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Redattori

Danza e psiche: quale relazione?

Tutte le discipline che richiedono movimento fisico generano risultati immediati ma momentanei e non conducono a una trasformazione profonda ed emozionale, in quanto il loro effetto svanisce rapidamente con conseguente perdita dei benefici ottenuti. La danza va oltre, non è semplicemente attività fisica, espressione artistica o un sistema di comunicazione non verbale. Danzare rappresenta un raffinato strumento di benessere psicologico che interviene contemporaneamente su vari livelli, individuale, psichico e sociale. Generalmente, quando ci dedichiamo ad attività piacevoli, prendiamo consapevolezza di quanto esse influiscano positivamente sul nostro vissuto psicologico, lo stress si riduce, ci distraiamo dai pensieri negativi e nel complesso siamo più sereni e bendisposti verso gli altri. Tali attività contribuiscono dunque al processo di formazione della nostra identità che si articola in quattro componenti: identificazione, individuazione, imitazione e interiorizzazione. Nel primo caso, il soggetto ricerca il senso di appartenenza alla collettività con figure rispetto alle quali si sente uguale e con le quali condivide alcune caratteristiche. Nell’individuazione, al contrario, il soggetto fa riferimento alle peculiarità fisiche, morali e socio-familiari che lo distinguono dagli altri. Attraverso l’imitazione, l’individuo riproduce consciamente o inconsciamente alcuni modelli comportamentali dell’ambiente in cui si trova. Infine, tramite l’interiorizzazione, il soggetto crea un’immagine precisa di sé ...

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Margot Fonteyn la prima ballerina assoluta partner di Rudolf Nureyev

Margot Fonteyn  consegue brillanti risultati per la grazia e per l’eleganza messe a servizio dell’impareggiabile senso artistico in tutti i ruoli interpretati. Indimenticabile partner di Rudolf Nureyev. Margaret Evelyn Hookham, il vero nome di Margot Fonteyn, ha genitori inglesi ed irlandesi, ma è figlia illegittima dell’uomo d’affari brasiliano Antonio Fontes. All’inizio della sua carriera, Margaret trasforma il cognome Fontes in Fonteyn e il nome Margaret in Margot, da qui il nome d’arte, rivelatosi fortunatissimo per la raffinata ballerina inglese. La Fonteyn studia danza a Londra. A 14 anni supera un’audizione per il Vic-Wells-Ballet, il futuro Rojal Ballet. Nel 1935 Margot Fonteyn diventa la star della compagnia e la musa ispiratrice di tanti balletti del coreografo Sir Frederick Ashton: “Ondine“, “Daphnis and Chloe” e “Sylvia”. Rimane nella storia la sua interpretazione, a 26 anni, di Aurora ne “La bella addormentata” di Cajkovskij.  Rudolf Nureyev, il partner di Margot Fonteyn: un binomio intenso e struggente Tra Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn c’è un’alchimia unica, i due formano una coppia di ballerini affascinanti. Nel 1961, il ballerino russo è in tournée per la prima volta in Europa con il Balletto “Kirov”. Proprio in quel frangente chiede asilo politico alla Francia e abbandona l’Unione ...

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L’influsso positivo nella danza sull’inquietudine dell’età adolescenziale

Negli articoli precedenti abbiamo parlato dei benefici della danza nell’infanzia, nell’età scolastica e in quella adulta. Oggi vedremo come la danza influisca positivamente anche su un’altra fase della vita particolarmente critica, ossia l’adolescenza. Il periodo adolescenziale rappresenta una transizione tra la fanciullezza e la maturità, durante il quale avvengono numerosi cambiamenti fisici e psicologici che possono provocare confusione e smarrimento. Gli adolescenti, infatti, acquisiscono nuovi ruoli e responsabilità all’interno del contesto sociale in cui vivono, trovandosi al contempo a dover strutturare la propria specifica identità. In seguito ai cambiamenti fisiologici, psicologici e sociali, durante l’adolescenza possono verificarsi comportamenti impulsivi, in quanto la maturazione delle aree cerebrali, in particolari quelle prefrontali deputate al controllo degli impulsi e all’inibizione dei comportamenti, avviene con tempistiche differenziate e disomogenee. Molti adolescenti quindi provano emozioni contrastanti spesso causa di bassa autostima, scarsa fiducia in se stessi e in alcuni casi addirittura di depressione, irrequietezze che i numerosi benefici offerti dalla danza possono alleviare. Dal punto di vista prettamente fisico, la danza migliora postura, tono muscolare, equilibrio e resistenza, arrivando perfino ad arginare problemi all’apparato vestibolare o encefalico, grazie all’allenamento che permette ai ballerini di piroettare senza provare vertigini. La danza inoltre attiva la parte del ...

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Maria Taglioni: la prima ballerina romantica per la quale fu creato il tutù

Maria Taglioni nasce a Stoccolma nel 1804. E’ considerata la prima grande ballerina romantica di tutti i tempi. Maria è la protagonista indiscussa del balletto romantico e per lei il pittore Eugene Lamy crea il tutù, un costume leggero e vaporoso, con il sottogonna bianco, che sarebbe poi diventato l’emblema della ballerina romantica. Maria Taglioni riscuote un successo mondiale grazie alla sua enfasi sentimentale e il tecnicismo che ne accentua la componente emotiva. Lo stile romantico infatti è caratterizzato da movimenti dolci, braccia curve ed un’accentuata inclinazione in avanti del busto. Questo dona alla danzatrice un aspetto morbido e leggero. Il movimento delle gambe diviene più elaborato, elevando il livello tecnico. Il periodo romantico nel balletto inizia intorno al 1830, seguendo di poco il movimento romantico nell’arte e nella letteratura. Come in questi due movimenti, anche nel balletto romantico è presente una forte caratteristica conflittuale tra uomo e natura. I balletti romantici sono generalmente suddivisi in due atti. Il primo rappresentato alla luce del giorno e associato alla realtà; il secondo invece ha luogo di notte, in un mondo sovrannaturale, dove solitamente si svolge un finale tragico. L’epoca romantica ha accentuato il ruolo della ballerina. La protagonista femminile è divenuta la componente ...

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Prima assoluta di “The Other Side” questa sera su Rai5

Quattro linguaggi si incontrano, e offrono il proprio contributo ad una creazione time & site specific, nata al tempo dell’isolamento, ma diventata via via un cantiere di ricerca articolato e complesso. Una storia (di Simone Giorgi) di solitudini che si rincorrono da una parte all’altra delle pareti, sul filo di grandi brani di repertorio (Ludwig van Beethoven) o di musiche scritte per l’occasione da Fabio Massimo Capogrosso. Ecco lo spunto per la ricerca coreografica di Saul Daniele Ardillo intorno al corpo di danzatori, che sono isolati da un’epidemia nella primavera del 2020, ma potrebbero esserlo in qualsiasi primavera della loro (e nostra) vita. Sotto lo sguardo e al ritmo del montaggio di Valeria Civardi. Con le suggestioni di un’opera pittorica di Luisa Rabbia, evocativa e materica al tempo stesso. La Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto di Reggio Emilia e La Toscanini di Parma lavorano insieme nei mesi di maggio e giugno per una “(video)creazione musicale e coreografica” con i danzatori della compagnia e i musicisti della Filarmonica Arturo Toscanini. Questa nuova “creazione a distanza” parte dall’esperienza di 1 meter CLOSER, prodotta in aprile e presentata da RAI 5 nella Giornata mondiale della danza, il 29 aprile.vStavolta però il gioco ...

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Danza e disabilità: il corpo protagonista oltre gli stereotipi

Come tutte le arti, la danza è espressione intima del nostro essere, della nostra creatività, un mezzo di comunicazione che ci permette di raggiungere gli altri e di raccontarsi attraverso il movimento. Pur puntando al raggiungimento dell’eccellenza fisica e gestuale, la danza ci insegna anche a riconoscere e accettare i nostri limiti, basandosi su un presupposto fondamentale: il corpo ideale non esiste, come non esiste la perfezione. La disabilità è una condizione invalidante che implica la riduzione dell’autonomia e della capacità d’interazione con l’ambiente del soggetto che ne è affetto. Fortunatamente, negli ultimi quaranta anni il mondo della disabilità ha vissuto trasformazioni che hanno generato un notevole progresso quanto a servizi, integrazione e gestione dei pregiudizi. Tale evoluzione ha condotto all’inserimento sociale dei portatori di handicap, consentendo loro di migliorare una condizione di vita svantaggiata rispetto al resto della società cui appartengono. La danza è stata orgogliosamente parte integrante di questo processo di trasformazione, ha svolto un ruolo essenziale non soltanto nel miglioramento dello standard di vita dei soggetti disabili, ma anche nell’aiutare tutti gli altri a scoprire affinità e modi di esprimersi comuni, seppur nella diversità. Danceability nasce negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’90, grazie alla volontà ...

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Al via Nervi 2020, Festival Internazionale del Balletto e della musica

Con tre prime assolute e un’anteprima nazionale il Festival Internazionale del Balletto e della Musica-Nervi 2020 ritrova l’alto profilo che appartiene alla storia della manifestazione, nata nel 1955 e tra le più importanti nell’Italia del dopoguerra. Inaugurazione venerdì 17 luglio, nella cornice suggestiva dei Parchi di Nervi, con la prima delle tre novità assolute: Duets and Solos, spettacolo in cui étoiles internazionali si esibiscono in assoli e passi a due su musiche eseguite dal vivo da due interpreti di prima grandezza, il violoncellista Mario Brunello e la pianista Beatrice Rana. Il tutto nel rispetto rigoroso delle norme anti-Covid: i duetti saranno danzati da coppie di ballerini che sono coppie anche nella vita. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Ravenna Festival. Mercoledì 29 luglio, la seconda prima assoluta, Love, protagonista Eleonora Abbagnato, étoile all’Opéra di Parigi e icona della danza classica, regia e coreografie di Giuliano Peparini, uno dei coreografi di punta del momento. Sabato 1 agosto, un’anteprima nazionale, che debutterà in prima assoluta al Festival di Spoleto il 28 agosto: Le creature di Prometeo/Le creature di Capucci, azione scenico-coreografica sull’unica partitura per balletto composta da Beethoven, in omaggio al 250° anniversario della nascita del grande compositore, con i ...

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Danza e sviluppo cognitivo-comportamentale infantile

Nello sviluppo psicofisico ed educativo dei bambini, l’attività artistica gioca un ruolo più importante di quanto si pensi. Da un lato, stimola l’apprendimento di altre materie, come la lettura o la matematica, dall’altro, favorisce la maturazione delle capacità motorie, dell’interazione sociale, della comunicazione non verbale e della percezione, il processo attraverso il quale riconosciamo, organizziamo e diamo un significato alle sensazioni che derivano dagli stimoli ambientali. La prima infanzia è il periodo ideale per apprendere le diverse discipline artistiche, perché questa fase della vita coincide con una maggiore capacità di assorbire nozioni e sviluppare competenze. In particolare attraverso la danza e l’espressione corporea, i bambini esternano pensieri, sentimenti e sogni, e trovano un prezioso mezzo comunicativo con gli adulti e i coetanei, e un forte stimolo della loro intelligenza emotiva, che consiste nella capacità di riconoscere, comprendere e conseguentemente gestire le emozioni proprie e altrui. I bambini imparano a interpretare il mondo che li circonda, a trovare la loro posizione all’interno della società e a sviluppare la capacità di multitasking positivo, conseguenza inevitabile del contesto sociale e culturale attuale. La ripetizione dei passi aumenta la prontezza mentale, l’apprendimento dei movimenti e gesti del corpo aiuta i bambini ad assorbire più ...

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Francesco Imperatore: “Le mie punte autografate a sostegno di Telethon” [INTERVISTA ESCLUSIVA]

Possono delle punte decorate e autografate dai più prestigiosi danseurs mondiali sostenere la ricerca scientifica? Accade questo grazie al talento ed alla creatività di Francesco Imperatore, poliedrico artista napoletano con un importante passato da danzatore classico. Il creativo dal 2013 realizza le originali punte decorate e autografate dai grandi nomi della danza. Le scarpette sono state messe persino in beneficenza a favore della Fondazione Telethon. Imperatore è stato ballerino solista stabile del Teatro San Carlo dal 1985 al 2013.  Nel 1994 ha intrapreso l’attività di coreografo, partecipando ad alcuni concorsi nazionali ed  ha vinto numerosi premi tra cui il Festival delle Arti di Bologna nel 2007. Dal 2015 è ideatore e direttore artistico della prestigiosa rassegna l’ “Abella Danza”, un festival con stage di danza, concorsi, gala e premiazioni che si svolge nell’Anfiteatro Romano di Avella e che questo anno giunge alla 5° edizione. Dal 1986, è insegnante presso la scuola “Spazio Danza” di San Gennaro Vesuviano, dove si sono formati numerosi ballerini famosi, tra cui Giovanna Civitillo, la moglie di Amadeus. Intervista esclusiva del Giornale della Danza a Francesco Imperatore Come nasce l’idea delle scarpe da punta firmate? Nel 2013 concludo la carriera di ballerino solista interpretando il “Don Chischotte” ...

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Stili di danza differenti rivelano le personalità dei danzatori

Come sappiamo, la danza è parte integrante dell’interazione sociale tanto quanto il linguaggio, ed è dunque un mezzo efficace per vivere, comunicare e talvolta riconoscere le proprie emozioni. Numerosi psicologi sostengono che il modo in cui gli individui ballano sia un forte indicatore della loro personalità, influenzata anche dalla genetica e da fattori ormonali. In altre parole, quando un ballerino danza, scopre e rivela moltissimo di sé. Recenti studi condotti sui danzatori e sulle loro interazioni tra loro, la musica e il movimento, hanno confermato che la scelta tra i diversi stili di danza rivela la differenza nelle personalità. Solitamente chi predilige il balletto è incline alla metodicità, è dedito al lavoro e all’allenamento e fortemente motivato ​​ai risultati ed è capace di grande concentrazione. A orientarlo verso tale scelta, tuttavia, è anche un innato bisogno di sicurezza, che trova soddisfazione nei canoni ferrei che regolano la tecnica del balletto classico. Chi opta per la danza moderna, seppur reduce da una rigida impostazione classica e in possesso di una personalità precisa e schematica, ricerca invece maggiore libertà espressiva e comunicativa. Il ballerino moderno manifesta la sua necessità di autonomia, che rimane tuttavia inserita all’interno della cornice della danza classica, madre ...

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