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Redattori

“Contemporanea 2022”, al Menotti di Milano l’arte in tutte le sue forme

“Contemporanea 2022”, un festival dedicato alla creatività giovanile che coinvolgerà diversi linguaggi artistici: teatro, danza, musica, arte visiva, comicità d’autore, cinema, filosofia.  Una nuova esperienza che ci porterà ad esplorare l’Arte nelle sue molteplici forme, al teatro Menotti dal 18 maggio al 26 giugno. Fusioni di stili e generi con l’obiettivo di scoprire e favorire giovani artisti emergenti e promuoverne il lavoro sulla scena artistica contemporanea nazionale. Il festival si svolgerà nei vari spazi del teatro Menotti da metà maggio a metà giugno in tutto l’arco della giornata. Sarà un mese dedicato alle nuove sensibilità della scena ed al ricambio generazionale con molte proposte inedite presentate in prima assoluta e progetti e modalità innovative anche dal punto di vista creativo. Il 17 maggio dalle ore 18 le porte del Teatro Menotti si apriranno al pubblico per una grande festa di inaugurazione della Rassegna Contemporanea 2022, con momenti di spettacolo, intrattenimento e un aperitivo con gli artisti in scena. INFO www.teatromenotti.org www.giornaledelladanza.com Foto di Sara Meliti

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Dance On Ensemble celebra l’eccellenza artistica dei danzatori over 40, perché la danza non ha età

Il 12 e 13 maggio 2022, a Triennale Milano Teatro di Milano sarà in scena in prima italiana la compagnia berlinese Dance On Ensemble con quattro intense coreografie, Deep Song + Everything / Nothing, Works in silence, Marmo, ideate da tre diversi coreografi. Dance On Ensemble è stata fondata nel 2015 ed è attualmente diretta dal danzatore americano Ty Boomershine. La compagnia si pone il fine di esplorare il rapporto tra danza ed età, sia sul palcoscenico che nella società e di celebrare l’eccellenza artistica, l’esperienza e il carisma dei ballerini dai 40 anni in su, perché la danza non ha età. Dance On Ensemble sta quindi sviluppando un repertorio di opere contemporanee rivoluzionarie che creano una solida base per un futuro repertorio ricco e ambizioso per i danzatori non più giovanissimi. Nel 2016, infatti, grazie ai finanziamenti di Europa creativa, la compagnia ha lanciato un progetto di cooperazione su larga scala dal titolo Dance on, Pass on, Dream on, (Continua a ballare, Passa oltre, Continua a sognare), che riunisce nove organizzazioni di otto paesi europei che affrontano il ‘problema’ dell’età nel settore della danza. Lo spettacolo proposto a Milano rimette in scena lavori iconici reimmaginati attraverso il linguaggio unico ...

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Asimmetria, preferenze laterali e versatilità artistica del danzatore

Nell’attuale attenzione al benessere del danzatore, si presta sempre maggior considerazione al fornire un allenamento sicuro ed efficace che aiuti a formare un ballerino fisicamente e psicologicamente equilibrato. Per raggiungere questo obiettivo è necessario valutare il grado di asimmetria strutturale e funzionale dell’allievo, le sue ‘preferenze laterali’ nell’eseguire determinati passi o routine e la possibilità di intervenire su tali preferenze. Alcuni dei principali requisiti tecnici di un danzatore sono: stabilità statica e dinamica, il più delle volte su una sola gamba; una buona gamma di movimento nelle articolazioni per creare una linea estetica; forza delle gambe per i salti; capacità di eseguire pirouette e giri in modo efficiente. In un mondo ideale, i ballerini sarebbero totalmente equilibrati nella loro conformazione fisica e nella formazione tecnica. Sarebbero in grado di eseguire qualsiasi passo allo stesso modo su entrambe le gambe e su entrambi i lati, e quindi fornire al coreografo uno strumento simmetricamente bilanciato. In realtà, è più probabile che un ballerino possieda una struttura corporea asimmetrica, una preferenza per eseguire specifiche abilità su una gamba o un lato, e una tecnica funzionalmente asimmetrica. Come esseri umani, tutti noi abbiamo una preferenza per la mano e il piede che usiamo maggiormente ...

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Il viaggio onirico e surreale di “Prometeo?” in scena al Teatro Vascello

Al Teatro Vascello va in scena Prometeo?, con Lorenzo Covello: un viaggio onirico e surreale fatto di corpo e immagini, di manipolazione di oggetti e spazio con scenografie che raccontano ed ingannano. Un Prometeo, un uomo, che non sa, ma che lotta per sapere, alla ricerca di un senso, alla ricerca dell’umano che c’è nel dio e del divino che c’è nell’uomo. Dall’immobilità, dalla perfezione, si crea un’increspatura, un’imperfezione, quindi la vita che come una valanga cresce, senza controllo, come le nostre vite che al di là delle scelte che prendiamo intraprendono direzioni che non avremmo mai immaginato. La storia di Prometeo quindi come la storia di una scelta, della solitudine eroica in cui ci troviamo al momento di prenderla, l’ignoto su cui ci affacciamo, al cui interno si celano a volte successi, a volte fallimenti e altre volte semplicemente niente. INFO 29 aprile ore 21.00 30 aprile ore 19.00 Teatro Vascello Via G.Carini 78 Roma Teatrovascello.it www.giornaledelladanza.com

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La danza e l’arte non sono emanazione di un governo, sono patrimonio dell’Umanità

A seguito della guerra iniziata di recente, il governo ucraino ha preso una decisione shock: i ballerini delle compagnie ucraine non possono danzare autori russi pena licenziamento o addirittura l’arresto per tradimento. Vengono così demonizzati geni del calibro di Pëtr Il’ič Čajkovskij e i loro capolavori che non sono emanazione di un governo, bensì patrimonio dell’Umanità, eredità artistiche, storiche e culturali appartenenti a tutti gli uomini e le donne del pianeta. Cancellare o limitare l’esibizione di opere come Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci e La bella addormentata equivale a cancellare le radici stesse del balletto. Il divieto imposto dal governo ucraino, incomprensibile, impoverisce i teatri, la danza e assesta un grave colpo all’arte. L’arte rappresenta il miracolo dell’intelligenza e del pensiero umano ed è la base della cultura, delle conoscenze e del progresso. In ogni sua manifestazione, essa permette all’uomo di manifestare la propria interiorità, di condividerla e di creare un potente e profondo canale di comunicazione. E forse è proprio questo che spaventa. Nell’arte risiedono l’identità, le capacità, l’espressione di sé come persone e come comunità, le memorie del passato, l’evoluzione e la proiezione verso il futuro. Eliminarla o limitarla significa ridurre i popoli e gli individui a meri ...

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Nuovo approccio alla formazione nella danza: dall’addestramento all’educazione

Tradizionalmente, l’approccio alla formazione nella danza è stato impostato su una prospettiva gerarchica e centrata sull’insegnante. Il maestro è sempre stato percepito come fonte primaria di conoscenza, da lui gli allievi imparano attraverso l’imitazione e il rispetto scrupoloso delle istruzioni ricevute. La padronanza fisica e tecnica viene raggiunta attraverso la ripetizione degli esercizi e delle routine, e gli obiettivi vengono spesso definiti in termini di realizzazioni fisiche ideali, ad esempio, i famosi 180 gradi dell’en dehors, soprattutto nel balletto. Non ci sono dubbi, numerosi ballerini eccellenti sono nati da questo sistema di allenamento che tuttavia contiene inconvenienti non trascurabili. La formazione centrata sul ruolo dell’insegnante, infatti, incoraggia gli studenti a equiparare l’apprendimento della tecnica unicamente all’acquisizione di abilità fisiche. In effetti, l’insegnante è un professionista e l’allievo un apprendista, ma questo modello educativo limita la danza stessa perché fa si che il danzatore si concentri soltanto sui risultati. I ballerini formati in questo modo sono generalmente motivati dal desiderio di approvazione esterna, e spesso diventano allievi passivi eccellenti nel seguire le istruzioni, ma carenti di consapevolezza e motivazione. L’arte matura richiede coscienza e conoscenza di sé, e capacità di collaborazione creativa. Porre l’enfasi unicamente sull’obbedienza, sull’imitazione e sulla sottomissione,  conduce a ...

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“L’heure exquise”: Alessandra Ferri e Thomas Whitehead al Piccolo Teatro Strehler

  Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie – la ballerina “âgée” immaginata nel 1998 da Maurice Béjart – che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi di giorni felici. Willy, impersonato da Thomas Whitehead, è un ex-partner di Lei, sommersa qui non dalla famosa collina di sabbia, bensì da una montagna di vecchie scarpette da punta. È un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, dopo Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita. Ferri sarà in scena al Teatro Piccolo Strehler di Milano dal 20 al 22 aprile. INFO Dal 20 al 22 aprile Piccolo Teatro Strehler Largo Greppi – M2 Lanza Milano   www.giornaledelladanza.com Foto di Silvia Lelli

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L’étoile mondiale Alessandra Ferri a Brescia con il toccante “L’Heure Exquise” di Maurice Béjart

Il 14 aprile 2022, al Teatro Grande di Brescia sarà in scena la stella della danza internazionale Alessandra Ferri con L’Heure Exquise, regia e coreografia di Maurice Béjart, rivisitazione di Maina Gielgud su gentile concessione di Fondation Maurice Béjart. Musiche di Anton Webern, Gustav Mahler, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Lehar. Ispirato al dramma Oh, les beaux jours del drammaturgo irlandese Samuel Beckett, L’Heure Exquise è una produzione importante nella storia della danza, creata nel 1998 da Béjart per Carla Fracci e Micha van Hoecke. L’ex danzatrice britannica ed ex direttrice artistica dell’Australian Ballet, Maina Gielgud rivisita l’opera di Béjart, regalandole un tocco femminile e dando vita a un lavoro commovente. Lo spettacolo, infatti, torna in scena ventiquattro anni più tardi, interpretato dalla carismatica Alessandra Ferri che ha scelto il ruolo di Winnie per celebrare i suoi quaranta anni di carriera e il suo straordinario percorso professionale. L’artista descrive con queste parole la sua scelta: “Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo. Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita. Nel 2021 sono ...

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Il Teatro per l’Ucraina: al Tuscany Hall la danza per l’Ukrainian Classical Ballet di Kiev

Oggi e domani due serate di danza al Tuscany Hall di Firenze per il Teatro per l’Ucraina, progetto di solidarietà a sostegno della Ukrainian Classical Ballet di Kiev: decine di artisti e tecnici ucraini che, allo scoppio del conflitto russo-ucraino, si trovavano in tournée e che adesso sono impossibilitati a tornare in patria. L’Ukrainian Classical Ballet di Kiev porterà in scena al Tuscany Hall due grandi classici del balletto come “Il lago dei cigni” e “Giselle”. Entrambi gli spettacoli avranno come solisti le étoiles dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Olga Golitsya e Iurii Kekalo. Legata a Kiev da uno storico gemellaggio, Firenze, attraverso il Tuscany Hall, è stata tra le prime città a dichiararsi pronta a ospitare gli spettacoli del corpo di ballo diretto da Ivan Zhuravlev: cinquanta ballerini e solisti provenienti dall’Opera Nazionale dell’Ucraina Teatro ‘Taras Shevchenko’ di Kiev, dal Teatro dell’Opera e balletto di Odessa, dal Teatro Accademico di Kharkiv e dall’Opera Nazionale di Leopoli. Gli altri otto teatri italiani che sostengono l’iniziativa sono il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Comunale di Lonigo, il Teatro Asioli di Correggio, il Politeama Rossetti di Trieste, il Teatro Tognazzi di Velletri, il Teatro Bellini di Napoli e il Teatro Donizetti di ...

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Danza e psicologia positiva: autonomia, competenza e socialità nella classe di danza

I ballerini sopportano lunghe ore di sforzo fisico, spingono i loro corpi a limiti estremi per migliorare tecnicamente. Il tema della salute e della forma fisica è dunque di centrale importanza per gli insegnanti di danza, tuttavia spesso viene sottovalutato il benessere psicologico che invece gioca un ruolo cruciale nella vita del danzatore. Per questo è importante che il maestro utilizzi la psicologia positiva, una prospettiva teorica e applicativa della psicologia che si occupa dello studio del benessere personale e che travalica la psicologia sportiva. Con la comprensione di alcuni termini chiave e la loro applicazione in classe, i maestri possono insegnare a coltivare una sana motivazione con conseguente aumento dell’autostima dell’allievo. Concentrandosi sui fattori psicologici che sono alla base dell’eccellenza nelle prestazioni, i maestri possono aiutare i loro studenti a raggiungere livelli più alti di realizzazione. Durante le lezioni o i concorsi, i danzatori si confrontano con i loro coetanei. Tale confronto può fungere da motivazione per lavorare meglio, ma può anche creare una pressione psicologica non necessaria, se non addirittura nociva al danzatore e alla sua performance. I problemi psicologici più comuni tra i ballerini includono bassa autostima, elevati livelli di ansia riguardo al proprio corpo e alle ...

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