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Alla ricerca di sé e del proprio posto nel mondo con “Diario di un brutto anatroccolo” di Factory Compagnia transadriatica e Tir Danza

Il 22 gennaio 2017, il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno (BO) ospita Factory Compagnia transadriatica e Tir Danza, con Diario di un brutto anatroccolo, regia di Tonio De Nitto, coreografie di Annamaria De Filippi, musiche originali di Paolo Coletta. La compagnia salentina Factory svolge prevalentemente attività di produzione e realizzazione di progetti artistici e di cooperazione internazionale, organizzazione di rassegne, conduzione di laboratori teatrali e di progetti di teatro sociale all’interno della casa circondariale di Lecce. Tra le sue opere più apprezzate, Sogno di una notte di mezza estate e Romeo e Giulietta di William Shakespeare, e Cenerentola che hanno portato la compagnia a riscuotere grande successo di critica e di pubblico in Italia e all’estero. Ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, Diario di un brutto anatroccolo nasce dalla collaborazione tra Factory e Tir Danza (organismo di produzione modenese che opera nel campo della danza contemporanea di ricerca e d’autore), coniugando teatro e danza con l’intento di parlare di diversità e integrazione attraverso un linguaggio semplice ma suggestivo e intenso, il diario di un piccolo cigno creduto anatroccolo, che cerca se stesso attraverso le varie tappe della vita, come narrato da Andersen. Si tratta di un ...

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“La Tempesta” di Domenico Iannone: una riscrittura moderna del capolavoro shakespeariano

“La Tempesta” di Domenico Iannone: una riscrittura moderna del capolavoro shakespeariano

Per il Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Bari, il DAB17, con la collaborazione di Domenico Iannone, direttore artistico e coreografo della Compagnia di Balletto Altradanza, nell’ambito della rassegna “Esplorare_generazione contemporanea” inaugura la stagione, in occasione del quarto centenario della scomparsa di William Shakespeare, con La Tempesta, regia e coreografie di Domenico Iannone, musiche di Grazia Bonasia, drammaturgia di Cinzia Mela. Interpreti: Orazio Caiti (Prospero), Claudia Gesmundo (Miranda), Enrica Mongelli (Calibano), Donato Barile (Ferdinando), Vera Sticchi (Ariel); Vittoria Didonna (Soprano); Domenico Masiello (I violino); Eliana De Candia (II violino); Vincenzo Longo (Viola e Violoncello). Opera profondamente caratterizzata dalle forti personalità dei protagonisti è di espressa decisione portarla in scena da Domenico Iannone nel cartellone DAB17. La ricerca testuale e musicale ha dato come frutto un progetto concentrato sui personaggi di Prospero, Miranda, Calibano, Ferdinando e Ariel. Tematiche approfondite sono le ragioni e le credulità divinatrici. La libertà dell’umano pensiero e la costrizione al potere. Gli estremi e assoluti sentimenti umani nei quali lo scrittore inglese, concentra l’attenzione del lettore e su di essi il dramma. Caratteristiche peculiarità del drammaturgo inglese che “scava” nei suoi personaggi mettendo a nudo le reali e intrinseche debolezze degli animi. Dal punto di vista coreografico, ...

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Il Balletto di Torino racconta Chopin al Teatro Camploy di Verona

Il 13 gennaio continua la rassegna di danza al Teatro Camploy di Verona, che inaugura la sezione danza in abbonamento con il Balletto di Torino in una coreografia di Marco de Alteriis su musiche di Frédéric Chopin, intitolata appunto In Chopin. In Chopin è una creazione per i sei danzatori del Balletto Teatro di Torino (Wilma Puentes Lina-res, Julia Rauch, Viola Scaglione, Marco De Alteriis, Axier Iriarte e Agustin Martinez), nel comporre la coreografia Marco De Alteriis contrappone alle note di Chopin tecnica contemporanea graffiante, dove i danzatori lasciano esprimere il loro sentire attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento, facendosi trasportare in una dimensione immaginaria che sta al di sopra del rapporto pubblico/artista. La coreografia parla di storie d’amore ma anche di solitudine, voglia di cercarsi e di scoprirsi: gli sguardi, gli abbracci, la musica accompagnano i danzatori a vivere realmente quello che accade in scena. Per una serata alla scoperta dei sentimenti in danza, sulle meravigliose note di Chopin. Fondato da Loredana Furno nel 1979, il Balletto Teatro di Torino vanta oltre 35 anni di attività continuativa, ed è attualmente una formazione composta da sei/otto danzatori che provengono da esperienze importanti a livello internazionale che, con crescente successo, ...

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“Cenerentola” de La Classique a Bologna. Ed è subito incanto!

“Cenerentola” de La Classique a Bologna. Ed è subito incanto!

  Sulla scia delle magiche atmosfere festive, anche il mondo della “bella danza” delizia i palcoscenici di molti teatri italiani portando in scena capolavori ballettistici di altissima risonanza, come ad esempio nel caso del Teatro Il Celebrazioni di Bologna che il prossimo 22 gennaio alle ore 18 presenta nel proprio cartellone la Cenerentola del Balletto di Mosca “La Classique”. Nonostante la marcata connotazione russa della compagnia performante – diretta da Elik Melikov e riconosciuta dal Dipartimento della Cultura della Città di Mosca (Moskoncert) – la produzione italiana dell’opera è affidata a Mauro Giannelli, operatore nel settore della danza dal 1983. Le intramontabili note del celeberrimo compositore Sergej Sergeevič Prokof’ev sono impreziosite dalle coreografie di Rostislav Zakharov, che compongono il balletto di tre atti basato sul libretto di Nikolai Volkov ispirato dalla famosa fiaba di Charles Perrault. La romantica partitura fu composta da Sergej Prokofiev che nel 1945, anno del debutto al Teatro Bolshoi di Mosca, dichiarò: «Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l’amore poetico tra lei e il Principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo ...

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Diego del Morao e il suo flamenco infiammano il Teatro Vascello

Il ritorno del  vero Flamenco a Roma: un viaggio intenso in Andalusia tra ritmi gitani, baile e virtuosisimi chitarristici. Tutto questo grazie all’autentica leggenda nel panorama del flamenco contemporaneo, Diego del Morao che proprio questa sera sarà in concerto al Teatro Vascello di Roma con la sua compagnia flamenca composta da Pepe del Morao, Ane Carrasco, Moloko Soto, Gema Moneo. Figlio di Moraito Chico – tra massimi esponenti del  flamenco in Spagna –  ha collaborato più volte di Paco De Lucia, Niña Patori, José Mercé per poi vincere nel 2012 il Grammy Award con il suo disco Entre 20 Aguas. Il flamenco di Diego non accetta facili descrizioni… è profondamente radicato nel tempo, intriso di sensualità, di ritmi gitani e tradizione ma allo stesso tempo proiettato verso il futuro del flamenco. Ad aumentare la spettacolarità del concerto è la bailaora  Gema Moneo, nota per la sua per la sua eleganza, tecnica impeccabile, grande capacità espressiva, impeto e visceralità  gitana.  Inizia a ballare a soli quattro anni fino ad arrivare ad esibirsi in tutto il mondo con le maggiori compagnie flamenche e i più importanti chitarristi dalla Bienal di Siviglia al Festival del Flamenco di Londra, fino ad arrivare a ballare ...

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Ogni stile è un arricchimento: intervista a Greta Dato

Greta Dato è nata a Biella, in Piemonte, nel 1993. Attualmente è Solista presso la Compagnia del Balletto al Staatstheater di Cottbus in Germania. Ha iniziato la sua formazione coreutica all’età di cinque anni nella scuola “Mania Danza” spaziando in un vasto repertorio di stili, che vanno dal classico al contemporaneo, dal moderno alle danze caraibiche e all’hip hop. Per tre volte di fila ha vinto il titolo di Campionessa Italiana nelle discipline di Salsa, Merengue, Mambo e Hip Hop. In seguito ha studiato con il docente di danza classica Ludmill Cakalli presso l’Accademia di Musica e Arte Show di Milano. Successivamente è stata ammessa alla Scuola del Balletto di Toscana sotto la direzione di Cristina Bozzolini, perfezionandosi nelle discipline classico, moderno e contemporaneo.  La sua prima apparizione allo Staatstheater Cottbus avviene nel 2013, come ospite nel ruolo di Giulietta in “Romeo e Giulietta” su coreografia di Ralf Rossa e nell’estate dello stesso anno è stata impegnata presso l’Arena di Verona. Dal 2014 è fissa alla Compagnia tedesca diretta da Dirk Neumann. Si è fatta altresì notare nel ruolo di Odette nel balletto “Schwanenseele” di Gundula Peuthert e in qualità di solista nella serata di Uwe Scholz e Nils Christe ...

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L’immortalità conferita dalla fama di “Giulietta” con la Ferri

Alessandra Ferri è ritornata trionfalmente a calcare le scene del tempio del Piermarini – la Scala di Milano – nel suo ruolo d’elezione “Giulietta” regalando un’eccezionale rientro, al pubblico scaligero, che l’aveva salutata nel lontano 2007, quando l’étoile, aveva deciso di abbandonare le scene artistiche interpretando con grande maestrìa “La Dame aux camélias” di John Neumeier e che ora, ha chiuso il 2016 dando nuovo impulso, speranze e beneauguranti auspici all’arte tersicorea, riabbracciando nuovamente Milano con una sola attesissima recita accanto ad Herman Cornejo (principal all’American Ballet Theatre) e al Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nella storica coreografia di Kenneth MacMillan. Un evento sottolineato da manifestazioni imponenti di giubilo e di approvazione entusiastica a corona di un riconoscimento unanime.Alessandra Ferri ebbe modo di affermare che “Giulietta è il suo ruolo eterno”. Infatti lo danzò la prima volta alla tenera età di 19 anni con il Royal Ballet di Londra e oggi, a 53 anni compiuti, ha saputo restituire tutta la magia e l’incanto proprio nel teatro in cui vide muovere i suoi primi passi, frequentando da allieva la scuola di Ballo milanese ricevendo in seguito la nomina a Prima Ballerina Assoluta e il conferimento, a più riprese, del titolo ...

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Il “Cantico dei Cantici” di Sieni, tra introspezioni e mutamenti

Il “Cantico dei Cantici” di Sieni, tra introspezioni e mutamenti

  Un’indagine sulle più recondite profondità dell’essere umano: questa potrebbe essere una delle più plausibili descrizioni dell’opera di Virgilio Sieni denominata Cantico dei Cantici, in scena al Teatro Goldoni di Livorno il 10 gennaio alle ore 21. Debuttato lo scorso 7 ottobre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, in occasione del Festival Aperto, lo spettacolo è curato nella coreografia, nelle regia e nelle scene dallo stesso artista fiorentino, nonché prodotto da Festival Aperto, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Compagnia Virgilio Sieni, la quale è sostenuta dal MIBACT, dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze. Tutto si origina dal libro conosciuto come Cantico di Salomone, il più sublime tra i cantici, dove confluiscono, a partire dal IV secolo a.C., poemi mesopotamici. Qualcosa accade in una pianura d’oro, tavola dove si svolge l’azione. Corpi che si definiscono attraverso il bagliore della luce che sempre si muove tra notturno e penombra. Tutto si articola attraverso otto momenti: idilli pastorali, frammenti sull’amore in forma di adiacenza, vicinanza e tattilità. Nel silenzio tagliente, vacuum lucreziano. La proliferazione continua del gesto tende a creare uno spazio scheggiato dove la danza perduta di uomini e donne, stravolge i corpi che insieme tendono a costruire ...

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