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Redattori

Piccole storie di donne nei poetici racconti danzati di Carolyn Carlson

Il 22 aprile 2015 il Teatro Coccia di Novara accoglie Carolyn Carlson che, con la sua compagnia, presenta Short Stories, tre brevi assoli coreografati dalla grande artista che raccontano il mistero della vita, dei sensi e della fusione con le forze dell’universo. Figura cardine, che con la sua presenza ha segnato il percorso della danza contemporanea degli ultimi trent’anni, paragonata ad Isadora Duncan per la sua capacità di improvvisazione e per la componente poetica che anima le sue opere, Carlson ha dato vita a più di 100 coreografie, molte delle quali considerate tra le pagine più importanti della storia della danza, coronando nel 2006 la sua carriera con il Leone d’Oro, evento mai accaduto prima. Short Stories inizia con Immersion nata nel 2010, coreografata e interpretata dalla stessa Carlson su musica originale del compositore Nicolas de Zorzi. Ispirandosi all’acqua quale elemento vitale, il lavoro racconta il gesto puro, espressione del movimento acquatico nella sua metamorfosi, offrendo al pubblico la visione di una danza fluida, intensa, mossa dalla forza dell’elemento naturale. Segue Wind Woman nato nel 2011, sempre su musica originale di de Zorzi, interpretato dalla danzatrice francese Céline Maufroid, una coreografia di soli 8 minuti incentrata sul vento, che letteralmente ...

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Open for everything: se è la danza a chiedere una società aperta a tutto.

La danza contemporanea ci sta abituando a spettacoli che sconfinano nel teatro e nella performance, e che siano contemporanei ormai in tutti i sensi: dalla tecnica, ai passi, allo studio preparatorio, fino, ovviamente, ai temi. E va in scena il 17 e 18 aprile al Teatro Nuovo di Udine uno spettacolo che è un esempio di quello che può succedere quando una coreografa legata alla scuola tedesca del teatro-danza (cui associa la sua formazione argentina) costruisce uno spettacolo che nasce dallo studio con più coreografi e danzatori internazionali sulle musiche e le danze di un popolo, quello dei rom europei, che è strettamente legato al tema contemporaneo della convivenza tra culture diverse. Open for everything, questo il titolo dello spettacolo, è il risultato di uno studio di oltre tre anni, in cui Constanza Macras, coreografa di origine argentina e oggi direttrice con la drammaturga di Carmen Mehnert della compagnia DorkyPark, ha indagato e cercato di scoprire come vivono realmente i rom in Europa. Fra Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, li ha incontrati, ha osservato le loro danze, ascoltato la loro musica, conosciuto da vicino riti e tradizioni e alla fine ha coinvolto nel lavoro di creazione musicisti e artisti rom ...

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Tutto pronto per la 2° edizione di “Comunicare la Danza”, il Forum organizzato dal Giornaledelladanza.com

Dopo gli ottimi riscontri dello scorso anno, torna con la seconda edizione il forum Comunicare la Danza, progetto, organizzato e curato da Sara Zuccari direttore del giornaledelladanza.com e critico di danza per L’Espresso de La Repubblica. Il progetto si svolgerà nuovamente in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza, dove il forum avrà luogo il 27 aprile alle ore 15.00, in occasione della Giornata Internazionale della Danza, all’interno della manifestazione GID@AND curata dal maestro Joseph Fontano, che si svolgerà dal 27 al 29 aprile con vari momenti: spettacoli pomeridiani, mostre, laboratori e visite alla biblioteca. Un  appuntamento in cui dialogare della danza e della sua evoluzione mediatica e artistica, questo vuole essere Comunicare la Danza, nato con l’intento di creare una corrispondenza tra le varie forme di comunicazione della danza (cartaceo, televisione, internet) ed oggi invece incentrato sull’evoluzione dei nuovi mass media e social. Il Forum è un concentrato di contenuti e relazioni in cui i partecipanti si conoscono, interagiscono, condividono know how, presentano case history e vengono ispirati a nuove iniziative, uscendo dal circolo autoreferenziale e dialogando con gli opinion leader della danza e dell’informazione. È da considerarsi come il principale evento italiano della comunicazione della danza con un focus ...

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Il maestro Pedro Gomez e il suo stile di ballo che ha fatto scuola in Italia

Viaggio con la Danza

Pedro Gomez, nato a Cuba e vissuto a Portorico, dopo aver studiato danze caraibiche nei luoghi dove è cresciuto ha approfondito le tecniche di danza a Miami, negli Stati Uniti. Considerato tra i maggiori maestri di Salsa in Europa, la sua tecnica e metodo d’insegnamento viene adottato da molti ballerini europei. Gomez ha reso popolare gli stili di danza Portoricana e New York Style in Germania, Inghilterra, Danimarca, Italia, addirittura anche nelle scuole di Paesi Musulmani (in particolare nel Nord Africa) e in Sud Africa. Ha partecipato ai più importanti Congressi di Salsa nel mondo ed è maestro A.N.M.B e F.I.D.S. in Italia. Dalla metà degli anni novanta vive e insegna a Roma dove ha introdotto lo stile portoricano, oggi utilizzato da molti degli attuali maestri italiani.    Sei tra i maestri più famosi in Italia. Quando sei arrivato nel nostro Paese? Sono arrivato in Italia nella metà degli anni novanta. In quel periodo mi trovavo in Germania al seguito dell’Esercito Americano dove, pensa un po’, lavoravo anche come intelligence militare. Ho continuato a svolgere questa professione sempre nel dipartimento della difesa americana fino al periodo del mio arrivo in Italia. Dopodiché mi sono dedicato esclusivamente alla danza. Nel 1994 ...

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Al Teatro Verdi di Pisa la “Giselle” di Eugenio Scigliano

Giselle è una giovane allieva di un collegio femminile, imbrigliata nel cieco amore verso il proprio insegnante. Lei soccombe, lui vive e la trattiene. Un destino asfissiante, un’atmosfera gotica, un balletto dal taglio fotografico raccontato senza il bisogno di una dimensione. Questo, è il racconto coreografico di Giselle nel linguaggio artistico di Eugenio Scigliano, che riformula la figura romantica del repertorio classico in uno spettacolo, in cui leggenda e modernità si fondono in un ritorno alla poesia ispiratrice di Heinrich Heine. In scena il 12 aprile al Teatro Verdi di Pisa la compagnia Junior Balletto di Toscana, con le luci di Claudio Cerri e Andrea Narese e i costumi di Santi Rinciari realizzati dall’Opificio della Moda e del Costume. Le vicende del classico del balletto romantico musicato da Adolphe Adam vengono trasferite in una scuola d’epoca vittoriana, immerse nell’atmosfera gotica e notturna tanto cara alle culture nordiche, tra spiriti e irresistibili passioni amorose. I ruoli principali saranno interpretati da Laura Massetti, Luca Cesa, e Giovanna Pagone. Il coreografo, dopo aver trascorso gli anni degli studi perfezionandosi all’estero, inizia la sua carriera al Balletto di Toscana in cui viene da subito apprezzato divenendone elemento di spicco. Ha lavorato come solista all’English ...

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Archeologia di corpi, gesti ed emozioni nella “Dolce Vita” di Virgilio Sieni

Il 19 aprile 2015 il Teatro Gioacchino Rossini di Pesaro ospiterà la compagnia Virgilio Sieni con Dolce vita – Archeologia della passione, coreografie di Sieni, su musiche di Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista, eseguite dal vivo dall’autore. In questo lavoro, uno tra i più affermati ed eclettici coreografi italiani contemporanei si confronta con le sacre scritture e in particolare con i momenti che descrivono la passione di Cristo, dando vita a cinque quadri coreografici, Annuncio, Crocifissione, Deposizione, Sepoltura e Resurrezione, ognuno dei quali ha come fine lo studio e l’esplorazione del gesto, in una danza che intreccia sapientemente la lirica del movimento con l’esplorazione delle debolezze e delle fragilità umane. Il tutto perfettamente rappresentato da scelte stilistiche e scenografiche minimaliste ma di fortissimo impatto emozionale: scene anonime, spoglie ed essenziali, visi sbiancati dei danzatori in contrasto con rossetto sbavato sulle labbra, pause improvvise, movimenti disgregati, frenetici e a volte incerti, un angelo spennato nell’Annunciazione, cappelli da Pinocchio di danzatori a braccia aperte nella Crocifissione, assi di legno nella Deposizione utilizzate in modo da rappresentare il reciproco appoggio tra esseri umani sofferenti. I cinque temi quindi non sono rievocati per imitazione, come spesso accade in opere analoghe, ma vengono danzati, ...

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Manuel Paruccini: “L’aspetto esaltante di questo lavoro? Si può essere sempre diversi, si è sempre in trasformazione!”

Manuel Paruccini è un danzatore consapevole, estremamente maturo. Non parliamo di età, intesa proprio con i numeri, bensì di maturazione artistica. Manuel, il danzatore, il creatore, è un artista completo. Ha scelto di danzare perché voleva farlo: un suo desiderio trasformato in realtà, guidato dalla passione, trasformato poi in professione e stile di vita. Nonostante le difficoltà, le sfide continue per interpretare personaggi diversi tra loro, l’impegno non è mai venuto a mancare, come del resto la voglia ininterrotta di fare al massimo una professione desiderata da sempre. La sua cariera inizia ufficialmente a 18 anni, quando entra a far parte della Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la Direzione di Elisabetta Terabust ricoprendo ruoli solistici nel Balletto Lo Schiaccianoci, La Gioconda e La Strada di M. Pistoni. Continua la sua collaborazione con la compagnia del Balletto di Roma partecipando alle coreografie di Luciano Cannito. Nel 1996 è ancora al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Giuseppe Carbone e ricopre ruoli da Primo Ballerino nel L’Uccello di fuoco, è Ortensio in La Bisbetica Domata. Nel 1997 è protagonista di Orlando con la coreografia di R. North. Nello stesso anno è Primo Ballerino di Astor, l’Angelo e il ...

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Il “Ruggito” (della contemporaneità) di Balletto Civile in scena all’OUT OFF

Dal 14 al 19 aprile prossimi la danza al teatro si fa interprete della più stretta contemporaneità, o meglio ancora quotidianità con la creazione Ruggito, di Maurizio Camilli e Michela Lucenti, due delle firme di Balletto Civile, il collettivo premiato dalla critica nel 2012 e all’attenzione del pubblico da tempo per i suoi temi forti e strettamente legati alla realtà che ci circonda. Attualmente in residenza alla Fondazione Teatro Due di Parma, dove il primo studio di Ruggito è stato presentato in dicembre, Balletto Civile presenta all’OUT OFF di Milano uno spettacolo in cui balletto, drammaturgia e matericità si fondono: tra sguardi sulla contemporaneità e studi sulle radici, la compagnia di performer è arrivata alla messa in scena del “qualunque”. Con il suo tipico linguaggio irriverente e originale, ma anche poetico, Balletto Civile in Ruggito sviluppa un’indagine sulla contemporaneità sociale, politica, economica ed emotiva che l’individuo si trova a vivere. Per fare ciò colloca l’azione nel luogo “qualunque” per eccellenza: il centro commerciale, luogo anonimo e comune ma anche uno dei centri della comunità, come lo furono le antiche piazze del mercato (di nuovo radici e contemporaneità paradossalmente vicine!). In scena un oggi faticoso, rappresentato dai sei personaggi: un clown deluso e ...

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