Il termine disciplina deriva dal latino ‘disco’, ossia ‘apprendo, imparo’ e può essere definita come l’atto dell’apprendere e di riflesso dell’insegnare. In senso generale, la disciplina trova applicazione in rapporto all’educazione, alla scuola, ma anche all’arte.
Si ritiene che la creatività insita nelle forme d’arte, inclusa la danza, sia puramente spontanea. Disciplina e creatività dunque sono spesso considerate come opposte.
In realtà, la vera espressione creativa richiede ordine, concentrazione, determinazione, studio e pratica. La disciplina infatti permette alla libertà di fiorire, guida gli artisti verso la loro realizzazione e svolge un ruolo fondamentale nello ‘sbloccare’ la creatività. Bilanciando struttura e flessibilità, essa conduce a risultati soddisfacenti perché stimola l’artista a trasformare le idee grezze in arte.
Nel campo della danza, il progresso creativo e il successo avvengono quando i ballerini lavorano con costanza, anche quando non si sentono ispirati.
La disciplina crea dunque le fondamenta della libertà creativa, ma non implica rigidità, perché la flessibilità è fondamentale per l’ispirazione e l’espressione della propria arte. Essa non limita la creatività e l’emozionalità insite nella danza e richieste al danzatore, al contrario, fornisce il sostegno di cui il ballerino ha bisogno per esprimersi al meglio.
La pratica costante genera padronanza, sicurezza, forza e permette di liberare la creatività in maniera funzionale. La libertà senza disciplina infatti porta a sforzi dispersivi, mentre la disciplina senza libertà soffoca la crescita.
La chiave dunque è l’equilibrio.
L’autodisciplina è il secondo passo, l’evoluzione della disciplina stessa. È essenziale e produttiva, soprattutto se sviluppata e coltivata fin da piccoli, come avviene nei corsi di danza. Non solo giova alla performance del danzatore, ma si ripercuote anche nel quotidiano, aumentando la capacità organizzativa, stimolando la motivazione e garantendo il successo non solo sul palcoscenico, ma in tutti gli ambiti dell’esistenza.
Stefania Napoli
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