Lavoro in Italia, in Europa con il pensiero sempre sulla stessa preoccupante e complicata situazione . Ogni giorno l’incertezza di un futuro che non possiamo più configurare ci prende e diminuisce la speranza di ricominciare.MA IO NON MOLLO! Mi piacerebbe conoscere un quadro d’insieme per poter iniziare a redigere un programma condiviso e collaborativo, senza egoistiche pratiche personali.Le scuole di danza sono la prima stratificazione di un tessuto che prepara i giovani per conoscersi attraverso lo studio e raggiungere poi le grandi accademie, i palcoscenici, il loro futuro lavoro. Non possiamo essere dimenticati!!! Chiedo quindi a chiunque stia a cuore questa passione, che non è un passatempo ma un mestiere, di riconoscerne l’importanza all’interno del tessuto sociale che rappresenta. Slogan e messaggi di speranza sembrano inascoltati, UNENDOCI potremmo diventare un’unica forza, però, rinunciando al continuo competere che in questo momento è solo “ridicolo”!TUTTI NOI ABBIAMO IDEE O RISORSE PER TROVARLE, QUINDI METTIAMOCI A DISPOSIZIONE DI “TUTTI NOI”. Ciro Venosa www.giornaledelladanza.com
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