L’appuntamento Eko Dance International Project è ormai tradizionale all’interno del cartellone di Palcoscenico Danza. La formazione torinese diretta da Pompea Santoro e formata da 14 giovani danzatori di grande talento ci presenta il repertorio di Mats Ek, uno dei più grandi coreografi viventi, di cui la Santoro è stata musa, ora impegnata a ridar vita ai suoi balletti per varie compagnie internazionali. La forza fragile è dedicato alla donna: alcuni balletti con al centro una figura femminile di cui Ek traccia un ritratto diretto, efficace, che colpisce per la forza e insieme per la fragilità che esprime. Made for You è invece la nuova iniziativa di Palcoscenico Danza realizzata insieme a Eko Dance International Project: un progetto che dà la possibilità ad un coreografo emergente europeo, scelto dai direttori artistici Paolo Mohovich e Pompea Santoro, di creare una pièce per i giovani danzatori dell’Eko Dance. Per il 2016 la scelta è ricaduta su Pedro Lozano Gomez, coreografo spagnolo che si è imposto come autore di spicco per il Balletto Reale delle Fiandre, ed ha creato balletti per diverse compagnie in Germania e Stati Uniti. Porta in scena una coreografia su musiche di Olafur Arnalds dal titolo Reverbe. Lo spettacolo include anche due nuovi brevi lavori dei coreografi emergenti ...
Read More »Attualità
Gd Web TV: Intervista a Roberto Bolle e Nicoletta Manni
In questa intervista a Roberto Bolle e Nicoletta Manni, realizzata dal Teatro alla Scala, i protagonisti raccontano la loro esperienza con Il giardino degli amanti. www.giornaledelladanza.com
Read More »Il Giardino degli Amanti, una danza da camera
Accattivante e ironica suite per gli straordinari danzatori del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Mauro Bigonzetti. In scena l’arte dell’italiano Massimiliano Volpini, coreografo e già ballerino scaligero, sempre alla ricerca di nuove dinamiche sia creative che strutturali, nella danza dei giorni nostri. “Il giardino degli amanti”, porta sul palcoscenico milanese la freschezza e la semplicità dei movimenti, donando ai danzatori una percezione di innocente sensualità nelle ordinate, eleganti e pulite linee cui fa capolino la gioiosità dei coloratissimi interpreti. L’idea che Volpini realizza, si concretizza in una sorta di poesia sognante, una fresca rugiada sulle suggestive musiche di Wolfgang Amadeus Mozart grazie ai quintetti e quartetti, eseguiti magistralmente, in buca d’alzata, dal Quartetto della Scala e Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala nelle persone di Francesco Manara, Daniele Pascoletti, Simonide Braconi, Massimo Polidori, Andrea Manco, Fabien Thouand, Fabrizio Meloni. La coreografia delinea una coralità estetica mediante un linguaggio dotto pur senza richiedere notevoli virtuosismi, apparendo per lo più in orizzontale con un andamento e un’articolazione appena sfiorati a sottolineare la storia e l’intreccio dei personaggi mozartiani, tra realtà e onirismo. Da segnalare i deliziosi ed originali costumi e le essenziali ma efficaci scenografie, a cura di ...
Read More »Libri di danza e balletto, le novità in libreria
Questa settimana la rubrica “Libri e Video” del www.giornaledelladanza.com offre una carrellata di cinque bellissimi volumi sulla danza e il balletto, tutti recensiti all’interno della rubrica, che sono stati recentemente pubblicati e sono quindi disponibili nelle librerie. Si tratta di cinque volumi di storia e tecniche della danza, a conferma che il recente contributo storiografico di ambito tersicoreo sia di notevole spessore culturale. Come è possibile vedere anche dai volumi segnalati di seguito, quello attualmente disponibile è un ottimo contribuito teorico e saggistico, un ausilio importante per lo studio e l’approfondimento della disciplina. Il libro del balletto di Otto Friedrich Regner (Ghibli) Si deve alla casa editrice milanese Ghibli, la ristampa di un testo fondamentale nell’ambito della storiografia sulla danza e il balletto. Il libro del balletto di Otto Friedrich Regner, pubblicato la prima volta nel 1956, è tornato alla ribalta grazie a questa nuova edizione che assume davvero una grande importanza. Sia gli appassionati del settore, sia i cultori e gli studiosi della materia, infatti, potranno usufruire di questo volume, per avere un solido supporto teorico nelle loro letture interessate o studi specialistici. Dal balletto antico a quello moderno, dal Ballet de cour al balletto romantico, la varie ...
Read More »Fondazione Arena: nominato commissario speciale Carlo Fuortes
Sembrava quasi risolta (in peggio) la situazione della Fondazione Arena di Verona, e invece in queste ore è arrivata nuova svolta nella vicenda: è stato infatti nominato commissario speciale Carlo Fuortes. Tirano un sospiro di sollievo un po’ tutti in Fondazione, che in questi mesi aveva vissuto una situazione sempre più complessa: dopo l’arrivo della direttrice operativa Tartarotti (che già aveva amministrato una situazione di crisi sfavorendo il reparto danza) che aveva messo i lavoratori in allarme, dopo i mesi di non dialogo tra ex dirigenza (sindaco compreso) e lavoratori, la situazione di stallo (tra stipendi che non arrivavano e ipotesi di licenziamenti) aveva portato all’idea della liquidazione totale della fondazione. Liquidazione che avrebbe messo a rischio la stagione estiva, che voci davano per salva invece grazie a una privatizzazione che avrebbe assunto artisti, maestri e tecnici in base alle necessità di ogni spettacolo in cartellone. Con la visita del Ministro Franceschini invece la situazione ha subito una svolta: il Ministro ha nominato Carlo Fuortes commissario speciale, scongiurando per il momento la liquidazione coatta. Nominato perché “manager culturale che ha già gestito con grande professionalità ed efficacia la situazione di crisi dell’Opera di Roma”, Fuortes continuerà il suo ruolo di ...
Read More »Raffinatezza e ironia con Mark Morris Dance Group a Cremona
Il 21 aprile 2016, il Teatro Ponchielli di Cremona ospita una delle principali compagnie di danza contemporanea newyorkesi, Mark Morris Dance Group, che danzerà su musiche eseguite dal vivo di MMDG Music Ensemble, formato dai musicisti Owen Dalby, Colin Fowler, Andrew Janss. Vincitore di numerosi premi internazionali e fondatore del White Oak Dance Project assieme con Mikhail Baryshnikov, Mark Morris torna dunque in Europa con i 20 danzatori del suo Dance Group per incantare gli spettatori con la raffinatezza delle sue opere. Oltre a quattro performance storiche del repertorio della compagnia, Excursions, Words, Jenn and Spencer e Polka, assisteremo anche alla prima italiana della sofisticata e ironica Foursome. L’obiettivo di questo spettacolo rispecchia la mission della Mark Morris Dance Group, che è quella di sviluppare, promuovere, approfondire e sostenere la danza, la musica e le produzioni artistiche e teatrali di alto livello, coinvolgendo e arricchendo il pubblico e tutti coloro che si avvicinano alla danza e alle arti sceniche. ORARI & INFO 21 aprile 2016, ore 21.00 Teatro Ponchielli Corso Vittorio Emanuele II, 52 26100 Cremona CR Telefono: +39 0372.022010 E-mail: info@teatroponchielli.it. Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com
Read More »Emozioni chimeriche per “Carmen K” di Artemis Danza
Dall’8 al 13 aprile è andato in scena al Teatro Comunale di Bologna in prima assoluta l’ultimo lavoro della compagnia Artemis Danza/Monica Casadei dal titolo Carmen K, dove l’ultima consonante sta per Kimera, mentre il nome proprio di persona celebra la protagonista dell’opera di Georges Bizet. O forse no. Sulla scena, infatti, non è il triangolo amoroso tra la zingara, Don José ed Escamillo – seppur rappresentato nell’“Atto II” – a dare senso allo spettacolo, tanto meno l’ambientazione rimanda alla Spagna delle sigaraie e del toreador. Il segreto della rappresentazione si cela, dunque, in quella K, nell’essenza chimerica che le luci, i suoni, i colori e le emozioni compongono e suggeriscono. Ma perché tutto ciò? A che scopo detronizzare il capolavoro per eccellenza del compositore parigino, scomponendolo nelle sue arie più celebri (remixate live da ben cinque diversi dj) e riducendo – oserei dire – all’osso la drammaturgia trionfante e passionale che contraddistingue la pièce nella storia dell’opera e del balletto? La probabile risposta è legata al desiderio di manifestare una chiave di lettura fortemente al passo coi tempi, dimostrando come la vicenda gitana possa oltrepassare le barriere del tempo, catapultandosi fino al giorno d’oggi in atmosfere dark misteriose ...
Read More »L’incanto accademico della “Cenerentola” scaligera
Il sipario si è riaperto nuovamente, in due atti, nella produzione di successo “Cenerentola” (realizzata su commissione della Fondazione Bracco) sul palcoscenico dello storico Teatro Fraschini di Pavia. Un ritorno, rivisto e riadattato (a distanza di un anno dal debutto ufficiale) in grande stile per uno tra i più celebri titoli classici del balletto russo con l’intensa partitura di Sergej Prokof’ev, la sublime magia della fiaba di Perrault, l’originalità del libretto autografo di Nicolai Volkov e in primis la poetica di Frédéric Olivieri, direttore e coreografo della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano, il quale risulta sempre più figura cardine dell’accrescimento nella formazione e nel linguaggio del balletto di tradizione. Il suo modus operandi delinea perfettamente il percorso cattedratico, grazie alle peculiarità intraprese, all’impostazione e alle indiscusse competenze acquisite nel corso di una carriera d’altissimo profilo, tramandando l’eredità accademica pur sapendo ripensare, con genialità, ogni sfumatura appartenente alla rivoluzione estetica “in atto” negli ultimi anni. Come nella mia precedente recensione, in occasione della prima al Piccolo Teatro Strehler di Milano nel maggio 2015, anche l’allestimento rimontato per la serata pavese ha mantenuto intatto l’incanto della favola di Charles Perrault elargendo agli spettatori una esibizione di assoluta qualità. ...
Read More »Eva Yerbabuena al Teatro Grande di Brescia
Non sarà presente il 16 aprile al Teatro Grande di Brescia Israèl Galvan, la cui performance sarà però sostituita da una carismatica interprete di flamenco: Eva Yerbabuena. Nata a Francoforte nel 1970, Eva inizia a studiare flamenco all’età di 11 anni, e inizia una brillante carriera lavorativa già all’età di 16 anni con una compagnia di Siviglia e con i grandi maestri Manolete e Merche Esmeralda. Nel corso del tempo si fa notare per la sua tecnica, per l’interpretazione intensa ed espressiva, e vince numerosi premi internazionali tra cui il Premio Nazionale di Danza. Al Grande di Brescia la Yerbabuena porta il più intimo dei suoi spettacoli, Ay!, in cui è accompagnata da cinque musicisti (chitarra, percussioni, canto, violino) nella rappresentazione di quello che è il simbolo sonoro del flamenco, il grido di dolore e rabbia, di allegria e festa, che unisce tutti gli esseri umani. E se in uno spettacolo già forte, l’interprete porta anche gli insegnamenti e l’esperienza di collaborazioni come quella con Pina Bausch (con cui ha collaborato nel 1998) e con Carolyn Carlson, allora Ay! diventa uno spettacolo da non perdere, per esplorare tutte le sfumature e le opportunità del flamenco. ORARI&INFO: Ay! Eva Yerbabuena 16 ...
Read More »“Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto” : Fabrizio Monteverde rivisita il classico dei classici
Tra i più apprezzati autori della scena contemporanea della danza italiana, Fabrizio Monteverde firma il Balletto di Roma una nuova versione di un classico d’eccezione. Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, il coreografo reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Piotr I. Ciaikovskij, dando ancora una volta prova di quell’originalità coreografica e registica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo. Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Cechov, scrivendo nell’atto unico Il Canto del Cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Con dichiarata derivazione intellettuale dal grande scrittore russo, il Lago di Monteverde trova nel Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena ...
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