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Rubriche

La storia del Moulin Rouge: il regno del can-can

Ha compiuto 130 anni lo scorso anno, ma il suo fascino è rimasto immutato nel corso del tempo. Il Moulin Rouge (letteralmente “Mulino Rosso”) è situato nel famoso quartiere a luci rosse di Pigalle, vicino a Montmatre, è uno dei più famosi locali di Parigi. Il locale divenne particolarmente famoso per la presenza di un mulino a vento rosso che si trova sul tetto della struttura. Il Moulin Rouge è universalmente noto per essere il luogo di nascita spirituale del can-can. Originariamente introdotto come danza seduttiva utilizzata dalle cortigiane che qui si trovavano per intrattenere i clienti, il can-can divenne una vera e propria forma di spettacolo. Attualmente il Moulin Rouge è principalmente un’attrazione turistica che offre spettacoli di musica e danza ai visitatori di tutto il mondo. L’interno è decorato con un raffinato stile fine secolo francese. Il Moulin Rouge nasce grazie a Charles Ziedler e Joseph Oller, allora proprietari dell’Olympia I fondatori pensarono di creare un cabaret sullo stesso stile del Moulin de la Galette a Pigalle, proprio ai piedi di Montmartre. Costruirono sopra un mulino, ovviamente finto, ma di colore rosso così che potesse colpire immediatamente per la sua stravaganza, divenendo l’emblema del locale. L’idea era quella ...

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L’affascinante storia dei Ballets de Monte-Carlo

I  Ballets de Monte-Carlo rappresentano una tra le più prestigiose manifestazioni artistiche del Principato. A Montecarlo, il culto della danza rappresenta una vera e propria tradizione di lunga data, nata dalla passione di un impresario geniale, Serge de Diaghilev. Questa sublime arte della bellezza e dell’effimero è oggi magistralmente rappresentata dalla nuova struttura dei Balletti di Montecarlo, che raggruppa la Compagnia, il Festival di Monaco Dance Forum e l’Accademia Principessa Grace, diretta da Jean-Christophe Maillot. Gli inizi dei Ballets de Monte-Carlo Le radici della danza dei Ballets de Monte-Carlo si deve ai Balletti russi. Nel 1909 a Monaco fa la sua comparsa l’arte della coreografia. Sergei Diaghilev presenta per la prima volta a Parigi i suoi Balletti russi. Si stabiliscono a Montecarlo che per due decenni diventa il loro laboratorio creativo. Diaghilev e i suoi collaboratori riformano il balletto dell’epoca in tutte le sue forme. Alla sua morte, avvenuta nel 1929, la compagnia si scioglie. In tanti, tra personalità e coreografi la fanno rinascere sotto diversi appellativi, ma nel 1951 scompare definitivamente. La nascita dell’attuale Compagnia dei Balletti di Montecarlo Nel  1985 nasce la Compagnia dei Balletti di Montecarlo (Ballets de Monte-Carlo) per volontà di S.A.R. la Principessa di Hannover ...

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Quando la danza incontra l’arte: i dipinti più famosi al mondo

Un’arte così poetica e sublime come quella della danza non può che trovare nell’arte figurativa la forma di espressione più idonea. Danza e arte un binomio di grande raffinatezza ed espressività. La danza è un linguaggio che esprime il movimento della vita, che si manifesta attraverso un’armonia di forme e movimenti. Appare così chiaro di quanto anche a livello estetico l’universo del balletto sia un mondo particolarmente legato ed in sintonia con quello dell’arte. Danza e arte: da Canova, a Matisse a Mirò, a Picasso, a Severini, e Renoir La storia dell’arte è costellata di episodi legati a questa dimensione espressiva. In particolare, uno dei movimenti che hanno più ricorso alla danza come elemento chiave della composizione è l’impressionismo. Si tratta di una corrente pittorica che si è concentrata su quello che l’occhio realmente percepisce della natura e del mondo circostante, dunque delle “impressioni”. Non ci si sofferma a una costruzione perfetta della realtà da realizzare sulla tela. Appunto, gli artisti impressionisti sono stati molto colpiti dalla natura o dalle scene di vita urbana con le sue abitudini, i suoi momenti di svago.  Renoir ha celebrato la danza nelle opere “Bal au moulin de la Galette” del 1876 o Dance at Bougival” ...

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Alicia Alonso, il ricordo della prima ballerina assoluta ad un anno dalla morte

Alicia Alonso, nome d’arte di Alicia Ernestina de la Caridad del Cobre Martínez Hoyo nasce a L’Avana il 21 dicembre 1920 e muore nello stesso luogo il 17 ottobre 2019.  Ad un anno dalla sua morte il Giornale della Danza rende omaggio alla diva del popolo cubano, “prima ballerina assoluta” per la critica internazionale già dagli anni Trenta. Alicia Alonso ha fatto di Cuba uno dei luoghi più prestigiosi del balletto classico a livello mondiale Insieme al marito Fernando Alonso, appoggiata da Fidel Castro, nel 1948 ha creato il Balletto Nazionale di Cuba e l’Accademia portando la danza nelle fabbriche, nelle scuole e nelle zone dell’Havana più povere e disagiate per donare le borse di studio. Ma non solo. Seppur purtroppo cieca fin dalla giovane età, ha danzato fino a 70 anni. Dopo la sua morte, a 98 anni, i cubani le hanno reso omaggio nelle strade e nelle piazze della capitale. E i suoi ballerini l’hanno ricordata danzando in riva al mare, per le vie della città e nel teatro a lei intitolato. Alicia Alonso si affaccia al mondo della danza nel 1931 a L’Avana, presso la scuola di balletto della Sociedad Pro-Arte Musical, con Nikolai Yavorsky. Inizia a danzare a Cuba con ...

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Le scarpette da punta e la loro storia

  Le scarpette da punta, o punte emblema della danza classica, sono il modello speciale di calzatura usato dai ballerini per danzare in punta. Permette loro infatti di muoversi sulla punta dei loro piedi. Questo modello è solitamente indossato dalle ballerine. Anche i ballerini però lo indossano per determinati ruoli, oltre che per esercitarsi nel rafforzare le loro caviglie e migliorare il loro collo del piede. Storia delle scarpette da punta Le donne iniziano ad avere un ruolo nei balletti nel 1681: fino ad allora infatti i danzatori erano solo uomini. All’epoca, i costumi erano pesanti: i ballerini indossavano maschere, grosse parrucche e scarpe col tacco. Marie Camargo, nel 1750 fu la prima ad usare scarpe senza tacco, riuscendo così a eseguire salti e movimenti che altrimenti sarebbero stati impossibili. I tacchi sparirono del tutto dalle scarpe da balletto dopo la Rivoluzione francese. Le antenate delle scarpette da ballo moderne erano assicurate ai piedi tramite nastri e avevano dei sostegni sotto alle dita. Le prime ballerine a sollevarsi sulle punte nel 1795 facevano ricorso a un’invenzione di Charles Didelot. La sua “macchina per volare” sollevava le danzatrici in avanti, consentendo di stare in piedi sulle punte prima di sollevarsi da terra. Questo ...

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Michail Baryšnikov, indimenticabile ballerino del Novecento

Michail Nikolaevič Baryšnikov, soprannominato “Misha“, è uno dei più grandi ed indimenticabili danzatori del Novecento. Infatti viene spesso citato vicino al nome di Rudolf Nureyev. Nella sua carriera, oltre ad essere un talentuoso ballerino, ha intrapreso anche le vesti di coreografo e attore. Ha fondato la compagnia White Oak Dance Project e il Baryshnikov Arts Center, un centro creativo nel cuore di Manhattan pensato per artisti emergenti. Nato nel 1948 a Riga, in Lettonia, Michail Baryšnikov, inizia a studiare danza a soli 11 anni. Suo padre era un colonnello sovietico e i due non andavano d’accordo. Come il ballerino spiegò al New York Times , il genitore “non era un uomo molto piacevole”. Tuttavia, Baryshnikov in seguito trae ispirazione da suo padre. “I suoi manierismi, le sue abitudini militari, li ho messi nella mia interpretazione”, afferma il ballerino. A sedici la vita di Michail Baryšnikov è segnata da un dolore profondo: perde la madre per suicidio. Inizia a studiare danza classica nello stesso periodo, nel 1963, e si allena con il famoso coreografo Alexander Pushkin presso l’Istituto coreografico di Vaganova, la prestigiosa Accademia di Ballo Vaganova. Nel 1967 entra nella compagnia del “balletto Kirov” con un ruolo in “Giselle”. I coreografi ...

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Sergei Polunin, il bad boy della danza dal cuore tenero

  Serhij Volodymyrovyč Polunin, noto come Sergei Polunin, è un artista poliedrico: ballerino classico, attore e modello. Come primo ballerino freelance, questo giovane ragazzo, classe 1989, è ospite di diversi teatri in tutto il mondo. Dal Royal Ballet, al Teatro alla Scala, al Bolsoj, al Teatro San Carlo fino al Bayerische Staatsballet. L’ex bad boy della danza in realtà è un ragazzo dal cuore tenero. L’artista ha infatti dismesso da poco i suoi panni tormentati per prendere quelli di papà modello. Sergei da marzo è padre di Mir, parola russa che significa pace. Il ballerino ha avuto il bimbo dalla sua compagna Elena Ilynikh, campionessa di pattinaggio artistico. Sergei Polunin è considerato uno dei più grandi e talentuosi ballerini del nostro tempo, grazie al suo magnetismo e alla sua naturalezza tecnica. Diviene primo ballerino del Royal Ballet di Londra a 19 anni, il più giovane di tutti i tempi, dà però presto scandalo lasciando la compagnia. Viene definito dal Telegraph “Il James Dean della danza” e attira l’attenzione mediatica per i suoi numerosi tatuaggi, le sue dichiarazioni forti e le sue scelte drastiche. Il Giornale della Danza ripercorre insieme a voi la vita di Sergei Polunin. Sergei nasce da una famiglia modesta, ...

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Margot Fonteyn la prima ballerina assoluta partner di Rudolf Nureyev

Margot Fonteyn  consegue brillanti risultati per la grazia e per l’eleganza messe a servizio dell’impareggiabile senso artistico in tutti i ruoli interpretati. Indimenticabile partner di Rudolf Nureyev. Margaret Evelyn Hookham, il vero nome di Margot Fonteyn, ha genitori inglesi ed irlandesi, ma è figlia illegittima dell’uomo d’affari brasiliano Antonio Fontes. All’inizio della sua carriera, Margaret trasforma il cognome Fontes in Fonteyn e il nome Margaret in Margot, da qui il nome d’arte, rivelatosi fortunatissimo per la raffinata ballerina inglese. La Fonteyn studia danza a Londra. A 14 anni supera un’audizione per il Vic-Wells-Ballet, il futuro Rojal Ballet. Nel 1935 Margot Fonteyn diventa la star della compagnia e la musa ispiratrice di tanti balletti del coreografo Sir Frederick Ashton: “Ondine“, “Daphnis and Chloe” e “Sylvia”. Rimane nella storia la sua interpretazione, a 26 anni, di Aurora ne “La bella addormentata” di Cajkovskij.  Rudolf Nureyev, il partner di Margot Fonteyn: un binomio intenso e struggente Tra Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn c’è un’alchimia unica, i due formano una coppia di ballerini affascinanti. Nel 1961, il ballerino russo è in tournée per la prima volta in Europa con il Balletto “Kirov”. Proprio in quel frangente chiede asilo politico alla Francia e abbandona l’Unione ...

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Maria Taglioni: la prima ballerina romantica per la quale fu creato il tutù

Maria Taglioni nasce a Stoccolma nel 1804. E’ considerata la prima grande ballerina romantica di tutti i tempi. Maria è la protagonista indiscussa del balletto romantico e per lei il pittore Eugene Lamy crea il tutù, un costume leggero e vaporoso, con il sottogonna bianco, che sarebbe poi diventato l’emblema della ballerina romantica. Maria Taglioni riscuote un successo mondiale grazie alla sua enfasi sentimentale e il tecnicismo che ne accentua la componente emotiva. Lo stile romantico infatti è caratterizzato da movimenti dolci, braccia curve ed un’accentuata inclinazione in avanti del busto. Questo dona alla danzatrice un aspetto morbido e leggero. Il movimento delle gambe diviene più elaborato, elevando il livello tecnico. Il periodo romantico nel balletto inizia intorno al 1830, seguendo di poco il movimento romantico nell’arte e nella letteratura. Come in questi due movimenti, anche nel balletto romantico è presente una forte caratteristica conflittuale tra uomo e natura. I balletti romantici sono generalmente suddivisi in due atti. Il primo rappresentato alla luce del giorno e associato alla realtà; il secondo invece ha luogo di notte, in un mondo sovrannaturale, dove solitamente si svolge un finale tragico. L’epoca romantica ha accentuato il ruolo della ballerina. La protagonista femminile è divenuta la componente ...

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La dieta chetogenica è intelligente per i ballerini?

La dieta chetogenica, ovvero quel regime alimentare basato sul consumo di pochi carboidrati e molti grassi, nasconde alcuni aspetti che non hanno convinto gli esperti: tutto quello che c’è da sapere prima di cominciare a seguirla. La dieta chetogenica – un metodo di perdita di peso alla moda basato sull’assunzione di carboidrati e grassi – ha guadagnato trazione nell’ultimo anno. Ma non confondere la popolarità con i consigli di salute generale: sebbene sia stato sviluppato come trattamento per l’epilessia infantile, mangiare il cheto comporta gravi rischi per la salute e le prestazioni dei ballerini. Perché? Secondo Marie Elena Scioscia, una dietista che lavora con i ballerini di The Ailey School, la dieta in sostanza forza il tuo corpo a bruciare grassi invece di carboidrati per produrre energia. Mentre questa potrebbe sembrare una buona idea, i carboidrati sono la principale fonte di carburante del corpo. Manipolare l’assunzione di carboidrati in questo modo mette il tuo metabolismo sotto stress e abbassa lo zucchero nel sangue. Anche se questo può comportare una perdita di peso a breve termine, è principalmente dovuto all’acqua e talvolta anche alla massa muscolare, qualcosa di cui i ballerini hanno sicuramente bisogno.   La dieta chetogenica si basa su un principio fondamentale: diminuire i carboidrati ...

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