In scena dal 12 al 15 novembre al Carlo Felice di Genova la compagnia del Béjart Ballet Lausanne, con un programma misto che omaggia il grande coreografo fondatore della compagnia, Maurice Béjart, attraverso i suoi più noti successi, ma che non dimentica il presente della compagnia, un presente che dal 2007 è rappresentato da Gil Roman che porta anche a Genova una delle sue coreografie.
In programma infatti sono Il mandarino meraviglioso, ispirata a Béjart dall’opera (o pantomima) di Bartòk, che narra di una ragazza e del suo fascino sfruttato da dei banditi, e completata da ispirazioni cinematografiche riprese dal coreografo dai film di Fritz Lang. E il celeberrimo Bolero, così celebre che ormai dire “Bolero di Ravel” è scontato quanto dire “Bolero di Béjart”: una coreografia che come la musica che l’accompagna è molto nota eppure ogni volta nuova, nella sua personificazione di melodia e ritmo e nella resa visiva e viva di un rito, un rito sacro della primavera, probabilmente. Ma anche una coreografia versatile, che nell’assolo può essere interpretata sia da un uomo che da una donna: e sarà una splendida ballerina a interpretarlo nella replica del 14 novembre alle 20.30: Diana Vishneva, interprete di formazione classica di grande versatilità e curiosità, per la quale ha creato anche Carolyn Carlson, ad esempio.
A completare il trittico della serata Syncope di Gil Roman, che parte dalla musica sincopata per chiedersi cosa immagina il cervello umano durante quei secondi in cui a suonare una musica sincopata è il cuore: sarà una memoria o una creazione artistica, quella che si ricorda poi?
Di certo la compagnia non può smettere di ricordare il repertorio di Béjart, senza perdere di vista il proprio futuro coreografico, nel segno del grande maestro e dei suoi successori.
ORARI&INFO:
Serata Béjart Ballet Lausanne
Dal 12 al 15 novembre,
Teatro Carlo Felice, Passo E.Montale, Genova
www.carlofelicegenova.it
Greta Pieropan
Foto: V. Lacaze, P. Pache
www.giornaledelladanza.com