno permesso un distacco fondamentale per comprendere profondamente bisogni e limiti del continente africano. Lo spettacolo di Coulibaly è una riflessione sulla società partecipativa. Qual è oggi la funzione dell’artista nella società? Che responsabilità ha colui che, attraverso le proprie creazioni, interviene nel dibattito civile? L’opera musicale di Fela Kuti offre a coreografi e ballerini una moltitudine di percorsi da esplorare, che combinano bellezza e impegno, in un’evocazione dell’artista che fugge una sterile celebrazione per ricondurre il discorso alle reali contraddizioni del presente, in Africa come nel resto del mondo. Impreziosiscono il lavoro videoproiezioni in grado di richiamare in vita una stagione artistica e sociale che può ancora parlare al nostro oggi. Nella cultura africana tradizionale, musica, danza e teatro sono inseparabili: essere sulla scena significa incarnare un personaggio e ...

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Dentro la Danza: #OCCHIO – #DIVONERONE – #NOZZE – #NUREYEV

La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’ indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’ oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza.    #OCCHIO Ed anche Roberto Bolle si è beccato un occhio nero! Una scazzottata per amore? Una capocciata di Giuseppe Picone? Un altro pupazzo in faccia ricevuto dopo i saluti finali di uno spettacolo? Purtroppo niente di tutto ciò, il che avrebbe sicuramente aggiunto un po’ di peperoncino al sempre idilliaco mondo della danza. Roberto si è infortunato durante il balletto Onegin in scena alla Scala di Milano. I bollerini si sono subito allarmati, ma lo stesso Bolle ha ironizzato sull’accaduto mostrando l’occhio nero in un selfie molto ravvicinato.   #DIVONERONE Si è conclusa peggio di come è cominciata la storia del musical Divo Nerone Oepra Rock. Dopo essere stato sospeso per violazione dei limiti acustici e, in molte date, per mancanza di pubblico, la società produttrice si è visto recapitare ...

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Il bisogno di appartenenza raccontato dall’interattivo “Cheerleaders” di Collettivo PirateJenny

Il 29 settembre 2017, nell’ambito di Festival Attraversamenti Multipli 2017 di Roma, il vivace Collettivo PirateJenny animerà i luoghi simbolo delle trasformazioni urbane  della Capitale con l’originale Cheerleaders, concept e creazione Sara Catellani, Elisa Ferrari e Davide Manico, con il sostegno di Inteatro Polverigi/MarcheTeatro, Quelli di Grock, Pim Off, Cantieri Teatrali Koreja, Manifattura K e NEXT 2015, Laboratorio di idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo. Nato nel 2011 dalla collaborazione tra i performer Ferrari, Catellani e Manico, e finalista al Premio Equilibrio (RM), al Premio Prospettiva Danza (PD) e al Festival per la Nuova Drammaturgia Contemporanea ARGOT off (RM), Collettivo PirateJenny è un progetto di creazione e ispirazione cross mediatica, un cantiere di esperienza in permanente evoluzione attraverso l’alternanza e la commistione di danza, parole, immagini e quindi contenuti. Cheerleaders, che vede in scena anche la danzatrice Giselda Ranieri, racconta con ironia e profondità la necessità umana all’auto-incitamento, la strenua resistenza alla fatica, lo stato di eccitazione che deriva dall’auto celebrazione e la risposta al bisogno di appartenenza e di identificazione in un gruppo. Il concetto, quanto mai attuale, viene sviluppato anche attraverso l’interazione e il coinvolgimento del pubblico, dando vita a una scena interattiva che attraverso l’utilizzo ...

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Il linguaggio del “cuore”: intervista a Luca Giaccio

Il linguaggio del “cuore”: intervista a Luca Giaccio

  Luca Giaccio si è unito alla Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli molto giovane ed è stata la direttrice Anna Razzi la prima a notare il suo talento. Nel 2006 il critico e storico Alberto Testa lo suggerisce come “Rivelazione Dancer” per il prestigioso “premio Positano” che vince danzando il ruolo del principe Desirée nella “Bella Addormentata” con la complessa coreografia di Rudolf Nureyev. Si diploma con lode all’Accademia del San Carlo nel 2007, Carla Fracci lo invita ad unirsi al Balletto del Teatro dell’Opera di Roma. Qui Luca ha modo di danzare tutti i ruoli principali del repertorio del balletto classico. Anna Razzi crea per lui “Il Guarracino” (nella tradizione della tarantella napoletana del XVII secolo) e sempre espressamente per lui prepara “Coppelia” sulla tradizionale coreografia russo-franco-italiana. Nel 2008 viene chiamato da Ángel Corella per unirsi alla sua compagnia di balletto a Castilla y Leon (Spagna), dove ha modo di ampliare il proprio repertorio di ruoli solistici creati da coreografi anglo-americani contemporanei come Stanton Welch, Clark Tippet, Twyla Tharp, Christopher Wheeldon, Jerome Robbins, oltre che dello stesso Corella. Nel 2011, Luca Giaccio entra, come primo ballerino, al Balletto della Comunità di Madrid diretto da Victor ...

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GD Web TV: Mayerling – Houston Ballet

Dopo l’uragano Harvey, che ha destato preoccupazione e ha provocato pesantissimi danni in tutto lo stato del Texas, anche la compagnia Houston Ballet torna in scena: i danzatori, infatti, portano sul palco Mayerling, storica pièce di Sir Kenneth MacMillan. Eccone un assaggio:   www.giornaledelladanza.com

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Una nuova stagione IPUNTIDANZA: tutta da vivere, tutta da danzare

La stagione IPUNTIDANZA 2017/2018 della Fondazione Egri per la Danza, con la Compagnia EgriBiancoDanza diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco, torna per la quindicesima edizione, da settembre 2017 a giugno 2018, con un programma sempre più ampio e ricco di novità. Otto le sedi tra teatri e residenze storiche che ospiteranno il ricco cartellone di spettacoli itineranti tra Torino, Moncalieri, Cuneo, Verbania, Aosta, Giaveno, Biella e Genova. In programma 25 spettacoli, più di 50 rappresentazioni, 5 fra prime nazionali e assolute, che da fine settembre 2017 a fine giugno 2018 saranno la struttura portante di una stagione multiforme, polivalente e ricca di collaborazioni artistiche, dal balletto neo-classico alla danza contemporanea, alla performance site specific a riconferma di un percorso della Compagnia fatto di passione e grande impegno, risultato di un’insopprimibile ricerca creativa, capace di rinnovare sempre grandi emozioni nel pubblico che da anni segue gli spettacoli in cartellone. Primo appuntamento a fine settembre sul territorio piemontese, al Castello di Moncalieri con ITENERARIO PER UNA POSSIBILE SALVEZZA, uno spettacolo ideato per un percorso itinerante con le coreografie di Raphael Bianco. Nato per il “Napoli Teatro Festival” al Tunnel Borbonico di Napoli, il grande successo ha determinato non solo la riproposta a ...

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Dolore come percorso di crescita: “Thanks for hurting me” di Enzo Cosimi

Il 26 e il 27 settembre 2017, a chiusura della terza edizione della rassegna Il Teatro che danza- Vetrina sulla coreografia contemporanea, il Teatro India di Roma ospita la Compagnia Enzo Cosimi con la prima nazionale di Thanks for hurting me, regia e coreografia Enzo Cosimi, musiche Cosimi e Stefano Galanti, con il sostegno per la residenza di AMAT Marche, Artedanzae20/Dancehaus e di Festival Quartieri dell’arte di Viterbo. Autore e artista tra i più noti e autorevoli della coreografia italiana contemporanea, capace di accendere forti emozioni nello spettatore con le sue creazioni, Cosimi propone a Roma un’opera intensa, tributo postumo al grande Franz Kafka e terza tappa della trilogia Sulle passioni dell’anima, dedicata all’esperienza emozionale del dolore. Attraverso percezioni sensoriali, viaggi della mente e visioni oniriche, Thanks for hurting me racconta una nuova concezione del dolore, non più stato da evitare e rifiutare, bensì processo di crescita e purificazione, che ci insegna ad ascoltare noi stessi, rendendo l’uomo più permeabile e aperto ai misteri della vita e del mondo. ORARI & INFO 26 e 27 settembre 2017, ore 21.00 Teatro India- Sala B Lungotevere Vittorio Gassman, 1 00146 – Roma Tel. +39 06 684 0003 11/14 Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com

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Rebecca Bianchi nominata étoile del Teatro dell’Opera di Roma

Rebecca Bianchi, al termine della rappresentazione di ieri mercoledì 20 settembre di Giselle di Patricia Ruanne, in scena al Teatro Costanzi fino a domenica 24 settembre, è stata nominata dal Presidente del Teatro dell’Opera di Roma Virgina Raggi, alla presenza del Sovrintendente Carlo Fuortes e della Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato, étoile del Teatro dell’Opera di Roma. In tale occasione il Sovrintendente Carlo Fuortes ha dichiarato: “La nomina dell’elegante e raffinata Rebecca Bianchi a étoile è per me una gioia e la conferma che i talenti del nostro Teatro stanno crescendo. Solo il 20 dicembre 2015 Rebecca Bianchi, al termine della recita de Lo schiaccianoci di Giuliano Peparini, veniva nominata prima ballerina e oggi, a quasi due anni di distanza, étoile, un titolo che testimonia un percorso serio e impegnativo contrassegnato da grandi soddisfazioni per lei e per noi tutti”. Rebecca Bianchi, nata a Parma, entra alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano all’età di undici anni. Nel 2009 entra a far parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dove sotto la Direzione di Eleonora Abbagnato nel maggio 2015 vince il concorso da solista e nel dicembre dello stesso anno è nominata prima ballerina. Nel 2016 ...

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“Musica Ribelle”: a teatro un racconto di musica e danze

Ancora qualche giorno di attesa e, dal prossimo 29 settembre, al Teatro Nuovo di Milano andrà in scena Musica Ribelle – La Forza dell’amore”, opera dalla netta matrice rock che nasce come percorso ideativo e creativo intorno ad una scelta precisa: scrivere e realizzare uno spettacolo sulla musica, la testimonianza artistica e umana di Eugenio Finardi. Ma Musica Ribelle è anche una storia di ragazzi e ragazze, di uomini e donne, di politica, di poesia, amore, vita, musica. La trama si svolge in un vecchio scantinato da tempo in disuso che viene affittato da una street gang di giovani rapper, graffittari, dj per preparare un rave notturno, ma la stessa cantina nel ’73 era il covo di un collettivo, la sua sala prove, la sua stamperia, la sua radio libera. Due generazioni a confronto che corrono in parallelo e che per un curioso gioco del destino si ritrovano nello stesso luogo a vivere la musica, le storie d’amore, di radio libere, di sogni, delusioni e fughe. Uno spettacolo emozionante, schietto, crudo, eseguito da un cast di grandissimo talento e un gruppo di musicisti, anch’essi attori, che suonano dal vivo. Il tutto in una cornice scenica essenziale ed efficace, in cui si inseriscono soluzioni di video grafica di commento alla drammaturgia. I brani ...

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Flusso di gesti e linguaggio con “I am shape, in a shape doing a shape” di Barbara Berti

Il 22 settembre 2017, presso il Teatro Auditorium Cavallerizza di Reggio Emilia andrà in scena I am shape, in a shape doing a shape, coreografia di Barbara Berti, musiche di Klaus Janek, consulenza drammaturgica Carlotta Scioldo, assistente alla coreografia Liselotte Singe. Nata a Bologna ma residente a Berlino, dopo una prima formazione come graphic designer, la Berti si avvicina alla arti performative collaborando con artisti come Judith Seng, Tino Seghal, Gabi Schilling e Isabelle Schad, elaborando un linguaggio coreografico originale nato dalla commistione con discipline eterogenee quali istant composition, body-mind centering, e contact improvisation. Nelle sue creazioni svolge un ruolo primario la ricerca sull’empatia cinestetica, ossia la capacità di comprendere il mondo e di comunicare idee e sentimenti attraverso il movimento. Vincitore del premio della giuria HAU 2 al Festival 100 Grad Berlino 2014, I am shape, in a shape doing a shape è un solo ideato e interpreto dalla coreografa, un flusso libero di gesti e linguaggio in cui la performer esplora il rapporto con il pubblico attraverso sequenze predeterminate combinate a libera improvvisazione, dando vita a una connessione intima e profonda tra danzatore e spettatori. ORARI & INFO 22 settembre 2017 – Ore 21.15 Teatro della Cavallerizza – ...

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