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Redattori

Giovani autori tornano finalmente in scena e raccontano amore, morte e vita attraverso la danza

Il 25 maggio 2022 nell’ambito di Festival Interplay sarà in scena un imperdibile trittico d’autore. Si comincia alle ore 21.00 con la prima regionale di Gli Amanti di Adriano Bolognino, danzatore per la compagnia Valencia Dancing Forward, Déjà Donné e come freelance con il coreografo Jorge Crecis di cui è assistente all’Università delle arti a Malta. La creazione selezionata per Aerowaves Twenty21 e Anticorpi XL 21 si ispira ai famosi calchi pompeiani intrappolati da pomici e lapilli seguiti all’eruzione del Vesuvio e ritrovati esattamente un secolo fa, nel 1922. L’opera cerca di riportare alla luce la storia che i due amanti vissero prima della loro morte. Alle 21.30, sarà la volta della prima nazionale di Talk About Death di Nan-Hee Yook, una delle coreografe più significative della nuova scena sud coreana. L’opera, che ha ottenuto il secondo posto al concorso internazionale MASDANZA 2021 e al NDA Award 4th Asian MASDANZA Choreographic Competition 2019, affronta il tema del confine tra la vita e la morte e si ispira alla tradizione coreana della cerimonia funebre. Il lavoro usa i movimenti ridotti al minimo per disegnare i pensieri della morte come un mero processo seriale di vite e di esperienze vissute. Conclude la ...

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“Spazio Contemporaneo”: tre serate di danza contemporanea al Teatro Lo Spazio

Tre serate dedicate alla danza contemporanea, al Teatro Lo Spazio: Manuel Paruccini, Direttore Artistico dell’istituzione, in collaborazione con Massimo Zannola, presenta Spazio Contemporaneo, una vetrina dedicata alla danza contemporanea. Un programma che si aprirà il 17 maggio con Clorophilla di Silvia Marti, proseguirà con S’io doglio no è meraviglia di Michelangelo Memeo e AFTER HOURS- Questo immenso non sapere di Paola Campagna il 18 maggio e terminerà il 19 maggio con Imprinting di Davide Romeo. Infine, il 1 giugno il Teatro Lo Spazio ospiterà “La Machinara”, il Contemporary Moviment Contest, con la direzione artistica di Silvia Marti. INFO dal 17 al 19 maggio ore 21.00 Teatro Lo Spazio Via Locri 43, Roma informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149 info@teatrolospazio.it www.giornaledelladanza.com Foto di Roberto Scorta  

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Clima motivazionale: cos’è e perché è così importante

Il ‘clima motivazionale’ è l’atmosfera psicologica che si crea in sala danza o sul palcoscenico. Tutti coloro che sono coinvolti nella lezione contribuiscono al clima motivazionale, tuttavia gli insegnanti hanno la maggiore responsabilità nella creazione di un ambiente sano. Il loro comportamento, infatti, produce un grande impatto sul benessere o sul malessere degli allievi, e di conseguenza sulla qualità del loro lavoro e della loro performance. Se il clima in sala danza enfatizza gli errori degli studenti anziché i loro miglioramenti, i ballerini proveranno più preoccupazione, ansia e agitazione. Il loro livello di concentrazione risulterà inferiore e la loro performance ne risentirà in negativo. Insegnanti e coreografi quindi dovrebbero enfatizzare le qualità e i miglioramenti seppur minimi dei loro ballerini. Dovrebbero gratificare i loro sforzi e il loro impegno, anche quando la tecnica non è perfetta, perché lo diventerà con l’allenamento e lo studio. Dovrebbero dirigere la loro attenzione alla passione per l’intero processo di apprendimento dei loro studenti piuttosto che il risultato finale. Un clima che punta alla collaborazione e al riconoscimento delle capacità del singolo allievo susciterà un maggiore coinvolgimento dell’allievo, ne stimolerà creatività e fiducia in se stesso, e ridurrà il senso di ansia. I metodi di ...

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“Contemporanea 2022”, al Menotti di Milano l’arte in tutte le sue forme

“Contemporanea 2022”, un festival dedicato alla creatività giovanile che coinvolgerà diversi linguaggi artistici: teatro, danza, musica, arte visiva, comicità d’autore, cinema, filosofia.  Una nuova esperienza che ci porterà ad esplorare l’Arte nelle sue molteplici forme, al teatro Menotti dal 18 maggio al 26 giugno. Fusioni di stili e generi con l’obiettivo di scoprire e favorire giovani artisti emergenti e promuoverne il lavoro sulla scena artistica contemporanea nazionale. Il festival si svolgerà nei vari spazi del teatro Menotti da metà maggio a metà giugno in tutto l’arco della giornata. Sarà un mese dedicato alle nuove sensibilità della scena ed al ricambio generazionale con molte proposte inedite presentate in prima assoluta e progetti e modalità innovative anche dal punto di vista creativo. Il 17 maggio dalle ore 18 le porte del Teatro Menotti si apriranno al pubblico per una grande festa di inaugurazione della Rassegna Contemporanea 2022, con momenti di spettacolo, intrattenimento e un aperitivo con gli artisti in scena. INFO www.teatromenotti.org www.giornaledelladanza.com Foto di Sara Meliti

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Dance On Ensemble celebra l’eccellenza artistica dei danzatori over 40, perché la danza non ha età

Il 12 e 13 maggio 2022, a Triennale Milano Teatro di Milano sarà in scena in prima italiana la compagnia berlinese Dance On Ensemble con quattro intense coreografie, Deep Song + Everything / Nothing, Works in silence, Marmo, ideate da tre diversi coreografi. Dance On Ensemble è stata fondata nel 2015 ed è attualmente diretta dal danzatore americano Ty Boomershine. La compagnia si pone il fine di esplorare il rapporto tra danza ed età, sia sul palcoscenico che nella società e di celebrare l’eccellenza artistica, l’esperienza e il carisma dei ballerini dai 40 anni in su, perché la danza non ha età. Dance On Ensemble sta quindi sviluppando un repertorio di opere contemporanee rivoluzionarie che creano una solida base per un futuro repertorio ricco e ambizioso per i danzatori non più giovanissimi. Nel 2016, infatti, grazie ai finanziamenti di Europa creativa, la compagnia ha lanciato un progetto di cooperazione su larga scala dal titolo Dance on, Pass on, Dream on, (Continua a ballare, Passa oltre, Continua a sognare), che riunisce nove organizzazioni di otto paesi europei che affrontano il ‘problema’ dell’età nel settore della danza. Lo spettacolo proposto a Milano rimette in scena lavori iconici reimmaginati attraverso il linguaggio unico ...

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Asimmetria, preferenze laterali e versatilità artistica del danzatore

Nell’attuale attenzione al benessere del danzatore, si presta sempre maggior considerazione al fornire un allenamento sicuro ed efficace che aiuti a formare un ballerino fisicamente e psicologicamente equilibrato. Per raggiungere questo obiettivo è necessario valutare il grado di asimmetria strutturale e funzionale dell’allievo, le sue ‘preferenze laterali’ nell’eseguire determinati passi o routine e la possibilità di intervenire su tali preferenze. Alcuni dei principali requisiti tecnici di un danzatore sono: stabilità statica e dinamica, il più delle volte su una sola gamba; una buona gamma di movimento nelle articolazioni per creare una linea estetica; forza delle gambe per i salti; capacità di eseguire pirouette e giri in modo efficiente. In un mondo ideale, i ballerini sarebbero totalmente equilibrati nella loro conformazione fisica e nella formazione tecnica. Sarebbero in grado di eseguire qualsiasi passo allo stesso modo su entrambe le gambe e su entrambi i lati, e quindi fornire al coreografo uno strumento simmetricamente bilanciato. In realtà, è più probabile che un ballerino possieda una struttura corporea asimmetrica, una preferenza per eseguire specifiche abilità su una gamba o un lato, e una tecnica funzionalmente asimmetrica. Come esseri umani, tutti noi abbiamo una preferenza per la mano e il piede che usiamo maggiormente ...

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Il viaggio onirico e surreale di “Prometeo?” in scena al Teatro Vascello

Al Teatro Vascello va in scena Prometeo?, con Lorenzo Covello: un viaggio onirico e surreale fatto di corpo e immagini, di manipolazione di oggetti e spazio con scenografie che raccontano ed ingannano. Un Prometeo, un uomo, che non sa, ma che lotta per sapere, alla ricerca di un senso, alla ricerca dell’umano che c’è nel dio e del divino che c’è nell’uomo. Dall’immobilità, dalla perfezione, si crea un’increspatura, un’imperfezione, quindi la vita che come una valanga cresce, senza controllo, come le nostre vite che al di là delle scelte che prendiamo intraprendono direzioni che non avremmo mai immaginato. La storia di Prometeo quindi come la storia di una scelta, della solitudine eroica in cui ci troviamo al momento di prenderla, l’ignoto su cui ci affacciamo, al cui interno si celano a volte successi, a volte fallimenti e altre volte semplicemente niente. INFO 29 aprile ore 21.00 30 aprile ore 19.00 Teatro Vascello Via G.Carini 78 Roma Teatrovascello.it www.giornaledelladanza.com

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La danza e l’arte non sono emanazione di un governo, sono patrimonio dell’Umanità

A seguito della guerra iniziata di recente, il governo ucraino ha preso una decisione shock: i ballerini delle compagnie ucraine non possono danzare autori russi pena licenziamento o addirittura l’arresto per tradimento. Vengono così demonizzati geni del calibro di Pëtr Il’ič Čajkovskij e i loro capolavori che non sono emanazione di un governo, bensì patrimonio dell’Umanità, eredità artistiche, storiche e culturali appartenenti a tutti gli uomini e le donne del pianeta. Cancellare o limitare l’esibizione di opere come Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci e La bella addormentata equivale a cancellare le radici stesse del balletto. Il divieto imposto dal governo ucraino, incomprensibile, impoverisce i teatri, la danza e assesta un grave colpo all’arte. L’arte rappresenta il miracolo dell’intelligenza e del pensiero umano ed è la base della cultura, delle conoscenze e del progresso. In ogni sua manifestazione, essa permette all’uomo di manifestare la propria interiorità, di condividerla e di creare un potente e profondo canale di comunicazione. E forse è proprio questo che spaventa. Nell’arte risiedono l’identità, le capacità, l’espressione di sé come persone e come comunità, le memorie del passato, l’evoluzione e la proiezione verso il futuro. Eliminarla o limitarla significa ridurre i popoli e gli individui a meri ...

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Nuovo approccio alla formazione nella danza: dall’addestramento all’educazione

Tradizionalmente, l’approccio alla formazione nella danza è stato impostato su una prospettiva gerarchica e centrata sull’insegnante. Il maestro è sempre stato percepito come fonte primaria di conoscenza, da lui gli allievi imparano attraverso l’imitazione e il rispetto scrupoloso delle istruzioni ricevute. La padronanza fisica e tecnica viene raggiunta attraverso la ripetizione degli esercizi e delle routine, e gli obiettivi vengono spesso definiti in termini di realizzazioni fisiche ideali, ad esempio, i famosi 180 gradi dell’en dehors, soprattutto nel balletto. Non ci sono dubbi, numerosi ballerini eccellenti sono nati da questo sistema di allenamento che tuttavia contiene inconvenienti non trascurabili. La formazione centrata sul ruolo dell’insegnante, infatti, incoraggia gli studenti a equiparare l’apprendimento della tecnica unicamente all’acquisizione di abilità fisiche. In effetti, l’insegnante è un professionista e l’allievo un apprendista, ma questo modello educativo limita la danza stessa perché fa si che il danzatore si concentri soltanto sui risultati. I ballerini formati in questo modo sono generalmente motivati dal desiderio di approvazione esterna, e spesso diventano allievi passivi eccellenti nel seguire le istruzioni, ma carenti di consapevolezza e motivazione. L’arte matura richiede coscienza e conoscenza di sé, e capacità di collaborazione creativa. Porre l’enfasi unicamente sull’obbedienza, sull’imitazione e sulla sottomissione,  conduce a ...

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“L’heure exquise”: Alessandra Ferri e Thomas Whitehead al Piccolo Teatro Strehler

  Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie – la ballerina “âgée” immaginata nel 1998 da Maurice Béjart – che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi di giorni felici. Willy, impersonato da Thomas Whitehead, è un ex-partner di Lei, sommersa qui non dalla famosa collina di sabbia, bensì da una montagna di vecchie scarpette da punta. È un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, dopo Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita. Ferri sarà in scena al Teatro Piccolo Strehler di Milano dal 20 al 22 aprile. INFO Dal 20 al 22 aprile Piccolo Teatro Strehler Largo Greppi – M2 Lanza Milano   www.giornaledelladanza.com Foto di Silvia Lelli

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